MARÒ! IL GOVERNO INDIANO RIAPRE LE INDAGINI

1. MARO': PESCATORI KERALA CHIEDONO ALTRO TRIBUNALE SPECIALE
(AGI) - La Federazione dei pescatori del Kerala ha chiesto al governo dello Stato indiano e a quello centrale di istituire un secondo tribunale speciale, oltre a quello di New Delhi, per processare i due maro' italiani. Lo ha riferito l'emittente Ndtv. "Stiamo chiedendo di istituire un altro tribunale speciale perche' i rappresentanti dei pescatori del Kerala non possono andare a New Delhi", ha detto il capo della Federazione T Peter.

2. MARO': LATORRE E GIRONE A MESSA PASQUA A NUNZIATURA DELHI
(ANSA) - Massimiliano Latorre e Salvatore Girone hanno assistito oggi alla messa pasquale nella cappella della Nunziatura a New Delhi. Accompagnati dall'ambasciatore d'Italia Daniele Mancini e dalla moglie Anna Rita, i maro' hanno assistito al rito da una loggia superiore e si sono diretti al termine della celebrazione nella residenza dell'addetto militare Franco Favre dove hanno pranzato.

Da quando sono rientrati in India il 22 marzo scorso, i due hanno mantenuto uno stretto riserbo evitando la stampa. Martedi' e' prevista in Corte Suprema una udienza che dovrebbe chiarire gli sviluppi della vicenda e fornire indicazioni sul funzionamento del tribunale speciale che deve giudicare i maro'.


3. MARO':INDIA VUOLE ALTRE INDAGINI,'NULLE QUELLE KERALA'
Maurizio Salvi per l'ANSA

Il governo indiano chiedera' nuove indagini sul caso dei maro' italiani da consegnare al giudice monocratico di New Delhi che li dovra' giudicare. E tali indagini, affidate all'Agenzia nazionale di investigazione (Nia), potrebbero dover ricominciare da zero, dal momento che quelle condotte dalla polizia del Kerala sarebbero inutilizzabili in sede processuale - scrive stasera il Times of India citando una fonte governativa - a causa dei ''vizi procedurali'' derivanti dall'incompetenza giurisdizionale dello Stato keralese stabilita dalla Corte suprema indiana.

Sono le novita' emerse oggi per i due fucilieri di marina che hanno trascorso nell' ambasciata di New Delhi la vigilia di Pasqua. Una ricorrenza serena, sobria, non certamente in spirito festivo, ma certo una data importante, che non puo' essere trascurata. E' con questo spirito che domani Massimiliano Latorre e Salvatore Girone si recheranno prima a messa e poi a pranzo dall'addetto militare, l'ammiraglio Franco Favre.

Intanto il ministro della Difesa Giampaolo di Paola ha salutato oggi i familiari di Latorre e Girone in Puglia, mentre domani e' prevista una telefonata a loro ed ai parenti del viceministro degli Esteri, Staffan de Mistura, il cui ritorno in India e' imminente. Non c'e' dubbio che i pensieri dei maro' comunque sono concentrati sull'udienza fissata dalla Corte Suprema per martedi' in cui il presidente Altamas Kabir dovra' prendere atto del loro regolare ritorno e rimuovere l'ordinanza di limitazione dei movimenti dell'ambasciatore Daniele Mancini.

Un 'vulnus' che se si fosse materializzato avrebbe portato ad una grave violazione della Convenzione di Vienna. L'udienza e' attesa anche perche' da essa potrebbero emergere elementi nuovi riguardanti la costituzione del tribunale speciale che deve occuparsi dei maro' e che, essendo un organismo che non ha precedenti in India per un tema di diritto internazionale, ha bisogno di regole chiare e condivise. Inoltre martedi', lo ha preannunciato il ministro degli Esteri indiano Salman Khurshid, saranno depositati i pareri di un gruppo di esperti riguardanti la non applicabilita' della pena di morte nel caso dell'incidente del 15 febbraio al largo delle coste del Kerala in cui persero la vita due pescatori imbarcati sul peschereccio St.Antony.

E' probabile, poi, che sara' presentata dal ministero dell'Interno una 'Review Petition' per ribadire che il governo indiano ritiene di avere giurisdizione sul caso dei maro' e che quindi l'Agenzia nazionale di investigazione (Nia) deve svolgere nuove indagini per presentarne i risultati ed i relativi capi di imputazione al giudice monocratico del tribunale ad hoc. In particolare si ''intende provare che le leggi indiane sulla sicurezza marittima e sulle acque territoriali non entrano in conflitto con i trattati o le convenzioni dell'Onu''.

E per questo Delhi ritiene che ''la legge sulla Sicurezza della navigazione marittima approvata dal Parlamento nel 2002 conferisce all'India piena giurisdizione nella vicenda''. Commentando l'approssimarsi di una fase giudiziaria piu' dinamica, l'ambasciatore Mancini ha confermato che ''sono ripresi con discrezione i contatti diplomatici fra i due Paesi'' e che ''l'Italia si attende non solo un giudizio equo, come certo sara', ma anche un processo rapido''.

