NON È IL MIO PD - I SINISTRATI DELL’EMILIA ROMAGNA, CON L’ASTENSIONE RECORD, HANNO FATTO CAPIRE A RENZI CHE NON VOGLIONO “CAMBIARE VERSO” - I PARTITINI PRO-CGIL HANNO SCELTO IL NO-VOTO

Anche se inconfessabile, da palazzo Chigi trapelava ieri notte un certo compiacimento per la Lega che “mangia” Forza Italia e Cinque Stelle e non intacca i voti del Pd, con un centrodestra a trazione leghista che nell’ottica renziana è una sorta di panacea…

Condividi questo articolo


Fabio Martini per “la Stampa

 

L’uomo ha fiuto, le ostilità le sente arrivare in anticipo e infatti giovedì notte Matteo Renzi, parlando al PalaDozza di Bologna, aveva messo le mani avanti: «Vedrete, loro nei prossimi giorni diranno: troppo astensionismo...».

MATTEO RENZI SALVINI QUIZ MATTEO RENZI SALVINI QUIZ

 

La realtà però ha superato l’immaginazione, anche quella ricca del Presidente del Consiglio: il disgusto di tanti elettori emiliani e romagnoli ha portato tantissimi di loro a disertare le urne, ma anche a sfilare il voto al Pd, che dopo un’ora di scrutinio in Emila aveva perso circa 10 punti in percentuale rispetto alle Europee di pochi mesi fa.

 

Un infarto di consensi che ieri notte il presidente del Consiglio, nella sua casa di Pontassieve, ha valutato con preoccupazione e anche con una certa sorpresa, per le proporzioni. Renzi sa bene che, appena sei mesi fa, il Pd aveva ottenuto in Emilia-Romagna il 52,5%, grazie al voto di 1.212.392 elettori. Dati che si sono rivelati inarrivabili.
 

RENZI MARCEGAGLIA SQUINZI RENZI MARCEGAGLIA SQUINZI

E all’una di notte il presidente del Consiglio, a dati ancora fluidi, ha deciso che era meglio “incassare” quel che di buono c’era nei risultati elettorali e si è fatto vivo via Twitter: «Male affluenza, bene risultati. Due a zero netto. Quatto regioni su quattro strappate alla destra in 9 mesi. Lega ha asfaltato Forza Italia e Grillo, Pd sopra il 40%». 
 

Naturalmente non sarà il diretto interessato a dare una risposta diretta, ma quanto Renzi c’è nell’altissimo astensionismo una Regione rossa come l’Emilia-Romagna? Certo, vista da Palazzo Chigi la mini-competizione elettorale presentava altri motivi di interesse. Il primo: strappare la Calabria al centrodestra, per proseguire la «striscia» di successi locali e di «riconquiste» del Pd della stagione Renzi. Con la Calabria, faceva notare Renzi ieri notte, abbiamo riconquistato 4 regioni alla Destra in pochissimi mesi. 
 

SALVINI CASADEI SALVINI CASADEI

Il secondo: vedere confermato un Partito democratico con percentuali da «Partito della nazione», sia in Calabria che in Emilia sopra il 40 per cento. Obiettivo coronato da successo in entrambe le regioni, anche se macchiato dal probabile, netto arretramento in Emilia.

 

Terzo: misurare il deserto politico che, a destra e a sinistra, circonda il Pd, gigante tra i nani. E qui, anche se inconfessabile, da palazzo Chigi trapelava ieri notte un certo compiacimento per la Lega che “mangia” Forza Italia e Cinque Stelle e non intacca i voti del Pd, con un centrodestra a trazione leghista che nell’ottica renziana è una sorta di panacea. E un altro dato, anche questo inconfessabile, confortava Renzi: i partiti che hanno promosso o sono solidali sullo sciopero generale indetto dalla Cgil e dalla Uil hanno percentuali «da prefisso telefonico».
 

GRILLO beppe genova GRILLO beppe genova

Nel boom dell’astensionismo in Emilia naturalmente giocano diversi fattori. Ieri sera a Romano Prodi hanno chiesto quanto avessero pesato le inchieste sui consiglieri regional e lui ha risposto: «Non lo so, non glielo dico...».

 

Sandra Zampa, deputata emiliana che di Prodi è stata la portavoce, fa un’analisi a tutto tondo, che comprende, seppure in misura minore, anche un «fattore Renzi»: «Primo motivo della disaffezione la travagliata conclusione della precedente consiliatura regionale che si è trascinata fino a pochi giorni dalle elezioni, accentuando il sospetto che pure qui siano tutti uguali. Tanto più che il Pd non ha reagito con forza, ma ha gestito le Primarie con una forte conflittualità interna».

silvio berlusconi borsalino silvio berlusconi borsalino

 

E in una Regione come l’Emilia-Romagna, può aver giocato anche un effetto-Renzi? «Difficile misurarlo, ma è possibile che abbia pesato una comunicazione troppo aggressiva anche da parte del governo, oltretutto nel suo primo momento di difficoltà».

