IL MISTERO DELLA MORTE DI GIULIO REGENI NON È UN MISTERO. TUTTI HANNO CAPITO PERCHÉ È STATO UCCISO, TUTTI SANNO COME - REGENI OPERAVA COME INCONSAPEVOLE PEDINA NELLE MANI DELLA PROFESSORESSA DI ORIGINE EGIZIANA ABDELRAHMAN DELL’UNIVERSITÀ DI CAMBRIGE, VICINA ALLA FRATELLANZA MUSULMANA, CHE LO AVREBBE USATO PER RACCOGLIERE INFORMAZIONI PER CONTO DEI SERVIZI SEGRETI INGLESI

-

Condividi questo articolo


http://www.cronacaoggi.com/2017/08/16/giulio-regeni-non-e-un-mistero-un-ragazzo-di-ideali-intrappolato-nel-grande-gioco-1814/

 

REGENI REGENI

Il mistero della morte di Giulio Regeni non è un mistero. Tutti hanno capito perché è stato ucciso, tutti sanno come. Anche se sulla sua tomba hanno messo un semplice lastra di marmo per renderne più semplice la riapertura in caso di nuove svolte investigtive, le idee chiare le abbiamo tutti.

 

La polemica si è avvampata di nuovo, ora che il Governo ha fatto tornare al Cairo il nostro ambasciatore, richiamato sull’onda dell’indignazione nazionale per il modo barbaro con cui Reggeni fu torturato e ucciso. Lo fanno abitualmente da quelle parti. La differenza, nota il New York Times, la fa che a “essere ucciso come un egiziano” sia stato uno straniero, nel caso un italiano. La ferita si è riaperta con lapubblicazione di un articolo sul New York Times, a firma del capo dell’uffficio di corrispondenza dal Cairo, Declan Walsh, e la rivelazione che “la Casa Bianca diede al Governo italiano “prove esplosive” e, pur non rivelando tutto per non bruciare le proprie fonti, diede per certo che leadership egiziana sapeva tutto”.

REGENI E SINDACALISTA EGIZIANO REGENI E SINDACALISTA EGIZIANO

 

Cosa poteva o può fare il Governo italiano? Mandare uno stormo di bombardieri? Una squadra navale a rinverdire i fasti di De La Penne e Borghese e bloccare Alessandria? Non ci sono precedenti, nell’ultimo secolo. Anche i super rambo americani, in casi analoghi, hanno abbozzato e ci hanno fatto un film. Avevano troppo intreccio di interessi col Pakistan. La situazione italiana è simile. C’è bisogno dell’ Egitto per combattere il terrorismo islamico e bloccare l’assalto dei profughi. C’è bisogno dell’ Egitto per il petrolio.

egitto torture bunker regeni egitto torture bunker regeni

Cosa vuole la famiglia? Al Sisi in manette davanti alla Corte d’Assise di Udine? La madre: “Giulio è stato ucciso e torturato perché era un ragazzo contemporaneo del futuro”. 

 

Ma c’è chi ha detto: “Era una spia perché faceva troppe domande

Se non si troverà un testimone che riveli che il dittatore Al SIsi ha dato proprio lui l’ordine di morte, sarà un gran risultato ottenere che gli egiziani individuino un capro espiatorio, come fece Gheddafi con l’ attentato di Lockerbie.

Regeni è rimasto impigliato in un gioco più grosso di lui, una versione attuale del grande gioco, il Great game dell’800. Ma lui non era Kim, era un bravo ragazzo cresciuto in provincia di Udine. Una ipotesi degli americani è che dal Governo egiziano abbiano voluto lanciare un segnale a tutti gli stranieri di non sfruculiare troppo in casa loro.

egitto torture bunker regeni 1 egitto torture bunker regeni 1

 

Regeni lavorò per un’agenzia dell’intelligence? La famiglia: “Non era dei servizi”

 

REGENI AL SISI REGENI AL SISI

Regeni operava come inconsapevole pedina nelle mani della professoressa di origine egiziana Abdelrahman dell’Università di Cambrige? La professoressa, definita vicina alla Fratellanza Musulmana, avrebbe usato il ricercatore per raccogliere informazioni per conto dei servizi segreti inglesi. Il capo del sindacato degli ambulanti egiziani avrebbe attirato in una trappola Regeni vendendolo ai servizi egiziani una volta avuta conferma della sua attività di raccolta informazioni. Regeni  lavorò per Oxford Analytica,  compagnia di analisi e ricerca geopolitica fondata nel 1975 da David Young, collaboratore di Nixon e dell’ex Segretario di Stato e Nobel per la pace Henry Kissinger.

REGENI REGENI

 

Parla Federico Varese, docente a Oxford: “A Cambridge non hanno intuito i rischi di quella ricerca e così non hanno sottratto un loro dottorando al suo destino. Sgomento per i silenzi di Cambridge, vogliono nascondere le loro responsabilità”

 

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…

DAGOREPORT – PARTITI ITALIANI, PERACOTTARI D'EUROPA - L’ASTENSIONE “COLLETTIVA” SUL PATTO DI STABILITÀ È STATA DETTATA SOLO DALLA PAURA DI PERDERE CONSENSI IL 9 GIUGNO - SE LA MELONA, DOPO IL VOTO, PUNTA A IMPUGNARE UN PATTO CHE E' UN CAPPIO AL COLLO DEL SUO GOVERNO, IL PD DOVEVA COPRIRSI DAL VOTO CONTRARIO DEI 5STELLE – LA DUCETTA CONTINUA IL SUO GIOCO DELLE TRE CARTE PER CONQUISTARE UN POSTO AL SOLE A BRUXELLES. MA TRA I CONSERVATORI EUROPEI STA MONTANDO LA FRONDA PER IL CAMALEONTISMO DI "IO SO' GIORGIA", VEDI LA MANCATA DESIGNAZIONE DI UN CANDIDATO ECR ALLA COMMISSIONE (TANTO PER TENERSI LE MANINE LIBERE) – L’INCAZZATURA DI DOMBROVSKIS CON GENTILONI PER L'ASTENSIONE DEL PD (DITEGLI CHE ELLY VOLEVA VOTARE CONTRO IL PATTO)…

DAGOREPORT – GIUSEPPE CONTE VUOLE LA DIREZIONE DEL TG3 PER IL “SUO” GIUSEPPE CARBONI. IL DG RAI ROSSI NICCHIA, E PEPPINIELLO MINACCIA VENDETTA IN VIGILANZA: VI FAREMO VEDERE I SORCI VERDI – NEL PARTITO MONTA LA PROTESTA CONTRO LA SATRAPIA DEL FU AVVOCATO DEL POPOLO, CHE HA INFARCITO LE LISTE PER LE EUROPEE DI AMICHETTI - LA PRECISAZIONE DEL M5S: "RETROSCENA TOTALMENTE PRIVO DI FONDAMENTO. IN UN MOMENTO IN CUI IL SERVIZIO PUBBLICO SALE AGLI ONORI DELLE CRONACHE PER EPISODI DI CENSURA INACCETTABILI, IL MOVIMENTO 5 STELLE È IMPEGNATO NELLA PROMOZIONE DEGLI STATI GENERALI DELLA RAI..."