brexit david cameron boris johnson

NON RESTA CHE LA PAURA - BREXIT: PER L''INDEPENDENT' GLI EUROSCETTICI SONO AVANTI DI 10 PUNTI. E ALLORA AVANTI COL 'PROJECT FEAR': INSTILLARE IL TERRORE IN CASO DI USCITA. SCHAEUBLE: ''SE LASCIATE L'UE, LASCIATE PURE IL MERCATO COMUNE'', DOVE CI SONO NORVEGIA E SVIZZERA - SOROS: ''ALLA FINE VINCERÀ IL 'REMAIN'''

1.BREXIT: PER L'INDEPENDENT EUROSCETTICI 10 PUNTI AVANTI

BREXITBREXIT

 (ANSA) - Balzo in avanti degli anti-Ue in un sondaggio sulla Brexit dell'istituto Orb per l'Independent. Secondo la rilevazione, gli euroscettici sono al 55%, con un distacco di dieci punti sui pro Ue, al 45%. Come sottolinea il sito del giornale, si tratta di uno dei margini di vantaggio più ampi per la campagna 'Leave' registrati di recente. Secondo la media fra i sondaggi del Financial Times, i pro Ue sono comunque ancora in vantaggio, al 45%, contro il 43% degli euroscettici.

 

 

2.TESTA A TESTA A LONDRA SOROS: "MA ALLA FINE VINCERÀ IL SÌ ALLA UE"

Enrico Franceschini per ''la Repubblica''

 

Entrambe le parti lo chiamano "Project Fear": il tentativo di instillare paura tra gli elettori e convincerli a votare per o contro Brexit, per o contro l' uscita della Gran Bretagna dall' Unione Europea. Il fronte del no all' Europa minaccia l' invasione di milioni di immigrati che porteranno via tutto ai cittadini britannici, posti di lavoro, assistenza sanitaria gratuita, sicurezza, se il Regno Unito rimane nella Ue.

david cameron brexitdavid cameron brexit

 

Il fronte del sì all' Europa minaccia una grande depressione di proporzioni disastrose, se il Regno Unito esce dalla Ue. Il Financial Times giudica esagerati entrambi gli scenari, ma non c' è da meravigliarsi se, dopo settimane di campagna referendaria centrata sullo spavento delle masse, i primi a prendersi paura siano i mercati finanziari, con le Borse di tutta Europa in calo. Non ancora un terremoto, ma un campanello d' allarme.

 

Forse è significativo che a calare meno delle altre sia la Borsa di Londra, l' epicentro del potenziale sconquasso, comunque vada a finire il voto del 23 giugno: conoscendo i propri politici, può darsi che gli inglesi prendano con cautela le previsioni catastrofiche.

 

brexit   5brexit 5

Non a caso, i sondaggi sono praticamente invariati da un paio di settimane: il "poll of polls", summa di tutti i sondaggi, compilato dal quotidiano della City, fornisce come ultimo dato un 45 a 43% a favore del restare nella Ue che di fatto equivale (con il margine di errore dei rilevamenti statistici) a un pareggio. Altrettanto degno di nota potrebbe essere il fatto che la sterlina, dopo essere scesa al livello più basso degli ultimi 7 anni, ha recuperato terreno e tiene.

 

Come notato da un investitore di peso, il finanziere Geoge Soros, in un email inviata al Wall Street Journal: «Se la Gran Bretagna se ne va, potrebbe essere l' inizio di un esodo generale e la disintegrazione dell' Unione diventerebbe praticamente inevitabile», osserva il magnate di origine ungherese, concordando sostanzialmente con il monito lanciato dal ministro del Tesoro tedesco Schaeuble nell' intervista pubblicata ieri da Der Spiegel.

 

george sorosgeorge soros

Parole, quelle di Schaeuble, che hanno contribuito al nervosismo delle Borse, non solo per la previsione di un effetto a catena nel caso di uscita britannica dalla Ue, ma pure per l' avvertimento - quest' ultimo rivolto evidentemente a Londra - che la Gran Bretagna non può sperare di uscire dalla Ue e «restare nel mercato unico europeo».

