luigi antonio di maio

DI MAIO IN PEGGIO – UNA MANOVRA PERFETTA PER SALVARE IL PADRE DI LUIGINO: NEL MAXIEMENDAMENTO SPUNTA UNA NORMA AD PERSONAM CHE CONSENTE LA DEFINIZIONE AGEVOLATA DEI CARICHI TRIBUTARI PER I CONTRIBUENTI IN SITUAZIONE DI DIFFICOLTÀ ECONOMICA (UN REGALINO DA 125MILA EURO) – SALLUSTI TUONA: "C'E', NELLA LEGGE, UN CODICILLO CHE SALVA DALLA BANCAROTTA IL PADRE DI DI MAIO. PAGANO I PENSIONATI E I PICCOLI IMPRENDITORI CHE SI SONO FIDATI DI SALVINI. COMPLIMENTI, CAPITANO"…

Da www.liberoquotidiano.it

 

LUIGI DI MAIO SELFIE

Una manovra perfetta...per salvare il papà di Luigi Di Maio. Nel testo del governo di M5s e Lega, infatti, spunta una norma ad personam. Si parla del "saldo e stralcio", rientrato all'ultimo secondo nel maxiemendamento dopo che era stato stralciato proprio perché indigesto ai Cinque Stelle.

 

Ma, come detto, il "saldo e stralcio" è tornato. Di che si tratta? Presto detto: la norma consente la definizione agevolata dei carichi tributari per i contribuenti in situazione di difficoltà economica, con un sistema modulato su tre differenti aliquote agevolate per la chiusura delle pendenze a seconda dell'Isee. Non si può dunque, non pensare ad Antonio Di Maio, padre del vicepremier, che dal 2001 al 2011 ha ricevuto la bellezza di 33 cartelle esattoriali.

 

ANTONIO DI MAIO

Tra debiti previdenziali, contributivi o tributari non pagati - ricorda Il Giornale - il signor Di Maio avrebbe dovuto versare 176.724,59 euro. E per lui - che aveva aderito alla rottamazione delle cartelle ma non risulta aver versato le rate di luglio, settembre e ottobre 2018 - potrebbe dunque aprirsi la strada del "saldo e stralcio". Facendo due rapidi calcoli, a seconda dell'Isee di Di Maio senior, la partita potrebbe essere chiusa con una cifra che oscilla tra i 24mila e i 52mila euro, con un risparmio che potrebbe oscillare da 98mila a 125mila euro.

 

SALLUSTI

SALLUSTI CONTRO SALVINI

Da www.liberoquotidiano.it

 

Per Alessandro Sallusti, "non è un caso che ieri il Corriere della Sera abbia pubblicato un sondaggio che dimostra come i consensi alla Lega stiano crescendo di molto al Sud e stiano calando di non poco - si parla dell'8 per cento - al Nord".

 

Nel mirino del direttore de Il Giornale ci sono Matteo Salvini e la manovra. Sul quotidiano di via Negri scrive: "In tanti anni non avevo mai visto una cosa del genere, in un mercato rionale o in un suk le cose procedono più ordinatamente e legalmente". Il riferimento è all'iter seguito dalla legge di Bilancio.

 

"Uno scempio - prosegue - sul quale, un po' vigliaccamente, il trio Conte-Salvini-Di Maio si è ben guardato dal metterci la faccia: niente post, nessun selfie o passerella televisiva. Semplicemente sono spariti nel nulla".

 

MATTEO SALVINI LUIGI DI MAIO GIUSEPPE CONTE

Dunque, il cannoneggiamento di Sallusti si fa pesantissimo: "C'è da vergognarsi per la forma e indignarsi per la sostanza. Ci stanno portando al fallimento esclusivamente per ambizione e interesse personale". E ancora: "Ci sono, nella legge, un codicillo che salva dalla bancarotta il padre di Di Maio e un altro la Raggi dall'incapacità di tappare le buche di Roma. Pagano i pensionati e i piccoli imprenditori che si sono fidati di Salvini. Complimenti, Capitano", conclude sarcastico.

GIOVANNI MUCIACCIA TROLLA DI MAIO

 

ANTONIO DI MAIOluigi di maio e i capannoni abusivi 4ANTONIO DI MAIOmanifatti abusivi nella proprieta' di antonio di maio 2manifatti abusivi nella proprieta' di antonio di maio 3manifatti abusivi nella proprieta' di antonio di maio 4di maio contemanifatti abusivi nella proprieta' di antonio di maio 5luigi di maio e i capannoni abusiviANTONIO DI MAIODI MAIO FREDDIE MERCURYANTONIO DI MAIOANTONIO DI MAIOluigi di maio

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?