MO’ CHE CAZZO FACCIO DA SOLO A BERLINO? LA MERKEL ALL’ULTIMO MINUTO DA’ BUCA A GENTILONI: NON POTEVA PERDERE TEMPO COL “MOVIOLA”, STAVA FACENDO LA LISTA DEI NUOVI MINISTRI. “RIVEDIAMOCI FRA UNA SETTIMANA” – FIGURA DI MERDA DELLA CONSIGLIERA DIPLOMATICA DEL PREMIER, MARIANGELA ZAPPIA

-

Condividi questo articolo


 

1. MI RACCOMANDO, PAOLO, RESTIAMO IN CONTATTO…

Marco Palombi per il Fatto Quotidiano

 

GENTILONI E MERKEL GENTILONI E MERKEL

Ce lo immaginiamo, il povero Gentiloni, malinconico e solo nel freddo pomeriggio berlinese, dopo che Angela Merkel gli ha fatto sapere che, certo, sarebbe stato tanto un piacere incontrarlo, ma purtroppamente le trattative per la Grosse Koalition e una gara di birra e salsicce convocata all' ultimo secondo dal Bundesrat le impedivano di riceverlo: "Ma sentiamoci, eh, teniamoci in contatto, davvero: torna tra una settimana magari".

 

E dire che il povero Gentiloni era arrivato spinto, per così dire, dall' entusiasmo dei meglio commentatori oltre che dal suo proprio. La ripresa, c' informava Il Sole 24 Ore, e il nuovo governo tedesco (base Spd permettendo) rendono questione di poco la riforma franco-tedesca dell' Eurozona (quella che - aggiungiamo noi - serve a incaprettare ulteriormente l' Italia rendendola finalmente alla portata di simpatiche scorribande modello Atene nel nome della "solidarietà europea"): "Non a caso - arguiva Il Sole - il presidente del Consiglio sarà a Berlino per incontrare la cancelliera Merkel nel quadro di un vertice bilaterale fondamentale".

gentiloni merkel gentiloni merkel

 

Eh no? Fondamentale. Il punto non è tanto quel che poteva o potrà fare il povero Gentiloni, cioè poco o anche meno, ma che l' amica Angela non abbia trovato il tempo nemmeno per il caffè che avrebbe attenuato la sua figuraccia. Ce ne doliamo sinceramente, perché il nostro iniziava davvero a crederci a quella faccenda di succedere a se stesso, ma - se è lecito violentare una frase di Oscar Wilde - la vita scorre assai più veloce del realismo.

 

2. LEZIONE NELL’UNIVERSITA’ DI MARX

Maurizio Stefanini per Libero Quotidiano

 

Totò e Peppino divisi a Berlino, era il titolo del vecchio film: come dire che nella capitale tedesca ai visitatori italiani può a volte capitare di incappare in contrattempi inenarrabili, proprio per via delle peculiari complessità teutoniche. A Paolo Gentiloni è infatti capitato a Berlino di vedersi dare buca da Angela Merkel, che ha clamorosamente rinviato un appuntamento in programma.

MARIA ANGELA ZAPPIA MARIA ANGELA ZAPPIA

 

Grandi cose accadono invero in Germania in questi giorni. Da una parte, quell' accordo storico sul lavoro in base al quale si darà un aumento di stipendio del 4,3% e chi vuole potrà lavorare 28 ore a settimana. Dall' altra, dopo quattro mesi di impasse, negativissimo record nella storia della Repubblica Federale, dopo il fallimento di un tentativo di Coalizione Giamaica, dopo un congresso straordinario che ha spaccato in due la Spd, è stato infine raggiunto l' accordo per fare il nuovo governo di Grande Coalizione tra Cdu, Csu e Spd: il quarto consecutivo con Angela Merkel come cancelliera, e il terzo in cui appunto lei si trova alla testa di una formula del genere.

gentiloni merkel gentiloni merkel

 

Anche sull' Italia continua insistente il rumor interno e internazionale sulla possibilità che se a marzo non ci sarà nessuna maggioranza anche da noi si dovrà tornare a una formula di grandi intese. È parte del battage la suggestione che in questo caso potrebbe essere proprio Gentiloni l' uomo in grado di gestire la congiuntura, prolungando così ulteriormente la propria permanenza a Palazzo Chigi. Si può dunque immaginare il suo interesse a farsi ricevere dalla Käanzlerin proprio quando lei sta rinnovando l' accordo con i socialdemocratici: una sorta di simbolico imprimatur.

 

maria angela zappia maria angela zappia

Invece no. L' accordo generale infatti c' è, ma i dettagli vanno ancora definiti. Così, proprio per potersi concentrare sulle rifiniture la Merkel ha chiamato il presidente del Consiglio per riprogrammare il vertice bilaterale in agenda per le 17 di ieri. Guarda, il tempo ci sarebbe pure, ma è troppo ristretto, poi ho la testa da un' altra parte, non ti do l' attenzione che meriti, non è giusto. Non ti offendi, vero, Paolo? Ti va bene se ci vediamo tra 8 giorni, che sto più comoda? Il 15 allora? Gut!, auf Wiedersehen Paolo. Und Pass auf dich auf, stammi bene!