 

Tuttavia Soros esprime ottimismo sull' esito della consultazione referendaria, sostenendo che la relativa forza espressa dalla sterlina negli ultimi giorni sia un segnale che Brexit non accadrà: «Sono fiducioso che più ci avviciniamo al voto, più si rafforzerà il fronte del sì alla Ue. Non sempre la penso come i mercati, ma questa volta sì».

 

Tale fiducia potrebbe crescere se gli elettori dessero ascolto al cervello anziché al cuore, o peggio ancora alla pancia, nei dodici giorni che mancano al voto. Un invito rivolto da Tory Rudd, ministra dell' Energia nel governo conservatore di David Cameron, al suo compagno di partito, ma in questa circostanza ostinato avversario, Boris Johnson, nel dibattito televisivo di due sere fa sul referendum.

 

wolfgang schaeuble schauble  4wolfgang schaeuble schauble 4

«L' unico numero che ti interessa», ha detto la ministra interrompendo la litania di cifre poco credibili citate dall' ex-sindaco di Londra per affermare che sarebbe un vantaggio uscire dall' Europa, "è il numero 10": riferimento alla scoperta ambizione di Johnson di subentrare come primo ministro al posto di Cameron al 10 di Downing Street, quali che siano i costi di Brexit per il paese, per l' Europa e per i mercati.

 

 

3.BERLINO AVVERTE, CON BREXIT GB FUORI DAL MERCATO UNICO

Emanuele Riccardi per l'ANSA

 

Se sarà Brexit, Londra non avrà più accesso al mercato unico europeo, contrariamente a Norvegia, Lichtenstein, Islanda e anche Svizzera, che sono fuori dalla Ue. La minaccia tedesca nei confronti di Londra, che in Europa tiene soprattutto al libero scambio senza frontiere, suona come un poderoso schiaffo agli euroscettici britannici come Boris Johnson, convinti che una volta uscito dall'Unione il Regno Unito sarà in grado di rinegoziare - a suo vantaggio - accordi europei 'à la carte'. L'avvertimento non viene da un politico tedesco qualsiasi.

wolfgang schaeuble schauble  1wolfgang schaeuble schauble 1

 

A parlarne allo Spiegel è il potente ministro delle Finanze Wolfgang Schaeuble, considerato un intransigente ma anche uno dei più europeisti in Germania. E non arriva in un giorno qualsiasi. Oggi il quotidiano britannico Independent ha pubblicato un sondaggio esclusivo che dà gli euroscettici al 55% in vantaggio di ben 10 punti sui pro-Ue, al 45%.

 

Si tratta di uno dei margini di vantaggio più ampi per la campagna 'Leave' registrati di recente. Secondo la media fra i sondaggi del Financial Times, i pro Ue sono comunque ancora in vantaggio, al 45%, contro il 43% degli euroscettici. Schaeuble - che proprio oggi ha avute parole positive per la Grecia, affermando forse per la prima volta che Atene ha fatto i compiti a casa - bacchetta anche l'Ue: comunque andrà a finire, sostiene, si dovrà ridurre il peso insostenibile della burocrazia di Bruxelles.

 

boris johnson david cameronboris johnson david cameron

Le anticipazioni dell'intervista allo Spiegel in edicola domani, dedicato alla Brexit e bilingue tedesco-inglese, sono rimbalzate immediatamente in Gran Bretagna, dove il Guardian online ha messo subito la notizia in homepage, insieme alla riproduzione della copertina del settimanale: un'immagine dell'Union Jack con l'auspicio "Per favore non lasciateci!", in inglese "Please don't go!", in tedesco "Bitte geht nicht!". Il primo a reagire a Londra è stato il cancelliere dello scacchiere George Osborne.

 

boris johnson  david cameronboris johnson david cameron

Schierato con il premier David Cameron contro la Brexit in vista del referendum del 23 giugno, su twitter Osborne ha parlato di "un intervento importante dalla Germania. Il Regno Unito dovrebbe accettare la libertà di movimento (delle persone)" e non smettere di pagare una quota all'Ue per "continuare ad avere accesso" al mercato unico. E' vero che il ragionamento di Schaeuble non fa una piega. La Gran Bretagna nel mercato unico ma fuori dall'Ue, spiega il ministro delle Finanze, "non funzionerà", in quanto "si chiederà ad un paese di rispettare le regole di un club dal quale vuole ritirarsi".

