nicolas maduro richard branson

MADURO D’ORECCHI! – L’OPPOSIZIONE INTERNAZIONALE AL GOVERNO SI GIOCA LA CARTA DELLA MUSICA: LE STAR DELLA MUSICA LATINA RIUNITE DA RICHARD BRANSON AL CONFINE COLOMBIANO PER RACCOGLIERE FONDI PER IL PAESE RIDOTTO ALLA FAME – GUAIDÒ SPERA DI PIEGARE IL REGIME CON LA SOLIDARIETÀ INTERNAZIONALE, MA GLI AIUTI COME FARANNO A PASSARE? LA CONTRO MANIFESTAZIONE DI MADURO E GLI AIUTI RUSSI AL DITTATORE – VIDEO

 

richard branson

Rocco Cotroneo per il “Corriere della Sera”

 

Sarà una due giorni storica per il Venezuela e tutto il Sudamerica, scampoli di guerra fredda sul ponte che ha spaccato il continente. L' ennesimo tentativo di dare una spallata alla dittatura di Nicolás Maduro partirà domani dal versante colombiano, a Cucuta, con un concerto internazionale in appoggio all' opposizione, e poi con la promessa di fare entrare sabato in Venezuela gli aiuti umanitari accumulati nelle ultime settimane. Sul lato opposto, a San Antonio del Táchira, Maduro mantiene tutto sbarrato, ordina ai suoi generali di non far passare nulla e inventa un evento speculare a favore del regime.

juan guaido

 

Lo stallo che dura da alcune settimane tenta di romperlo il miliardario inglese Richard Branson (Virgin) con il suo Venezuela Aid Live. Sul palco montato nel versante colombiano ci saranno grandi nomi della musica latina come gli spagnoli Alejandro Sanz e Miguel Bosé, il dominicano Juan Luis Guerra, la band messicana Maná, la superstar brasiliana Anitta. Obiettivo è iniziare la raccolta di 100 milioni di dollari da destinare al Venezuela ridotto alla fame dalla crisi economica e dall' iperinflazione, ma soprattutto spingere affinché i camion pieni di medicine e cibo già arrivati a Cucuta e fermi al ponte Las Tienditas possano entrare in territorio venezuelano.

nicolas maduro

 

È questo il cuore della strategia del presidente «incaricato» Juan Guaidó, piegare il regime con la forza della solidarietà internazionale, dato che a oltre un mese dal suo giuramento e nonostante l' enorme appoggio straniero, il regime chavista è ancora in piedi.

 

richard branson venezuela

Ma una volta spenti gli amplificatori del concerto, domani sera, come farà Guaidó a mantenere la promessa di far entrare gli aiuti nel fine settimana? Non è chiaro. Nessuna ipotesi è esclusa, ha detto il leader oppositore ancora ieri, ma è possibile ipotizzare un confronto armato visto che l' esercito venezuelano è schierato per non far entrare nulla e nessuno? Nonostante i container portino quasi tutti la sigla UsAid non ci sono truppe americane in zona, e le colombiane sono quelle normali, di stanza nella regione di confine.

 

marcia contro maduro a caracas

Sul lato venezuelano, dice l' opposizione, ci sono migliaia di volontari e ditte di trasporti pronte a ricevere i pacchi e a distribuirli, ma nonostante i continui appelli di Guaidó non si registrano al momento defezioni nell' esercito. Lo stesso problema si porrà al confine con il Brasile, dove si sta organizzando una operazione simile, e sul litorale caraibico dove i porti sono sotto controllo militare.

 

lavori per il venezuela live aid di richard branson

«Dietro l' elemosina ci sono i soldati dell' imperialismo pronti a invadere il nostro Paese», ringhia giorno e notte Maduro, il quale continua a sostenere che il Venezuela non ha bisogno di «cibi avvelenati e contaminati». Allo stesso tempo annuncia però che stanno arrivando 300 tonnellate di aiuti dalla Russia «che pagheremo regolarmente ed entreranno seguendo le regole».

 

lavori per il venezuela live aid di richard branson 1

Non solo: sul lato venezuelano del ponte, il regime chavista ha organizzato per i prossimi due giorni un controconcerto di artisti fedeli al regime, e come sfottò al nemico colombiano ha promesso di inviare pacchi di beni di prima necessità ai più bisognosi a Cucuta, insieme a un gruppo di medici. Maduro ha anche incassato l' appoggio di Roger Waters, uno dei fondatori dei Pink Floyd che ha criticato l' iniziativa del connazionale Branson. «Il concerto è un trucco, non ha niente a che vedere con gli aiuti», ha scritto il celebre bassista, facendo appello al collega Peter Gabriel, il quale è stato anche lui invitato a Cucuta.

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