 

stefano bonaccini stefano bonaccini

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – È TUTTO MOLTO STRIANO: PERCHÉ LA COMMISSIONE ANTIMAFIA NON CONVOCA E INTERROGA IL LUOGOTENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, PROTAGONISTA DEL CASO DOSSIERAGGI? - PERCHÉ NELLE TRE INTERVISTE STRIANO HA CAMBIATO VERSIONE (PRIMA HA DETTO DI AVER AGITO SU MANDATO DEI PM, POI DI AVER FATTO TUTTO DA SOLO, PROTEGGENDO I MAGISTRATI - STRIANO È STATO AUTORIZZATO DA QUALCUNO A PARLARE CON I GIORNALISTI (COME VUOLE LA PRASSI) O SI È MOSSO IN AUTONOMIA? – COME MAI DOPO LO SCOPPIO DEL BUBBONE, NON È STATO SOSPESO, MA SOLO TRASFERITO IN UN ALTRO REPARTO. GODE DI PARTICOLARI PROTEZIONI? - DOPO IL SECCO NO DELLA DUCETTA A UNA COMMISSIONE D'INCHIESTA PARLAMENTARE (RECLAMATA DA NORDIO E CROSETTO), IL SOSPETTO È CHE, GRAZIE ALL’INAZIONE DELL'ANTIMAFIA GUIDATA DALLA MELONIANA CHIARA COLOSIMO, SI VOGLIA “ADDORMENTARE” IL CASO, PER… - VIDEO DELLE IENE

FLASH! - ALLA FACCIA DI CHI LO VOLEVA MORTO! L’AUTOBIOGRAFIA DI PAPA BERGOGLIO, “LIFE”, SCRITTA DA PAPA FRANCESCO CON IL VATICANISTA DI MEDIASET, FABIO MARCHESE RAGONA, A UNA SETTIMANA DALL’USCITA NEGLI USA HA GIÀ CONQUISTATO UN POSTO NELLA PRESTIGIOSISSIMA CLASSIFICA DEI BEST SELLER DEL “NEW YORK TIMES”. LO STESSO IN GERMANIA, CON LA CLASSIFICA DELLO “SPIEGEL”. E IN ITALIA? I RITI VODOO E I MALOCCHI DEGLI ANTI-BERGOGLIANI NON SAREBBERO SERVITI A NIENTE: PARE CHE IL LIBRO SIA PRIMO IN TUTTE LE CLASSIFICHE LIBRARIE. SEGNO CHE LA GENTE, AL CONTRARIO DI TANTI SUOI COLLABORATORI, AMA BERGOGLIO. AMEN!

ARCORE MORMORA, MILANO CONFERMA: MARTA FASCINA SI È FIDANZATA! A RUBARE IL CUORE DELLA FU VEDOVA INCONSOLABILE DI SILVIO BERLUSCONI NON SAREBBE UN POLITICO, NÉ UN PERSONAGGIO PUBBLICO - LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON VEDE L’ORA DI SBULLONARLA DA VILLA SAN MARTINO, AVREBBE PERSINO PRESO UN APPARTAMENTO A MILANO PER LEI E IL SUO NUOVO AMORE. SI VOCIFERA CHE IN QUESTI GIORNI SI STIA LAVORANDO ALL’ARREDAMENTO… - MARTA FASCINA: "LA NOTIZIA È TOTALMENTE INFONDATA. QUANTO ALL'ACQUISTO DI UN NUOVO APPARTAMENTO, SI TRATTA SEMPLICEMENTE DI UNA VALUTAZIONE CHE STO FACENDO PER UN MEMBRO DELLA MIA FAMIGLIA..."

DAGOREPORT – “SANTA” E VOLUBILE: LE MILLE VERSIONI DELLA  SANTADECHÈ SULLE SUE DIMISSIONI DA MINISTRO IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO. ALL’INIZIO SI È DIFESA SENZA ESITAZIONI, POI HA IPOTIZZATO UN PASSO INDIETRO (“FARÒ UNA SERIA E COSCIENTE VALUTAZIONE”) E OGGI, DI NUOVO, CAMBIA SPARTITO: “NESSUNO MI HA CHIESTO DI DIMETTERMI” - PERCHÉ ONDEGGIA COSÌ TANTO? QUALI ASSI NELLA MANICA È CONVINTA DI AVERE? – NESSUN COMMENTO DALLA MELONA CHE SA BENE CHE FDI NON VEDE L'ORA DI RISPEDIRLA A CUNEO (A PARTE IL SODALE LA RUSSA) - NEL CASO IN CUI LA PITONESSA NON SI RASSEGNASSE A DIMETTERSI, E' GIA' PRONTO UN RIMPASTO DI GOVERNO DOPO LE EUROPEE: DATI IN USCITA ANCHE DELMASTRO E ZANGRILLO…- VIDEO