NON È IL METANO DI ISCHIA, MA IL TESORO A DARE UNA MANO ALLA COOP FINITA NEI GUAI - IL MINISTERO DI PADOAN, MOLTO VICINO ALLA FONDAZIONE DALEMIANA ITALIANIEUROPEI, È LA CASSAFORTE PER LA CONCORDIA

Stefano Sansonetti per “il Giornale

 

Altro che appalti per portare il metano nell'isola di Ischia. La vera gallina dalle uova d'oro, quando si parla di commesse, si trova all'indirizzo romano di via XX Settembre. Qui ha sede il ministero dell'Economia. E da qui arriva la maggior parte della ricchezza della Cpl Concordia, la cooperativa «rossa» modenese finita nell'inchiesta per tangenti portata avanti dalla procura di Napoli.

MASSIMO D ALEMA PIERCARLO PADOAN LUCA DI MONTEZEMOLOMASSIMO D ALEMA PIERCARLO PADOAN LUCA DI MONTEZEMOLO

 

Proprio al ministero del Tesoro ballano cifre che fanno letteralmente impallidire quelle ricollegate agli appalti isolani oggetto di verifica da parte dei pm partenopei. Per avere una dimensione più precisa della vera riserva di caccia della Cpl Concordia, uno dei giganti della Legacoop, può essere utile fare un «viaggio» nella serie storica degli appalti assegnati dalla Consip, la società controllata dal ministero dell'Economia che si occupa di approvvigionamento di beni e servizi per la Pubblica amministrazione.

 

ministero economiaministero economia

Ebbene, l'affare più recente risale al 4 dicembre del 2014, con Pier Carlo Padoan sulla tolda di comando del ministero di via XX Settembre. In quella data la Consip aggiudica due maxilotti (numeri 7 e 9) di un appalto per la manutenzione degli impianti energetici degli uffici pubblici nel Lazio e in Campania. Il valore massimo che i due lotti messi insieme possono toccare è di 126,5 milioni di euro.

 

Davvero niente male. E chi se li aggiudica? Un raggruppamento temporaneo di imprese con due cooperative aderenti a Legacoop, la Ccc-Consorzio cooperative costruzioni di Bologna e proprio la Cpl Concordia. Per carità, l'appalto prevede servizi complessi: gestione, conduzione e manutenzione degli impianti termici delle Pubbliche amministrazioni, a cui è possibile aggiungere la gestione, conduzione e manutenzione degli impianti di climatizzazione. Ma è chiaro che il valore stimato di 126,5 milioni di euro, riconnesso ai due lotti incassati dalla Cpl Concordia, è già di per sé pari a quasi tutto il valore degli appalti che erano in ballo a Ischia per la metanizzazione dell'isola.

cpl concordiacpl concordia

 

Ma gli affari della Cpl Concordia con il Tesoro non si fermano qui e non si limitano alla stagione di Pier Carlo Padoan, molto vicino alla dalemiana fondazione Italianieuropei, evocata dalle carte dell'inchiesta partenopea in riferimento ad alcuni finanziamenti che avrebbe ottenuto dalla cooperativa rossa.

 

Si dà infatti il caso che il 19 gennaio del 2012, con Mario Monti premier e contemporaneamente ministro dell'economia, sempre la Consip abbia aggiudicato a un raggruppamento con dentro la Cpl Concordia un lotto di un appalto per il cosiddetto facility management, in pratica manutenzione, pulizia, facchinaggio e reception per immobili pubblici adibiti a uso ufficio. Valore massimo del lotto: 91 milioni di euro. La zone geografiche di riferimento erano Emilia Romagna e Liguria, dove tradizionalmente le coop rosse sono molto forti.

Mauro 
Lusetti 
Mauro Lusetti

 

E infatti nel raggruppamento che ha messo le mani sulla commessa, oltre a Cpl Concordia, c'era ancora il Ccc-Consorzio cooperativo costruzioni. E c'era pure la Coopservice, altro big aderente alla Legacoop, la lega della cooperative rosse oggi guidata da Mauro Lusetti. In più, sempre nel gruppo, spuntava anche una società a responsabilità limitata, la Cristoforetti Servizi Energia, che però è controllata sempre dalla Cpl Concordia.

 

Del resto la coop modenese ha partecipazioni in decine di società, come una vera e propria holding. Di sicuro, se si considera che la Cpl nell'ultimo anno ha fatturato 460 milioni di euro, l'incidenza delle commesse incassate dal ministero dell'Economia non è di poco conto. Anzi, sembra essere proprio questo il vero Tesoro di appalti.

piercarlo padoanpiercarlo padoan

Ultimi Dagoreport

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”