NON SI VEDE PIÙ UNA LIRA - UNA DONNA DI ROVIGO EREDITA UNA FORTUNA DALLO ZIO EMIGRATO IN GERMANIA: DUE MILIARDI DI VECCHIE LIRE, MARCHI E BOT - MA PER COLPA DI MONTI, BANKITALIA NON LE PUO’ CAMBIARE I SOLDI IN EURO

Lo Stato italiano ha posto il limite più anticipato d'Europa per la convertibilità della lira: per far cassa, a fine 2011, Monti ha anticipato i tempi di qualche mese con decreto in cui si stabilisce che “le vecchie lire ancora in circolazione si prescrivono a favore dell'Erario con decorrenza immediata”…

Condividi questo articolo


Enzo Cusmai per “Il Giornale

 

diecimila lire diecimila lire

Anche i più nazionalisti, quando si tratta di soldi, vorrebbero essere nati in Germania. Se, per esempio, un tedesco scopre vecchi marchi in cantina, si presenta alla banca centrale e in pochi giorni ottiene il corrispettivo in euro. Se un italiano trova un tesoretto in lire è due volte sfigato: perde dei soldi e si sente preso in giro dallo Stato. Se poi capita di ereditare marchi e lire in contemporanea, allora ci si rende conto di quanto si possa essere discriminati proprio nella Ue.

cinquemila lire cinquemila lire

 

Com'è successo a Sara Ferrari, una 43enne di Rovigo. La donna, nipote di Salvatore, zio orafo emigrato a Berlino molti anni fa, diventa la sua unica erede perché il parente era celibe e senza figli. E nella cassetta di sicurezza in una filiale della Deutsche Bank trova un piccolo tesoro: due miliardi di vecchie lire, tra Bot e denaro contante, oltre a circa un milione di marchi tedeschi. Ma la piccola fortuna le ha lasciato un bel po' di amaro in bocca.

 

soldi soldi

Per il cambio della valuta tedesca in euro, infatti, non ci sono stati problemi: in dieci giorni ha ottenuto il corrispettivo che ammonta a circa 730.000 euro. Per il denaro italiano, invece, il discorso è stato mortificante. Bankitalia le ha detto che quei soldi non possono più essere incassati. E per questo deve ringraziare il solito Stato italiano che ha posto il limite più anticipato d'Europa per la convertibilità della lira.

 

mario monti intervistato da alan friedman 3 mario monti intervistato da alan friedman 3

E per far cassa, a fine 2011, con Monti ha anticipato i tempi di qualche mese, emanando un decreto in cui si stabilisce che «le vecchie lire ancora in circolazione si prescrivono a favore dell'Erario con decorrenza immediata e che il relativo controvalore è versato all'entrata del bilancio dello Stato per essere assegnato al Fondo per l'ammortamento dei titoli di Stato». Una norma che Sara ritiene inaccettabile: vuole contestarla con azioni giudiziarie contro Bankitalia e il ministero delle Finanze, con ricorso alla Corte Europea.

 

bankitalia big bankitalia big

Ma le vecchie lire non indignano solo Sara, ma tutti quelli che le ritrovano. Come Roberto, un quarantenne disoccupato che ha trovato una valigia con 190 milioni inservibili. O come Giovanna, che ha tardato a cambiare 20 milioni di vecchie lire e ora potrebbe usarli solo per far la brace in una grigliata. E che dire di Claudia Moretti, pesarese, che ha trovato cento milioni nella casa di suo zio defunto ormai inservibili?

 

Corte costituzionale Corte costituzionale

O dei 60 milioni trovati nel sottotetto della villetta di Paolo Burgato e Rosetta Sostero, entrambi uccisi a Lignano a scopo di rapina? Insomma, sono tanti i casi in cui la lira rispunta e rivendica il suo ruolo di moneta. Ma la legge blocca ogni legittima rivendicazione. Eppure le procedure italiane non convincono e infatti non sono state condivise da altri Paesi Ue. L'Italia è stata la prima in ordine di tempo a limitare il cambio. Quasi tutti gli altri Paesi hanno infatti adottato termini più lunghi e, in molti casi, come in Germania, non è stata prevista alcuna scadenza.

 

Ma non è escluso un colpo di scena. Ci sono diverse cause in corso che contestano la legge portata anche all'attenzione della Corte Costituzionale. Un giudice, infatti, ha sollevato la questione di legittimità perché il governo Monti, cambiando le carte in tavola, avrebbe «violato il principio di affidamento e di certezza del diritto» e di fatto «espropriato» i cittadini possessori delle lire per l'equivalente di un miliardo e mezzo di euro a favore del bilancio dello Stato.

