MELINA CAPITALE – RENZI CERCA DI DISINNESCARE LA DURISSIMA RELAZIONE DEL VIMINALE SUL COMUNE DI ROMA – IL CAZZONE NON VUOLE CHE LA CAPITALE VADA AL VOTO LA PROSSIMA PRIMAVERA INSIEME A NAPOLI E MILANO PERCHÉ TEME UNA SCONFITTA GENERALE - S'AVANZA DEL DEBBIO, CANDIDATO DEL CENTRODESTRA PER LE PROSSIME POLITICHE

Chi ha letto la relazione della commissione istituita dal precedente prefetto, Giuseppe Pecoraro, dice che è molto severa. In particolare sono spiegati con cura i meccanismi di frazionamento degli appalti per favorire Buzzi e Carminati e sono indicate le responsabilità di alcuni assessori…

Condividi questo articolo


DAGONEWS

 

IGNAZIO MARINO E MATTEO RENZI IGNAZIO MARINO E MATTEO RENZI

C’è un documento che allarma e preoccupa Matteo Renzi ed è la relazione della commissione d’accesso sul comune di Roma, voluta dal ministro Angelino Alfano lo scorso autunno e istituita dall’ex prefetto Giuseppe Pecoraro. Chi ha avuto modo di leggerla racconta che sia molto dura ed è per questo che il suo esame in Consiglio dei ministri è slittato al 27 agosto.

 

La commissione era incaricata di verificare eventuali infiltrazioni mafiose nella gestione del Campidoglio e di indagare sul condizionamento dell’amministrazione e sulla regolarità della gestione dei servizi. I risultati sono molto più severi di quelli ai quali è pervenuto Franco Gabrielli nella sua relazione del mese scorso e in molti punti pare che entri proprio in rotta di collisione con quanto rilevato dal nuovo prefetto di Roma.

 

IGNAZIO MARINO E MATTEO RENZI IN CAMPIDOGLIO IGNAZIO MARINO E MATTEO RENZI IN CAMPIDOGLIO

In particolare, la relazione del Viminale spiegherebbe con una certa chiarezza come facevano le cooperative di Buzzi e Carminati a fare il pieno di soldi pubblici: con il frazionamento delle commesse, in modo da evitare il più possibile le gare.

 

L’aspetto più grave è che il metodo dei frazionamenti coinvolgerebbe anche alcuni assessori in carica e questo comporterebbe lo scioglimento del Comune. Riuscirà Renzi a stoppare tutto quanto?

 

E non c’è il rischio che un’eventuale manica larga con la Capitale costituisca un precedente pericoloso a livello nazionale? Oltre a tutto, come cautelarsi da nuove puntate dell’inchiesta della Procura di Roma, che indaga esplicitamente per mafia? (a proposito, occhio al procuratore capo Giuseppe Pignatone, che fu voluto personalmente da Giorgio Napolitano).

 

RENZI ALFANO RENZI ALFANO

Renzi è in grave imbarazzo perché dopo aver provato a dare la spallata a Ignazio Marino il mese scorso, operazione che non gli è riuscita anche perché si è messo di traverso Matteo Orfini (leader della strategica, per Renzi, minoranza dialogante del Pd), adesso spera che il Campidoglio arrivi indenne almeno fino alla prossima primavera.

 

La dead line del sindaco marziano, nei progetti del premier cazzaro, è la fine di marzo. Per quella data vorrebbe la caduta del primo cittadino con annessa nomina di un commissario, che però non farebbe più a tempo (la legge vuole 90 giorni dalla caduta) a portare Roma al voto insieme a Milano e Napoli.

giuseppe pecoraro giuseppe pecoraro

 

La sua convinzione, infatti, è che l’anno prossimo Roma verrebbe persa irrimediabilmente e rischierebbe di trascinare al tracollo anche l’esito del voto nelle altre città. Dove invece il premier è convinto di poterla spuntare grazie al suo fantomatico abbassamento delle tasse.

 

franco gabrielli (2) franco gabrielli (2)

Renzi guarda con notevole preoccupazione alle amministrative della prossima primavera e spia le mosse di Alfio Marchini e, soprattutto, di Paolo Del Debbio, che potrebbe correre a Milano.

 

Del Debbio ha fatto le vacanze in montagna con Matteo Salvini e potrebbe essere nel 2018 anche il candidato premier del centrodestra, se Berlusconi riuscirà a portare a casa una modifica dell’Italicum con un ritorno al premio per la coalizione e non alla singola lista.  

