NON DITE A LUXURIA CHE ANCHE IL CARDINALE SCHONBORN APRE AI GAY: “NON SI PUÒ CHIEDERE ALLA CHIESA L’APPROVAZIONE MORALE DI UNA UNIONE OMOSESSUALE, MA SI TRATTA DI RICONOSCERE I VALORI UMANI E CRISTIANI CHE SI VIVONO”

Gian Guido Vecchi per “il Corriere della Sera

 

Il cardinale Christoph Schonborn Il cardinale Christoph Schonborn

«È questione di umanità. Non si può chiedere alla Chiesa di dire che va bene così, l’approvazione morale di una unione omosessuale, ma si tratta di riconoscere i valori umani e a volte veramente cristiani che si vivono...». Il cardinale Christoph Schönborn, grande teologo domenicano che ha avuto un ruolo centrale nel dibattito del Sinodo, sfiora con le dita il Crocifisso sul petto, lo sguardo assorto oltre l’interlocutore. 
 

«In aula si diceva oggi che non dobbiamo identificare una persona con la sua sessualità. È un aspetto della persona, ma anzitutto bisogna vedere la persona. E ci sono grandezze e bellezze in ogni essere umano...». 
 

Ad esempio, eminenza? 
«A Vienna, ho conosciuto due uomini di tendenza omosessuale che convivono da tempo, hanno fatto un patto civile. E ho visto come si sono aiutati quando uno di loro è caduto gravemente malato.

È stato meraviglioso, umanamente e cristianamente, come uno si è occupato dell’altro, restandogli accanto. Sono delle cose da riconoscere. Gesù ha detto: i pubblicani e le prostitute vi precederanno nel Regno di Dio. E questo lo dice anche a noi, noi cardinali, vescovi, preti. Tante volte, anche se non approviamo questa forma di sessualità, possiamo inchinarci davanti a comportamenti umani esemplari». 
 

francesca pascale vladimir luxuria gay party 9francesca pascale vladimir luxuria gay party 9

La «Relatio» cita la «significativa chiave ermeneutica» del Concilio che lei ha fatto in aula a proposito delle «situazioni difficili». Di che tratta? 
«È semplice: in ogni situazione, si può sempre vedere ciò che manca oppure ciò che già c’è. Facevo una analogia con il documento Lumen Gentium : allora la Chiesa cattolica ha optato per uno sguardo sulle altre confessioni e religioni che non puntava su ciò che manca — quello lo sappiamo — ma su ciò che invece c’è.

Se manca qualcosa non significa non ci siano cose positive che, come dice il Vaticano II, “spingono verso” la pienezza. Lo stesso sguardo si può applicare alle situazioni che stanno in cammino “verso”. Molti giovani e meno giovani, per dire, oggi convivono senza matrimonio ma possono scoprirne man mano la bellezza, il senso. Questa è l’idea di gradualità: non la gradualità della legge ma della scoperta e del compimento della legge, del suo vissuto». 
 

halloween gay (55)halloween gay (55)

Si può applicare anche ai divorziati e risposati? 
«Qui c’è di diverso l’esperienza dolorosa di una rottura, che può essere un peccato grave, perché è grave la rottura di ciò che Dio ha unito. Ma c’è anche l’esperienza anche di nuovi cammini.

L’analogia si può applicare nel senso che, quando esiste una nuova realtà, ci può essere del bene. Se ci sono figli di una nuova unione, ad esempio, c’è un bene reale: ci sono i bambini, c’è una nuova famiglia. È vero che certi hanno paura, di vedere il positivo...». 
 

E perché? 
«Perché temono sia un riconoscimento, in questo caso del divorzio. E invece no, è un constatare che c’è del bene. Del resto, è una paura legittima: per il partner che rimane fedele al sacramento, se vede che la Chiesa dà facilmente l’approvazione ad una nuova unione, può essere una nuova ferita». 
 

Perciò si parla di «cammino penitenziale» per riammetterli alla comunione? 
«Sì. Noi abbiamo sempre la tendenza a legittimarci. Ma prima di tutto dobbiamo guardare i nostri peccati. Noi siamo peccatori. Poi possiamo vedere come anche attraverso i nostri fallimenti possa iniziare qualcosa di buono». 
 

halloween gay (53)halloween gay (53)

Lei ha insistito sulla sofferenza dei figli. 
«Coloro che divorziano e hanno bambini non devono mai dimenticare che restano genitori. E non possono permettere che il peso del loro fallimento gravi sulle spalle dei figli. C’è tanta sofferenza, oggi...». 
Ha parlato della sua sofferenza di figlio di divorziati... 
«Avevo tredici anni. È strano, ma ti rimane il sogno che i genitori si ritrovino, fino alla fine della loro vita. È una cosa istintiva, non razionale. È il cuore. Ne conosco tanti, di figli nella mia situazione. Rimane questo sogno che papà e mamma tornino assieme.