Si deve ricordare in proposito che per il periodo in cui sono stati bloccati in Kerala, i maro' hanno scelto di non rispondere ad alcun interrogatorio, per cui ufficialmente la loro versione dei fatti non e' mai stata proposta ad alcun giudice indiano. ''Apparentemente si dovrebbe riaprire una fase di indagine a New Delhi'', ha dichiarato all'ANSA l'avvocato dello Stato Carlo Sica, appena rientrato dall'India, aggiungendo che ''noi fino ad oggi abbiamo eccepito alla problematica della giurisdizionalita' ed ora entriamo in una fase nuova di dibattimento''.

''I due fucilieri - ha concluso - hanno sempre raccontato la verita', ora lo faranno davanti a un organo giurisdizionale, e probabilmente sara' possibile che ci siano altre testimonianza da parte degli occupanti della Enrica Lexie''.

 

Massimiliano Latorre e Salvatore Girone DANIELE MANCINI TRA SALVATORE GIRONE E MASSIMILIANO LATORRE jpegIl-peschereccio-Saint-Antony degli indiani keralapeschereccio st antony degli indiani kerala maroENRICA LEXIE MARO' - I FAMILIARI DEI PESCATORI MOSTRANO IL DOCUMENTO ITALIANO CONNO ALL'INDENNIZZO L'IMPEGMASSIMILIANO LATORRE SALVATORE GIRONE E MASSIMO LATORRE

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni nicola fratoianni giuseppe conte elly schlein matteo ricci

DAGOREPORT – BUONE NOTIZIE! IL PRIMO SONDAGGIO SULLO STATO DI SALUTE DEI PARTITI, EFFETTUATO DOPO LA SETTIMANA DI FERRAGOSTO, REGISTRA UN CALO DI 6 PUNTI PER FRATELLI D'ITALIA RISPETTO ALLE EUROPEE 2024 (IL PARTITO DELLA MELONI, DAL 29% PASSEREBBE AL 23) - A PESARE È LA SITUAZIONE ECONOMICA DEL PAESE, DALLA PRODUTTIVITÀ CALANTE DELLE IMPRESE A UN POTERE D’ACQUISTO AZZERATO DAI SALARI DA FAME - IL TEST DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, CHE CHIAMA ALLE URNE 17 MILIONI DI CITTADINI,   POTREBBE DIVENTARE UN SEGNALE D'ALLARME, SE NON LA PRIMA SCONFITTA DELL’ARMATA BRANCAMELONI - A PARTIRE DALLE PERDITA DELLE MARCHE: IL GOVERNATORE RICANDIDATO DI FDI, FRANCESCO ACQUAROLI, È SOTTO DI DUE PUNTI RISPETTO AL CANDIDATO DEL CAMPOLARGO, IL PIDDINO MATTEO RICCI - LA POSSIBILITÀ DI UN 4-1 PER IL CENTROSINISTRA ALLE REGIONALI, MESSO INSIEME ALLA PERDITA DI CONSENSI ALL'INTERNO DELL'ELETTORATO DI FDI, MANDEREBBE IN ORBITA GLI OTOLITI DELLA DUCETTA. NEL CONTEMPO, DAREBBE UN GROSSO SUSSULTO AI PARTITI DI OPPOSIZIONE, SPINGENDOLI AD ALLEARSI PER LE POLITICHE 2027. E MAGARI FRA DUE ANNI LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SARÀ RICORDATA SOLO COME UN INCUBO...

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - GENERALI, MEDIOBANCA, MPS, BPM: NESSUN GOVERNO HA MAI AVUTO UN POTERE SIMILE SUL SISTEMA FINANZIARIO ITALIANO - MA LA VITTORIA DI OGGI DEI CALTA-MELONI PUÒ DIVENTARE LA SCONFITTA DI DOMANI: “SENZA UN AZIONARIATO DI CONTROLLO STABILE IN GENERALI, NON BASTERÀ LA SBILENCA CONQUISTA DI MEDIOBANCA PER METTERE AL SICURO LA GESTIONE DEL RICCO RISPARMIO ITALIANO (800 MLD) CHE TUTTI VORREBBERO RAZZIARE” - L’ULTIMA, DISPERATA, SPERANZA DI NAGEL GIACE TRA I FALDONI DELLA PROCURA DI MILANO PER L'INCHIESTA SULLA TORBIDA VENDITA DEL 15% DI MPS DA PARTE DEL MEF A CALTA-MILLERI-BPM – UNA SGRADITA SORPRESA POTREBBE ARRIVARE DAGLI 8 EREDI DEL VECCHIO - PIAZZA AFFARI? SI È FATTA GLI AFFARI SUOI: METTERSI CONTRO PALAZZO CHIGI PUÒ NUOCERE ALLA SALUTE DI UNICREDIT, BENETTON, MEDIOLANUM, FERRERO, LUCCHINI, UNIPOL, ENTI PREVIDENZIALI, ETC. – L’ERRORE DI NAGEL E GLI ''ORRORI'' DI DONNET: DA NATIXIS AL NO ALLO SCAMBIO DELLA QUOTA MEDIOBANCA CON BANCA GENERALI…

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - "LA STAMPA"  DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI...

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)