  

BUZZI CARMINATI BUZZI CARMINATI

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – È TUTTO MOLTO STRIANO: PERCHÉ LA COMMISSIONE ANTIMAFIA NON CONVOCA E INTERROGA IL LUOGOTENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, PROTAGONISTA DEL CASO DOSSIERAGGI? - PERCHÉ NELLE TRE INTERVISTE STRIANO HA CAMBIATO VERSIONE (PRIMA HA DETTO DI AVER AGITO SU MANDATO DEI PM, POI DI AVER FATTO TUTTO DA SOLO, PROTEGGENDO I MAGISTRATI - STRIANO È STATO AUTORIZZATO DA QUALCUNO A PARLARE CON I GIORNALISTI (COME VUOLE LA PRASSI) O SI È MOSSO IN AUTONOMIA? – COME MAI DOPO LO SCOPPIO DEL BUBBONE, NON È STATO SOSPESO, MA SOLO TRASFERITO IN UN ALTRO REPARTO. GODE DI PARTICOLARI PROTEZIONI? - DOPO IL SECCO NO DELLA DUCETTA A UNA COMMISSIONE D'INCHIESTA PARLAMENTARE (RECLAMATA DA NORDIO E CROSETTO), IL SOSPETTO È CHE, GRAZIE ALL’INAZIONE DELL'ANTIMAFIA GUIDATA DALLA MELONIANA CHIARA COLOSIMO, SI VOGLIA “ADDORMENTARE” IL CASO, PER… - VIDEO DELLE IENE

FLASH! - ALLA FACCIA DI CHI LO VOLEVA MORTO! L’AUTOBIOGRAFIA DI PAPA BERGOGLIO, “LIFE”, SCRITTA DA PAPA FRANCESCO CON IL VATICANISTA DI MEDIASET, FABIO MARCHESE RAGONA, A UNA SETTIMANA DALL’USCITA NEGLI USA HA GIÀ CONQUISTATO UN POSTO NELLA PRESTIGIOSISSIMA CLASSIFICA DEI BEST SELLER DEL “NEW YORK TIMES”. LO STESSO IN GERMANIA, CON LA CLASSIFICA DELLO “SPIEGEL”. E IN ITALIA? I RITI VODOO E I MALOCCHI DEGLI ANTI-BERGOGLIANI NON SAREBBERO SERVITI A NIENTE: PARE CHE IL LIBRO SIA PRIMO IN TUTTE LE CLASSIFICHE LIBRARIE. SEGNO CHE LA GENTE, AL CONTRARIO DI TANTI SUOI COLLABORATORI, AMA BERGOGLIO. AMEN!

ARCORE MORMORA, MILANO CONFERMA: MARTA FASCINA SI È FIDANZATA! A RUBARE IL CUORE DELLA FU VEDOVA INCONSOLABILE DI SILVIO BERLUSCONI NON SAREBBE UN POLITICO, NÉ UN PERSONAGGIO PUBBLICO - LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON VEDE L’ORA DI SBULLONARLA DA VILLA SAN MARTINO, AVREBBE PERSINO PRESO UN APPARTAMENTO A MILANO PER LEI E IL SUO NUOVO AMORE. SI VOCIFERA CHE IN QUESTI GIORNI SI STIA LAVORANDO ALL’ARREDAMENTO… - MARTA FASCINA: "LA NOTIZIA È TOTALMENTE INFONDATA. QUANTO ALL'ACQUISTO DI UN NUOVO APPARTAMENTO, SI TRATTA SEMPLICEMENTE DI UNA VALUTAZIONE CHE STO FACENDO PER UN MEMBRO DELLA MIA FAMIGLIA..."

DAGOREPORT – “SANTA” E VOLUBILE: LE MILLE VERSIONI DELLA  SANTADECHÈ SULLE SUE DIMISSIONI DA MINISTRO IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO. ALL’INIZIO SI È DIFESA SENZA ESITAZIONI, POI HA IPOTIZZATO UN PASSO INDIETRO (“FARÒ UNA SERIA E COSCIENTE VALUTAZIONE”) E OGGI, DI NUOVO, CAMBIA SPARTITO: “NESSUNO MI HA CHIESTO DI DIMETTERMI” - PERCHÉ ONDEGGIA COSÌ TANTO? QUALI ASSI NELLA MANICA È CONVINTA DI AVERE? – NESSUN COMMENTO DALLA MELONA CHE SA BENE CHE FDI NON VEDE L'ORA DI RISPEDIRLA A CUNEO (A PARTE IL SODALE LA RUSSA) - NEL CASO IN CUI LA PITONESSA NON SI RASSEGNASSE A DIMETTERSI, E' GIA' PRONTO UN RIMPASTO DI GOVERNO DOPO LE EUROPEE: DATI IN USCITA ANCHE DELMASTRO E ZANGRILLO…- VIDEO