 

Schaeuble precisa che "se una maggioranza in Gran Bretagna sceglie la Brexit, si tratterà di una decisione contro il mercato unico. Essere dentro significa essere dentro. Essere fuori significa essere fuori. Abbiamo il massimo rispetto della sovranità del popolo britannico". Il ministro aggiunge che "l'Europa lavorerà senza la Gran Bretagna se necessario. Ad un certo punto i britannici si renderanno conto di aver preso la decisione sbagliata. E un giorno accetteremo il loro ritorno, se è quello che desiderano".

 

GEORGE OSBORNEGEORGE OSBORNE

Schaeuble conclude affermando che "ci stiamo preparando a tutti gli scenari possibili per limitare i rischi. Ad ogni modo, in caso di Brexit non potremo chiedere una maggiore integrazione: a giusto titolo in molti si chiederebbero ancora una volta se i politici non hanno capito nulla. Anche se la Brexit vincerà per pochi voti, sarà un avvertimento a non proseguire come al solito. Qualunque cosa succederà, dovremo seriamente vedere come ridurre la burocrazia".

 

Più morbida la cancelliera Angela Merkel: "Dal mio punto di vista, il fatto che la Gran Bretagna rimanga nella Ue è la cosa migliore e più desiderabile per tutti noi. Con Londra abbiamo una stretta collaborazione - osserva Merkel - e sarebbe ovviamente un bene continuare su questa linea nel quadro dell'Unione europea".

Ultimi Dagoreport

antonio pelayo bombin juan carlos

DAGOREPORT: COME FAR FUORI IL SACERDOTE 81ENNE ANTONIO PELAYO BOMBÌN, CELEBERRIMO VATICANISTA CHE PER 30 ANNI È STATO CORRISPONDENTE DELLA TELEVISIONE SPAGNOLA "ANTENA 3", CUGINO DI PRIMO GRADO DELL’EX RE JUAN CARLOS? UN PRETE CHE A ROMA È BEN CONOSCIUTO ANCHE PERCHÉ È IL CONSIGLIERE ECCLESIASTICO DELL'AMBASCIATA SPAGNOLA IN ITALIA, VOCE MOLTO ASCOLTATA IN VATICANO, CAPACE DI PROMUOVERE O BLOCCARE LA CARRIERA DI OGNI ECCLESIASTICO E DI OGNI CORRISPONDENTE SPAGNOLO – PER INFANGARLO È BASTATA UNA DENUNCIA AI CARABINIERI DI ROMA DI UN FINORA NON IDENTIFICATO CRONISTA O PRODUCER DI REPORT VATICANENSI CHE LO ACCUSA DI VIOLENZA SESSUALE, IMPUTAZIONE DIVENTATA NELLA DISGRAZIATA ERA DEL METOO L’ARMA PIÙ EFFICACE PER FAR FUORI LA GENTE CHE CI STA SUL CAZZO O PER RICATTARLA – IL POVERO PELAYO È FINITO IN UN TRAPPOLONE CHE PUZZA DI FALSITÀ PIÙ DELLE BORSE CHE REGALA DANIELA SANTANCHÉ E DELLE TETTE DI ALBA PARIETTI – IL SOLITO E BIECO SCHERZO DA PRETE, PROBABILMENTE USCITO DALLE SACRE MURA DELLA CITTÀ DI DIO…