 

merkel gentiloni merkel gentiloni

Gentiloni a Berlino ci stava già. Ieri mattina aveva approfittato della trasferta per tenere una lezione sull' Europa all' Università Humboldt di Berlino. Per la precisione, un seminario sui rapporti italo tedeschi e le prospettive europee. Lì aveva spiegato che «non bisogna mai confondere, per quanto riguarda il giudizio sull' Italia, la frequenza dei cambi di governo con l' instabilità nelle scelte di fondo del Paese. L' Italia ha sempre mantenuto una coerenza nelle scelte di fondo», anche «economiche» ed è sempre stata «europeista e democratica».

 

Resta dunque un Paese che dimostra una grande «affidabilità di fondo» e con il quale «è fondamentale che i grandi paesi europei collaborino per il futuro dell' unione». Ma la Kanzlerin non ha tempo e non ti puoi far ricevere per forza. Il Presidente del Consiglio ha dunque abbozzato, e se ne è tornato a casa. Le motivazioni della Cancelliera sono «comprese e condivise», ha fatto sapere.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

MA DOVE STA ZHANG ZHANG? - IL 32ENNE IMPRENDITORE CINESE, DAL 2018 AZIONISTA DI MAGGIORANZA DELL’INTER, NON SI VEDE IN GIRO DA UN ANNO. NON ERA A MILANO NEMMENO PER LA FESTA SCUDETTO. LA VERITÀ È CHE ZHANG NON PUÒ LASCIARE LA CINA DA OLTRE UN ANNO PER LA CONDANNA DEL TRIBUNALE DI HONG KONG A RISARCIRE CHINA CONSTRUCTION BANK E ALTRI CREDITORI DI 320 MILIONI - A QUESTO PUNTO, NON CI VUOLE IL MAGO OTELMA PER SCOPRIRE IL MOTIVO PER CUI IL MEGA-FONDO AMERICANO PIMCO SI SIA RITIRATO DAL FINANZIAMENTO DI 430 MILIONI DI EURO A UN TIPINO INSEGUITO DAI TRIBUNALI, A CUI PECHINO NON RILASCIA IL VISTO PER ESPATRIARE, COME MISTER ZHANG…

DAGOREPORT - LORO SI' CHE LO SANNO BENE: SECONDO IL "CANALE 12" DELLA TV ISRAELIANA RAISI È MORTO - DIFFICILE PRENDERE SUL SERIO TEHERAN CHE AFFERMA CHE L'ELICOTTERO CON A BORDO IL PRESIDENTE IRANIANO HA AVUTO UN "INCIDENTE" IN AZERBAIGIAN A CAUSA DEL ''MALTEMPO'' (UN CONVOGLIO DI TRE ELICOTTERI E SOLO QUELLO CON RAISI E' ANDATO GIU'?) - I MEDIA IRANIANI, PER ORA, PARLANO DI "VITA IN PERICOLO" - L'IRAN NON E' DECAPITATO FINCHE' CI SARA' SARA' L’AYATOLLAH KHAMENEI CHE SCEGLIERA' IL SUCCESSORE DEL FEDELISSIMO RAISI. E PER ORA SI LIMITA A DIRE: "SPERIAMO CHE TORNI, MA NON CI SARANNO INTERRUZIONI" - COME E' ACCADUTO CON L'ATTENTATO ALLA SEDE DIPLOMATICA IRANIANA IN SIRIA, DIETRO L"INCIDENTE" C'E' NETANYAHU? (FINCHE' C'E' GUERRA, C'E' SPERANZA DI RESTARE AL POTERE) - PROPRIO IERI IL MINISTRO DEL GABINETTO DI GUERRA BENNY GANTZ, VICINISSIMO A BIDEN,  DOPO UN INCONTRO IN ISRAELE CON IL CONSIGLIERE PER LA SICUREZZA USA JAKE SULLIVAN, AVEVA AVVISATO IL PREMIER NETANYAHU: "PIANO SU GAZA ENTRO L'8 GIUGNO O LASCIAMO IL GOVERNO"

DAGOREPORT - FERMI TUTTI! SECONDO UN SONDAGGIO RISERVATO, LA CANDIDATURA DEL GENERALE VANNACCI POTREBBE VALERE FINO ALL’1,8% DI CONSENSI IN PIÙ PER LA LEGA SALVINIANA. UN DATO CHE PERMETTEREBBE AL CARROCCIO DI RESTARE SOPRA A FORZA ITALIA - A CICCIO TAJANI È PARTITO L’EMBOLO. COSÌ QUEL MERLUZZONE DEL MINISTRO DEGLI ESTERI SI È TRASFORMATO IN PIRANHA: HA MESSO AL MURO LA MELONI, MINACCIANDO IL VOTO DI SFIDUCIA SE LA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE DEI MAGISTRATI, LEGGE SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, NON VIENE APPROVATA PRIMA DELLE ELEZIONI EUROPEE...