MENO STREAMING, PIÙ PESO POLITICO - PER IL M5S È STATA SALUTARE LA BATOSTA ALLE EUROPEE: È CAMBIATO IL RUOLO DI GRILLO, È NATO IL DIRETTORIO E IL MOVIMENTO S’È FINALMENTE “SPORCATO LE MANI” NELLE TRATTATIVE DELLA POLITICA

Così sono arrivate la legge sugli ecoreati, approvata con il Pd, o le aperture sul reddito di cittadinanza - Lo stesso pragmatismo esercitato in occasione della discussione in Senato della riforma della governance Rai - Il mese scorso Roberto Fico si è incontrato, a porte chiuse, con il sottosegretario Giacomelli e con Claudio Gubitosi, allora Dg…

Condividi questo articolo


Francesco Maesano per “la Stampa”

 

beppe grillo casaleggio marcia perugia assisi beppe grillo casaleggio marcia perugia assisi

Se il M5S si fosse attenuto alla tradizione, molto probabilmente Carlo Freccero non sarebbe mai diventato consigliere Rai. Per tradizione s’intende l’invio dei curricula e la votazioni online: una procedura lunga e complessa, come nello stile della casa. E intanto i treni passano e anche questo rischiava di lasciare a piedi il Movimento. A Freccero sarebbe andata male, ma ancora peggio ai Cinquestelle.

 

beppe grillo casaleggio marcia perugia assisi beppe grillo casaleggio marcia perugia assisi

Invece, piazzando il suo nome in anticipo, hanno creato quel tanto di caos nella maggioranza che ha portato a eleggere un Cda nel quale la loro scelta riluce su tutte. «Non ci sono stati i tempi necessari per avviare un iter serio – spiegava martedì mattina il blog di Grillo – è una strada che avremmo di gran lunga preferito ma sarebbe stato poco responsabile da parte nostra pretendere di definire una procedura di questo genere in un fine settimana a cavallo tra luglio e agosto». In tre parole: pragmatismo, pragmatismo e pragmatismo. È il nuovo mantra del M5S.

 

Roberto - Fico -foto-Corrieredelmezzogiorno-380x252 Roberto - Fico -foto-Corrieredelmezzogiorno-380x252

Negli ultimi dodici mesi i Cinquestelle hanno cambiato pelle. La sconfitta alle Europee dello scorso anno ha imposto un ragionamento sul ruolo di Grillo e oggi il diarca del genovese ricopre un ruolo più defilato, quasi da “riserva del Movimento”, in attesa del clangore di una nuova campagna elettorale nazionale. Nel frattempo i cinque deputati che ha scelto per guidare la sua creatura politica hanno giocato su molti tavoli e nessuno di questi è stato trasmesso in diretta streaming. «D’ora in poi i tavoli solo all’Ikea», annunciò Di Maio prima di tuffarsi nella partita del Quirinale.

 

luigi di maio luigi di maio

Quella è stata la prima vera giocata politica del M5S. Finita male, come quelle prestazioni da squadra generosa, che corre molto a vuoto ma è fuori partita già dal primo minuto. Tanta corsa a vuoto e nessuna incisività nell’azione. Una gara senza gloria che però ha avuto l’effetto tutto interno di spezzare il tabù della trattativa, aprendo ai nuovi vertici parlamentari, che per la verità si riassumono nelle figure di Di Maio e Fico, ampi spazi di agibilità politica.

 

Così sono arrivate la legge sugli ecoreati, approvata con il Pd, o le aperture sul reddito di cittadinanza. Lo stesso pragmatismo esercitato in occasione della discussione in Senato della riforma della governance Rai. Il mese scorso Roberto Fico si è incontrato, a porte chiuse, con il sottosegretario Giacomelli e con Claudio Gubitosi, allora Dg.

di battista e di maio in scooter di battista e di maio in scooter

 

Da quella riunione è uscito un accordo sulla riforma che ha tolto di mezzo la minaccia dell’ostruzionismo e ha premesso l’approvazione degli emendamenti Scibona, che applica al personale Rai il tetto sulle retribuzioni pubbliche, e Cioffi, sulla trasparenza degli incarichi. Pragmatismo Cinquestelle.

 

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…

DAGOREPORT – PARTITI ITALIANI, PERACOTTARI D'EUROPA - L’ASTENSIONE “COLLETTIVA” SUL PATTO DI STABILITÀ È STATA DETTATA SOLO DALLA PAURA DI PERDERE CONSENSI IL 9 GIUGNO - SE LA MELONA, DOPO IL VOTO, PUNTA A IMPUGNARE UN PATTO CHE E' UN CAPPIO AL COLLO DEL SUO GOVERNO, IL PD DOVEVA COPRIRSI DAL VOTO CONTRARIO DEI 5STELLE – LA DUCETTA CONTINUA IL SUO GIOCO DELLE TRE CARTE PER CONQUISTARE UN POSTO AL SOLE A BRUXELLES. MA TRA I CONSERVATORI EUROPEI STA MONTANDO LA FRONDA PER IL CAMALEONTISMO DI "IO SO' GIORGIA", VEDI LA MANCATA DESIGNAZIONE DI UN CANDIDATO ECR ALLA COMMISSIONE (TANTO PER TENERSI LE MANINE LIBERE) – L’INCAZZATURA DI DOMBROVSKIS CON GENTILONI PER L'ASTENSIONE DEL PD (DITEGLI CHE ELLY VOLEVA VOTARE CONTRO IL PATTO)…