giorgia meloni gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - LE RESURREZIONI DI “LAZZARO” SANGIULIANO NON SI CONTANO PIÙ: “BOCCIATO” DA MINISTRO, RIACCIUFFATO IN RAI E SPEDITO A PARIGI, ORA SBUCA COME CAPOLISTA ALLE REGIONALI CAMPANE - ESSÌ: DIVERSAMENTE DAGLI IRRICONOSCENTI SINISTRATI, A DESTRA LA FEDELTÀ NON HA SCADENZA E GLI AMICI NON SI DIMENTICANO MAI - DURANTE I TRE ANNI A PALAZZO CHIGI, IL “GOVERNO DEL MERITO COME ASCENSORE SOCIALE” (COPY MELONI) HA PIAZZATO UNA MAREA DI EX DEPUTATI, DIRIGENTI LOCALI, TROMBATI E RICICLATI NEI CDA DELLE AZIENDE CONTROLLATE DALLO STATO - COME POTEVA LA STATISTA DELLA GARBATELLA DIMENTICARE SANGIULIANO, IMMARCESCIBILE DIRETTORE DEL TG2 AL SERVIZIO DELLA FIAMMA? IL FUTURO “GENNY DELON” ‘’ERA SALITO TALMENTE TANTO NELLE GRAZIE DELLA FUTURA PREMIER DA ESSERE CHIAMATO A SCRIVERE PARTE DEL PROGRAMMA DEI MELONIANI, INVITATO A CONVENTION DI PARTITO E, ALLA FINE, RICOMPENSATO ADDIRITTURA CON UN POSTO DI GOVERNO’’ - E’ COSÌ A DESTRA: NESSUNA PIETÀ PER CHI TRADISCE, MASSIMO PRONTO SOCCORSO PER CHI FINISCE NEL CONO D’OMBRA DEL POTERE PERDUTO, DOVE I TELEFONINI TACCIONO E GLI INVITI SCOMPAIONO… - VIDEO

giorgia meloni sigfrido ranucci elly schlein bomba

DAGOREPORT – DOBBIAMO RICONOSCERLO: GIORGIA MELONI HA GESTITO IN MANIERA ABILISSIMA IL CASO DELL'ATTENTATO A RANUCCI, METTENDO ANCORA UNA VOLTA IN RISALTO L'INETTITUDINE POLITICA DI ELLY SCHLEIN - GETTARE INDIRETTAMENTE LA RESPONSABILITA' DELL'ATTO TERRORISTICO ALLA DESTRA DI GOVERNO, COME HA FATTO LA SEGRETARIA DEL PD, È STATA UNA CAZZATA DA KAMIKAZE, ESSENDO ORMAI LAMPANTE CHE LE BOMBE SONO RICONDUCIBILI AL SOTTOMONDO ROMANO DEL NARCOTRAFFICO ALBANESE, OGGETTO DI UN'INCHIESTA DI "REPORT" - E QUELLA VOLPONA DELLA PREMIER HA RIBALTATO AL VOLO LA FRITTATA A SUO VANTAGGIO: HA CHIAMATO RANUCCI PER MANIFESTARGLI SOLIDARIETÀ E, ANCORA PIÙ IMPORTANTE, HA INVIATO TRE AUTOREVOLI ESPONENTI DI FRATELLI D’ITALIA (TRA CUI BIGNAMI E DONZELLI) ALLA MANIFESTAZIONE INDETTA DAL M5S PER RANUCCI E LA LIBERTÀ DI STAMPA - DOPO L’ATTENTATO, NESSUNO PARLA PIÙ DI UN POSSIBILE PASSAGGIO DI "REPORT" A LA7: SIGFRIDO, ORA, È INTOCCABILE… - VIDEO

giorgia meloni antonio tajani maurizio casasco marina pier silvio berlusconi salvini

DAGOREPORT - TAJANI, UNA NE PENSA, CENTO NE SBAGLIA. IL SEGRETARIO DI FORZA ITALIA CI HA MESSO 24 ORE AD ACCORGERSI CHE GIORGIA MELONI HA STRACCIATO UNO DEI SUOI CAVALLI DI BATTAGLIA IN EUROPA: IL SUPERAMENTO DEL DIRITTO DI VETO. IL MINISTRO DEGLI ESTERI È RIUSCITO A PARTORIRE SOLO UNA DICHIARAZIONE AL SEMOLINO (“HA DETTO LA SUA OPINIONE, IO PENSO INVECE CHE SI DEBBA FARE QUALCHE PASSO IN AVANTI”), MENTRE È STATO ZITTO DI FRONTE ALLE INVETTIVE ANTI-RIARMO E CONTRO L’UE DEI PARLAMENTARI LEGHISTI. IL POVERINO È ANCORA STORDITO DALLA PROMESSA, SCRITTA SULLA SABBIA, CON CUI L'HA INTORTATO LA DUCETTA: SE FAI IL BRAVO, NEL 2029 TI ISSIAMO AL QUIRINALE AL POSTO DI MATTARELLA (E CI CREDE DAVVERO) – IN TUTTO QUESTO BAILAMME, TAJANI PROVA A METTERE LE MANI SULLA CONSOB CON UNA MOSSA DA ELEFANTE IN CRISTALLERIA: NOMINARE IL DEPUTATO AZZURRO MAURIZIO CASASCO. MA SI È DIMENTICATO DI COORDINARSI CON LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON L’HA PRESA BENE…