VALIGIA SOLDI VALIGIA SOLDI

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – È TUTTO MOLTO STRIANO: PERCHÉ LA COMMISSIONE ANTIMAFIA NON CONVOCA E INTERROGA IL LUOGOTENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, PROTAGONISTA DEL CASO DOSSIERAGGI? - PERCHÉ NELLE TRE INTERVISTE STRIANO HA CAMBIATO VERSIONE (PRIMA HA DETTO DI AVER AGITO SU MANDATO DEI PM, POI DI AVER FATTO TUTTO DA SOLO, PROTEGGENDO I MAGISTRATI - STRIANO È STATO AUTORIZZATO DA QUALCUNO A PARLARE CON I GIORNALISTI (COME VUOLE LA PRASSI) O SI È MOSSO IN AUTONOMIA? – COME MAI DOPO LO SCOPPIO DEL BUBBONE, NON È STATO SOSPESO, MA SOLO TRASFERITO IN UN ALTRO REPARTO. GODE DI PARTICOLARI PROTEZIONI? - DOPO IL SECCO NO DELLA DUCETTA A UNA COMMISSIONE D'INCHIESTA PARLAMENTARE (RECLAMATA DA NORDIO E CROSETTO), IL SOSPETTO È CHE, GRAZIE ALL’INAZIONE DELL'ANTIMAFIA GUIDATA DALLA MELONIANA CHIARA COLOSIMO, SI VOGLIA “ADDORMENTARE” IL CASO, PER… - VIDEO DELLE JENE

FLASH! - ALLA FACCIA DI CHI LO VOLEVA MORTO! L’AUTOBIOGRAFIA DI PAPA BERGOGLIO, “LIFE”, SCRITTA DA PAPA FRANCESCO CON IL VATICANISTA DI MEDIASET, FABIO MARCHESE RAGONA, A UNA SETTIMANA DALL’USCITA NEGLI USA HA GIÀ CONQUISTATO UN POSTO NELLA PRESTIGIOSISSIMA CLASSIFICA DEI BEST SELLER DEL “NEW YORK TIMES”. LO STESSO IN GERMANIA, CON LA CLASSIFICA DELLO “SPIEGEL”. E IN ITALIA? I RITI VODOO E I MALOCCHI DEGLI ANTI-BERGOGLIANI NON SAREBBERO SERVITI A NIENTE: PARE CHE IL LIBRO SIA PRIMO IN TUTTE LE CLASSIFICHE LIBRARIE. SEGNO CHE LA GENTE, AL CONTRARIO DI TANTI SUOI COLLABORATORI, AMA BERGOGLIO. AMEN!

ARCORE MORMORA, MILANO CONFERMA: MARTA FASCINA SI È FIDANZATA! A RUBARE IL CUORE DELLA FU VEDOVA INCONSOLABILE DI SILVIO BERLUSCONI NON SAREBBE UN POLITICO, NÉ UN PERSONAGGIO PUBBLICO - LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON VEDE L’ORA DI SBULLONARLA DA VILLA SAN MARTINO, AVREBBE PERSINO PRESO UN APPARTAMENTO A MILANO PER LEI E IL SUO NUOVO AMORE. SI VOCIFERA CHE IN QUESTI GIORNI SI STIA LAVORANDO ALL’ARREDAMENTO… - MARTA FASCINA: "LA NOTIZIA È TOTALMENTE INFONDATA. QUANTO ALL'ACQUISTO DI UN NUOVO APPARTAMENTO, SI TRATTA SEMPLICEMENTE DI UNA VALUTAZIONE CHE STO FACENDO PER UN MEMBRO DELLA MIA FAMIGLIA..."

DAGOREPORT – “SANTA” E VOLUBILE: LE MILLE VERSIONI DELLA  SANTADECHÈ SULLE SUE DIMISSIONI DA MINISTRO IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO. ALL’INIZIO SI È DIFESA SENZA ESITAZIONI, POI HA IPOTIZZATO UN PASSO INDIETRO (“FARÒ UNA SERIA E COSCIENTE VALUTAZIONE”) E OGGI, DI NUOVO, CAMBIA SPARTITO: “NESSUNO MI HA CHIESTO DI DIMETTERMI” - PERCHÉ ONDEGGIA COSÌ TANTO? QUALI ASSI NELLA MANICA È CONVINTA DI AVERE? – NESSUN COMMENTO DALLA MELONA CHE SA BENE CHE FDI NON VEDE L'ORA DI RISPEDIRLA A CUNEO (A PARTE IL SODALE LA RUSSA) - NEL CASO IN CUI LA PITONESSA NON SI RASSEGNASSE A DIMETTERSI, E' GIA' PRONTO UN RIMPASTO DI GOVERNO DOPO LE EUROPEE: DATI IN USCITA ANCHE DELMASTRO E ZANGRILLO…- VIDEO 

DAGOREPORT – PER NON PERDERE LA FACCIA CON I RUSSI, PUTIN ACCUSA L’UCRAINA PER LA STRAGE DI MOSCA, MA LA TRATTATIVA CON LA CIA PER EVITARE L’ESCALATION VA AVANTI - LO SCHEMA È “DUE PASSI IN AVANTI E UNO INDIETRO”: I RUSSI AVANZERANNO, KIEV ACCETTERA' UNA TREGUA E LE NUOVE CONQUISTE SARANNO “OFFERTE” SUL TAVOLO DEL NEGOZIATO – ALLA FINE SI TORNEREBBE INDIETRO DI 10 ANNI, AGLI ACCORDI DI MINSK CHE PREVEDEVANO UN’AUTONOMIA SPECIALE PER LE REPUBBLICHE DI DONETSK E LUGANSK E L’ASSICURAZIONE CHE L’UCRAINA NON ENTRERÀ MAI NELLA NATO – IL MESSAGGIO DI BIDEN A ZELENSKY: RESISTI FINO ALLO SBLOCCO DEI 60 MILIARDI DI AIUTI DAL CONGRESSO MA NON SOFFIARE SUL FUOCO ORA CHE NELLA PARTITA SI SONO INFILATI ANCHE I JIHADISTI (MONITORATI DALLA CIA)...