MARINO AVVISATO, TUTTO COMMISSARIATO - IL PREFETTO GABRIELLI AVVERTE: “NIENTE DIARCHIA CON IL SINDACO MA NON FINIRA’ A TARALUCCI E VINO. SCIOLGO IL COMUNE SE LA BONIFICA SI FERMA” - IL SARCASMO SU MARINO: “LO SENTO TRA UN’IMMERSIONE E UN’ALTRA”

Gabrielli: “Roma ha un solo sindaco, eletto dal popolo. Non possono esistere condomìni. E non ho intenzione di candidarmi a nulla” - Il prefetto insiste sulla bonifica post-Mafia Capitale e aggiunge che le norme su mafia e enti locali sono «inadeguate» - Per il Giubileo spese e appalti online...

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MARINO GABRIELLI MARINO GABRIELLI

Anna Rita Cillis e Lorenzo d’Albergo per “la Repubblica”

 

Il prefetto di Roma ricorda i suoi poteri. E’ un “meno” che sembra ovvio. Quei poteri sono infatti scritti nel testo unico degli enti locali: in casi gravi può sciogliere il Comune. Ma le parole di Franco Gabrielli suonano come un avviso: «Non vorrei che come al solito in questo Paese passasse la logica del tarallucci e vino.

 

Non esistono diarchie, esiste però una forte assunzione di responsabilità da parte mia». E quindi, dice il prefetto parlando di sè in terza persona, «qualora le sue indicazioni rimanessero lettera morta, può ricorrere al Tuel, che prescrive lo scioglimento del Comune in caso di gravi e reiterate violazioni di legge».

 

MARINO MARINO

Gabrielli affida la precisazione alla sua prima uscita ufficiale dopo le decisioni di Palazzo Chigi su Roma e dopo aver ricevuto poteri speciali per il Giubileo: «Roma ha un solo sindaco, eletto dal popolo. Non possono esistere condomìni. E non ho intenzione di candidarmi a nulla». Con Ignazio Marino, «nonostante la distanza — racconta Gabrielli — ci sentiamo spesso ». La vacanza del primo cittadino nel frattempo è vicina alla fine: oggi incontrerà a New York il suo omologo Bill De Blasio, poi tornerà a Roma.

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«L’arrivo — spiega il suo staff — è previsto per mercoledì. Poi giovedì sarà al presidio antimafia al Tuscolano», dove si sono celebrati i funerali- show di Vittorio Casamonica.

Intanto arriva il messaggio del prefetto: il suo lavoro sul Campidoglio non è finito. «Farò una verifica dell’esistente. Poi farò le mie proposte». Insomma, la bonifica post-Mafia Capitale andrà fatta fino in fondo. Gabrielli aggiunge anche che le norme su mafia e enti locali sono «inadeguate ».

 

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In Campidoglio, intanto, primo contatto per gettare le basi dell’organizzazione del Giubileo. «Sarà l’Anno Santo con la minaccia dell’Isis» ammette Gabrielli. Intanto, tra oggi e domani, il vicesindaco Marco Causi incontrerà il ministro dell’Economia Carlo Padoan e il sottosegretario Claudio De Vincenti. Un vertice per avere almeno altri 30 milioni di euro, oltre ai 50 già sbloccati. Il numero due di palazzo Senatorio ieri ha incontrato Gabrielli e presentato una mini-giunta di otto tra politici e tecnici che parteciperà al primo vertice per l’Anno Santo di questa mattina. Tanti i temi sul tavolo.

 

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Primo su tutti la trasparenza, punto di incontro tra Gabrielli e Causi: le gare saranno pubblicate sul sito del Comune, come l’andamento dei cantieri. Poi la discussione sui trasporti pubblici. Capitolo su cui Stefano Esposito, assessore alla Mobilità, traccia un quadro a tinte fosche: «In città ci sono 1.500 bus al giorno, con un tasso di vecchiaia alto. L’ultimo bando per l’acquisto di 700 mezzi è andato deserto, il 10 settembre ci riproviamo. Speriamo che qualcuno si presenti. Ma Atac ha un debito enorme con i fornitori».

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