donald trump vladimir putin benjamin netanyahu volodymyr zelensky

DAGOREPORT – TRUMP HA FINALMENTE CAPITO CHE NON POTEVA PERMETTERSI, COME È SUCCESSO A FERRAGOSTO IN ALASKA, DI FARSI PRENDERE DI NUOVO PER CULO IN MONDOVISIONE DA PUTIN - L’INCONTRO DI BUDAPEST NON POTEVA ASSOLUTAMENTE FINIRE CON UN NUOVO FALLIMENTO, MA DI FRONTE AL NIET DI MOSCA A OGNI COMPROMESSO, HA DOVUTO RINUNCIARE – ORA CI SONO DUE STRATEGIE: O RIEMPIE KIEV DI TOMAHAWK, MISSILI IN GRADO DI COLPIRE IN PROFONDITÀ LA RUSSIA, OPPURE SCEGLIE LA STRADA MORBIDA CHE VERRÀ LANCIATA DOMANI DAL CONSIGLIO EUROPEO (L’INVIO A KIEV DI 25 BATTERIE DI MISSILI PATRIOT) – L’INNER CIRCLE “MAGA” LO PRESSA: “L’UCRAINA? LASCIA CHE SE NE OCCUPI L’UE” –  IN USA MONTA L’ONDATA DI SDEGNO PER LA SALA DA BALLO ALLA CASA BIANCA - LA STRIGLIATA A NETANYAHU DEL TRIO VANCE-WITKOFF-KUSHNER… - VIDEO

niaf francesco rocca daniela santanche arianna meloni claudia conte zampolli peronaci

DAGOREPORT: METTI UNA SERA A CENA…I FRATELLI D’AMERICA! -SEMBRAVA DI ESSERE IN UN FILM DEI VANZINA AL GRAN GALA DEL NIAF, 2180 INVITATI, 218 TAVOLI DA 150MILA DOLLARI OGNUNO, OCCUPATI DAI BOSS DELLE PARTECIPATE DI "PA-FAZZO CHIGI" (DONNARUMMA, CATTANEO, FOLGIERO, ETC.), JOHN ELKANN CHE HA TRASFORMATO IL GIARDINO DELL'AMBASCIATA IN UN AUTOSALONE (TRA MASERATI E FERRARI, TRONEGGIAVA UN TRATTORE!), FINANZIERI VARI E DE LAURENTIIS, IL GOVERNATORE ROCCA E SANTANCHÉ - CAUSA SHUTDOWN DEL GOVERNO USA, NON C'ERA ALCUN TIRAPIEDI DI TRUMP: DELUSI COLORO CHE SOGNAVANO, ATTRAVERSANDO L'ATLANTICO, DI BANCHETTARE CON SUA MAESTÀ "THE DONALD" E LA SUA "RAGAZZA PONPON" GIORGIA MELONI - QUELLI DEL NIAF HANNO "COPERTO" IL BUCO DELLE AUGUSTE PRESENZE INVITANDO ARIANNA MELONI, UNICO SEGRETARIO POLITICO PRESENTE, CHE HA COSÌ RICEVUTO IL SUO BATTESIMO NELL'AGONE INTERNAZIONALE - NON POTEVA MANCARE L’ONNIPRESENTE CLAUDIA CONTE CHE SI È FATTA RITRARRE INSIEME ALL’AMBASCIATORE PERONACI, GIA’ CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI PIANTEDOSI, E A QUEL MARPIONE DI PAOLO ZAMPOLLI, INVIATO SPECIALE DI TRUMP - LA PASTA SCOTTA E L’ESIBIZIONE DEL PREZZEMOLONE BOCELLI - VIDEO