Mi ha commosso il racconto di un divorziato che diceva: sono tornato a casa a Natale. Ho pianto perché è successo a me. Mio padre aveva il cancro e due mesi prima di morire, a Natale, è venuto a casa. Eravamo già tutti adulti, i miei fratelli sposati, ma è stato un grande momento». 
 

Francesco ha invitato a non restare chiusi nei propri sistemi e riconoscere i «segni dei tempi». Sta accadendo? 
«Il Papa lo ha detto più volte, la Chiesa è un ospedale da campo e io sono contento che questo spirito si senta. Dobbiamo continuare a camminare. Abbiamo un anno davanti a noi per approfondire la discussione, anche nel popolo di Dio. Penso che si inviterà la Chiesa a seguire le intuizioni e i risultati di questa tappa, per andare avanti verso il grande Sinodo del 2015». 
 

I PAPI SANTI VATICANO VISTA DALLA TERRAZZA PREFETTURA I PAPI SANTI VATICANO VISTA DALLA TERRAZZA PREFETTURA

Perché ospedale da campo? 
«Perché ci sono tante ferite, intorno a noi, e vanno aumentando. Affettive, sociali, economiche. Quando vedo tanti giovani precari... come possono mettere su famiglia, senza nessuna certezza? Queste sono le grandi sfide che il Papa ci invita a vedere con cuore, attenzione e impegno, perché le comunità cristiane sono la rete di sicurezza del nostro tempo. E la famiglia, anzitutto: la famiglia è la rete di sicurezza». 

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....

antonio decaro michele emiliano roberto fico giuseppe conte elly schlein vincenzo de luca

DAGOREPORT - SCHLEIN E CONTE FANNO CAMPOLARGO (MA SOLO PER LE REGIONALI, PER ORA): DOPO GIANI IN TOSCANA E RICCI NELLE MARCHE, E' FATTA ANCHE PER I 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA (DOVE NON CI SONO CHANCE DI VITTORIA) - L'ULTIMO OSTACOLO RESTA VINCENZO DE LUCA, CHE CHIEDE DI NOMINARE IL FIGLIO, PIERO, SEGRETARIO DEL PD REGIONALE. MA ELLY NON VUOLE FARE LA FIGURA DA PERACOTTARA: FU LEI A COMMISSARIARE IL PARTITO, COME ATTO OSTILE NEI CONFRONTI DEL "CACICCO" DE LUCA, E A FAR FUORI SUO FIGLIO DA VICECAPOGRUPPO ALLA CAMERA - IN PUGLIA, QUEL CROSTONE DI EMILIANO È INDIGESTO A ANTONIO DECARO PER LA VECCHIA STORIELLA DELL'INCONTRO CON LA SORELLA DEL BOSS CAPRIATI, "PADRINO" DI BARI VECCHIA, RACCONTATA DAL GOVERNATORE URBI ET ORBI - VIDEO!

matteo salvini luca zaia alberto stefani luca de carlo

DAGOREPORT - VIA COL VENETO: LISTA ZAIA? E GIORGIA MELONI S'INCAZZA! - SE IMPORRA' IL SUO CANDIDATO, IL FRATELLONE D'ITALIA LUCA DE CARLO, SI RITROVERÀ UN LISTONE "DOGE" CHE PORTEREBBE VIA UN FIUME DI VOTI (E AVREBBE LA MAGGIORANZA DEI SEGGI, COMMISSARIANDO DI FATTO IL GOVERNATORE MELONIANO) - MATTEO SALVINI SPINGE FORTE SUL GIOVANE ALBERTO STEFANI, MA LA DUCETTA NON MOLLA L'OSSO DI CONQUISTARE LA RICCA REGIONE VENETA - IN BARBA AL SUO GROSSO BOTTINO DI CONSENSI, LA FIAMMA NON HA IN TASCA ALCUNA REGIONE DEL NORD (IN LOMBARDIA NON TOCCA PALLA: E' ROBA DI LA RUSSA...)