NESSUNO PRENDE SUL SERIO IL CAZZARO DI PALAZZO CHIGI – L’ANNUNCIO RENZIANO DEL TAGLIO DELLE TASSE FA SORRIDERE LE OPPOSIZIONI – PER I GRILLINI SERVONO 110 MLD CHE IL GOVERNO NON TROVERÀ MAI – BRUNETTA PARLA ADDIRITTURA DI 130 MLD MENTRE LA SANTANCHÉ GRIDA AL BLUFF – LA LEGA: “SARÀ IL DIBATTITO ESTIVO, POI DALL’AUTUNNO SI TORNA ALLE COSE SERIE”

Fabio Rampelli, di Fratelli d’Italia, osserva che “in astratto la riduzione delle tasse è un messaggio competitivo per noi, ma ormai la gente sa che si tratta solo di annunci: la luna di miele di Renzi col Paese è già finita”…

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Francesca Schianchi per “la Stampa

 

RENZI E PADOAN RENZI E PADOAN

Quello che li mette tutti d’accordo è la convinzione che – dati alla mano – Matteo Renzi non ce la possa fare a portare a casa la sua «rivoluzione copernicana»: «Tra tagliole delle clausole di salvaguardia e nuove promesse ci vogliono oltre 110 miliardi, dove li trova?», fa due conti Carlo Sibilia, deputato M5S e membro del direttorio pentastellato, mentre secondo il capogruppo forzista alla Camera, Renato Brunetta, serve pure di più, sui 130 miliardi.

 

Detto questo, e dato per acquisito che abbassare le tasse in un Paese che ne paga troppe viene considerato da tutti cosa giusta, ogni opposizione ha accolto a modo suo il pirotecnico annuncio del premier.

CARLO SIBILIA CARLO SIBILIA


Forza Italia, per esempio, ha reagito subito con Berlusconi per rivendicare la primogenitura del taglio delle tasse, e mettere in dubbio la reale volontà di Renzi di farlo. E ancora da quelle parti la pensano così: «Sarei molto contenta di votare una restituzione di tasse. Ma come sempre si tratta di un bluff», sospira Daniela Santanché. Così, puntando il dito sull’impossibilità di mantenere la promessa, le forze di centrodestra esorcizzano la paura che il messaggio «meno tasse» possa fare breccia nel loro elettorato.

renato brunetta renato brunetta

 

«Certo che, in astratto, è un messaggio competitivo per noi», ammette Fabio Rampelli, deputato di Fratelli d’Italia, «ma ormai la gente sa che si tratta solo di annunci: la luna di miele di Renzi col Paese è già finita». Così come dalla Lega si fa una risata il capogruppo al Senato, Gianmarco Centinaio: «Sarà il dibattito dell’estate. Poi da settembre cominceremo a parlare di cose serie. Renzi non ha sfondato a sinistra e allora prova a irretire l’elettorato di centrodestra, ma sarà presto smascherato».


Il M5S, invece, non ha dedicato alla novità del weekend molti commenti. Non a caso: si sono consultati velocemente, i giovani ma ormai sempre più esperti deputati grillini, e hanno valutato che no, nel gioco mediatico di Renzi di dichiarazioni e controdichiarazioni non vogliono entrare.

 

daniela santanche (2) daniela santanche (2)

E infatti taglia corto il vicepresidente Luigi Di Maio: «Non alimento gli annunci di Renzi». Il che non significa certo che credano alle sue promesse: «Il premier ammetta che il M5S ha ragione e mandi all’aria i principi di pareggio di bilancio e consolidamento dei conti, altrimenti un programma di questo genere è inattuabile», twitta Sibilia. E Danilo Toninelli, esperto di riforme del Movimento, sottolinea un altro punto del discorso del premier: lo scambio tra abbassamento delle tasse e riforme, «perché quelle a lui interessano, con l’Italicum e la riforma del Senato vuole tenere in mano il Paese», si allarma.

LUIGI DI MAIO E BEPPE GRILLO LUIGI DI MAIO E BEPPE GRILLO


Anche da Sel si fanno un po’ di conti sulla fattibilità della proposta di Renzi. Ma soprattutto ci si pone un problema di fondo: «E’ questo il terreno su cui dovrebbe agire un governo di centrosinistra?», chiede il capogruppo a Montecitorio, Arturo Scotto, «non dovrebbe piuttosto partire dagli scaglioni Irpef?». La risposta l’ha data ieri il ministro Alfano a La Stampa: questa manovra - ha detto - completa il programma di centrodestra. 

 

 

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