di maio macron

DI MAIO SPRUZZA LA COLONIA! - IL VICEPREMIER IN DIRETTA DA DIACO ATTACCA LA FRANCIA, CHE CONVOCA L'AMBASCIATORE ITALIANO: "PARIGI STAMPA IL FRANCO DELLE COLONIE CON CUI SI FA FINANZIARE IL DEBITO. PER FAR STARE GLI AFRICANI IN AFRICA BASTA CHE I FRANCESI SE NE STIANO A CASA LORO. D'ORA IN POI CHI SBARCA LO PORTIAMO A MARSIGLIA, CHIEDERÒ A UE SANZIONI" - IN VISTA DELLE EUROPEE, IL NEMICO È CAMBIATO: NON PIÙ LA GERMANIA, ORA È MACRON CON LA ''FRANCAFRIQUE''

 

AMBASCIATORE ITALIA A PARIGI CONVOCATO A QUAI D'ORSAY

 (ANSA) - L'ambasciatrice d'Italia a Parigi, Teresa Castaldo, e' stata convocata dal ministero degli Esteri francese in seguito alle ultime dichiarazioni del vicepremier Luigi Di Maio. Lo apprende l'ANSA da fonti diplomatiche.

 

FRANCIA, 'DICHIARAZIONI DI MAIO OSTILI E SENZA MOTIVO'

 (ANSA) - "Queste dichiarazioni da parte di un'alta autorità italiana sono ostili e senza motivo visto il partenariato della Francia e l'Italia in seno all'Unione europea. Vanno lette in un cotesto di politica interna italiana": è quanto affermano fonti diplomatiche francesi interpellate dall'ANSA a Parigi dopo le parole del vicepremier Luigi Di Maio.

 

 

 

REDDITO DI CITTADINANZA, DI MAIO A RTL: "NON TEMO MANINE, UN GRANDE ABBRACCIO A CHI NON CI CREDEVA"

Da www.rtl.it

 

 

Il vice premier e Ministro del Lavoro, Luigi Di Maio è stato ospite questa mattina di Non Stop News, la trasmissione di informazione quotidiana condotta da Pierluigi Diaco, Giusi Legrenzi e Fulvio Giuliani, in onda su RTL 102.5 e in Radiovisione, sul canale 36 del Dtt e sul canale 750 di Sky. Intervento, il suo, a tutto campo:  "Se temo manine in vista del reddito?- dice Di Maio, rispondendo ai conduttori che gli chiedono se tema un bis del caso della famosa 'manina',  denunciata ai tempi del decreto fiscale:

LUIGI DI MAIO RTL CON DIACO

 

"No, non sono preoccupato, e un grande abbraccio va a tutti quelli che dicevano che non si poteva fare.  E' una ricetta economica - ha proseguito - e di manine non ne temo: temo molto di più il fatto di non mantenere  le promesse, quindi dobbiamo andare avanti con il contratto di  governo ed, entro l'estate, procedere con la legge per il taglio dei parlamentari della Repubblica".

 

EMMANUEL E BRIGITTE MACRON A SAINT TROPEZ

Poi entra nel dettaglio: -" Il decreto è legge e non possono fare più nulla. E' una macchina complessa ma la faranno funzionare le aziende perché le imprese che assumeranno chi prende il reddito di cittadinanza avranno sconti, se lo applicheranno. E' chiaro che le previsioni di Bce parlino di recessione, perché usciamo dall'austerity di anni, perciò la nostra è una ricetta economica che,  in un momento come questo, investe sulle persone che vogliono uscire dal lavoro, sui giovani. Con questa legge di bilancio aumentando tassazione su gioco d'azzardo, tagliando spese militari, abbiamo investito su pensioni e reddito di cittadinanza e sulla formazione dei giovani".

 

MACRON COME HITLER SU LE MONDE

Poi sottolinea che, chi non spenderà i soldi del reddito in beni di prima necessità, perderà progressivamente i soldi e annuncia: "Inietteremo 6 miliardi di reddito quest'anno e 8 l'anno prossimo nell'economia reale,  nei negozi, nelle attività artigianali e così risolleveremo l'economia".

 

Parlando poi di grandi opere e della Tav, Di Maio sottolinea che "Se le analisi di esperti ci dicono che in questi anni lì  in Val Di Susa si è fatta opera dispendiosa e si sono buttati soldi,  solo un pazzo andrebbe avanti. Per me non regge, ma  questo non vuol dire che io sono contro tutte le grandi opere. Anzi adesso  che il ministro della Giustizia ha fatto approvare norma anti-corruzione nelle grandi opere, che istituisce un Daspo per corrotti che vengono presi con le mani nella marmellata, allora io non credo che lo Stato debba temere investimenti nelle grandi opere perché teme corruzione ma è anche vero che non si devono fare Grandi Opere in cui si buttano soldi. Io penso anche a medie opere in città e in aree del Nord, del Centro e del Sud".

EMMANUEL MACRON BRIGITTE GILET GIALLI

 

 Sulla questione migranti, poi i conduttori chiedono a Di Maio come possano convivere la linea del governo e quella decisamente contraria del  Presidente della Camera Roberto Fico: -"Fico ha sempre espresso una sua opinione ben precisa a riguardo- spiega il vicepremier- anche quando eravamo all'opposizione, quando attaccavo come ho sempre fatto le Ong che hanno fatto salvataggi in combutta con gli scafisti .

 

Però vorrei spiegare che in questi giorni parliamo degli effetti, dei morti in mare, ma la Ue ignora quello che la Francia fa in Africa" e spiega: "La Francia stampa il franco delle colonie con cui si fa finanziare parte del suo debito, e continua a fare colonialismo. Per far stare gli africani in Africa basta che i francesi se ne stiano a a casa loro. D'ora in poi quelli che vogliono sbarcare glieli portiamo a Marsiglia, chiederò a Ue sanzioni contro quei paesi che colonizzano l'Africa" conclude.  Infine, intervenendo sulla scena del baciamano fatto a Salvini ad Afragola, nel commentarla Di Maio sottolinea che, quando era andato nella stessa cittadina, "c'erano il doppio di persone, ma io in quel caso ritraggo la mano e dico non ti permettere.

 

CONTE SALVINI DI MAIO BY SPINOZA

Mi è successo di recente anche in Sardegna, può succedere. Ma, vorrei dire,  la migliore campagna elettorale a Salvini gliela fa la sua opposizione, da Saviano al Pd, perchè si fossilizzano sulle divise e i baciamano e poi tutto diventa enfatizzato. E quello che sta succedendo è che il Pd sta facendo opposizione a Salvini su queste cose ed è ridicolo"- e ai conduttori che gli fanno notare che anche un esponente dem come Enrico Letta è critico su questo atteggiamento, Di Maio, nota che: "Letta fu cacciato da quel partito proprio perché era la persona più ragionevole di tanti altri".

 

conferenza stampa su reddito di cittadinanza e quota 100 12

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO