LA NUOVA LEGGE ELETTORALE E’ L’ENNESIMA FREGATURA: SERVE A SPARTIRE POLTRONE - NESSUNO AVRA’ I NUMERI PER GOVERNARE, PENALIZZA CHI CORRE DA SOLO (I CINQUESTELLE) E FAVORISCE SOPRATTUTTO CHI PRESENTA MOLTE LISTE CIVETTA OVVERO SILVIO BERLUSCONI

1 - UNA LEGGE FATTA PER INCIUCIARE E NON GOVERNARE

berlusconi renziberlusconi renzi

Maurizio Belpietro per “la Verità”

 

Se l'obbiettivo della nuova legge elettorale è garantire la governabilità, diciamo che quella in gestazione in Parlamento lo manca prima ancora di nascere. Il Rosatellum bis, ossia il fratello gemello del sistema abortito all'inizio dell' estate, la garanzia di avere un governo con una maggioranza certa non la dà. Anzi, semmai la toglie.

 

GRILLO SALVINI RENZI BERLUSCONIGRILLO SALVINI RENZI BERLUSCONI

Dietro il complesso meccanismo che regola collegi uninominali e plurinominali, mischiando proporzionale e maggioritario, si nasconde infatti la certezza che nessuno alla fine avrà i numeri per dare vita a un esecutivo. La legge si applicherà a entrambi i rami del Parlamento, evitando che si voti con sistemi diversi, come avverrebbe ora a causa dei pasticci su Costituzione e sistema elettorale imposti da Matteo Renzi quando era al governo.

 

Ma oltre a questo indubbio vantaggio altro non c'è. Il premio di maggioranza, quello che dovrebbe assicurare a chi vince di avere una base parlamentare sufficiente a consentire l'approvazione dei provvedimenti presi dall'esecutivo, sparisce per lasciare il posto a una macedonia di proporzionale e maggioritario che permetterà a tutti i partiti - anche a quelli meno rilevanti - uno strapuntino.

 

BERLUSCONI RENZIBERLUSCONI RENZI

La soglia di sbarramento portata al 3 per cento per il singolo partito e al 10 per la coalizione sembra fatta non per favorire la concentrazione dei partiti o la nascita di liste uniche, ma per assicurare ai nanetti di cui è zeppo il nostro Parlamento che potranno tornare a Montecitorio e Palazzo Madama e continuare a fare ciò che hanno sempre fatto, cioè niente. Tanto per essere chiari: Angelino Alfano non rimarrà disoccupato, né sarà costretto a tornare in Sicilia a fare l'avvocato.

 

Tra gli obiettivi raggiunti dal Rosatellum (nome perfetto per uno di quei vini senz'anima che si vendono in tetrapak, non certo per un meccanismo col quale selezionare la classe politica) c'è però l'eliminazione delle preferenze, ossia del sistema che consente all' elettore di scegliere il parlamentare che desidera eleggere. Nei collegi uninominali il candidato lo sceglierà il segretario di partito, non chi si reca alle urne.

 

ettore rosatoettore rosato

E nei collegi plurinominali la lista corta favorirà un controllo del resto del Parlamento da parte del capo. Così il disegno di avere Camera e Senato al guinzaglio dei boss sarà raggiunto. Non sto a dirvi le cose tecniche della legge che già traballano in odore di anticostituzionalità, come ad esempio l'assenza di uno scorporo che consentirà ai partiti maggiori di trasformare un voto in un voto e mezzo (anzi 1,36), facendo valere la scheda sia per il proporzionale che per il maggioritario e ottenendo la moltiplicazione dei consensi.

 

BEPPE GRILLO AL CAMPIDOGLIOBEPPE GRILLO AL CAMPIDOGLIO

Come detto, probabilmente il giochino sarà dichiarato incostituzionale, come lo sono state negli ultimi anni tutte le leggi varate da una parte del Parlamento per fregarne un'altra. In questo caso la sòla è un regalino per i 5 stelle, gli unici che con il nuovo sistema ci rimetterebbero, vedendo sfumare le possibilità di vittoria. Tuttavia non è questo il punto. Anche se incostituzionale la legge una volta approvata rimarrà in vigore il tempo necessario a fare un governo, poi dopo anni si vedrà.

 

Insomma, i nostri onorevoli navigano a vista, non certo guardando lontano. E alle viste, se passa il Rosatellum, ci sono solo le larghe intese, cioè un governo di destra e sinistra messe insieme, tutte unite appassionatamente. Qualcuno lo chiamerà inciucio, qualcun altro governo di interesse nazionale. Modi diversi per descrivere la stessa cosa, cioè una fregatura.

 

2 - PER GOVERNARE SERVE PIÙ DEL 35%

camera dei deputaticamera dei deputati

Dino Martirano per il “Corriere della Sera”

 

Anche con la nuova legge elettorale messa in cantiere alla Camera, ciascuno dei tre poli può sperare di governare solo se riuscirà a superare con le proprie forze la soglia del 35% dei voti. Solo con il 36-37% dei consensi poi - ma a condizione di aver sbaragliato gli avversari nei 231 collegi uninominali - centrodestra, centrosinistra e M5S possono raggiungere la meta dei 316 deputati e dei 161 senatori, cioè la metà più uno delle assemblee parlamentari.

 

Per una maggioranza stabile che abbia un margine di almeno 10-20 seggi sul «limite di guardia», insomma, serve avvicinarsi alla meta del 40% dei voti che, almeno oggi, nessuno dei contendenti sembra in grado di raggiungere.

 

BEPPE GRILLO E DAVIDE CASALEGGIOBEPPE GRILLO E DAVIDE CASALEGGIO

Il «Rosatellum 2.0» (dal nome del capogruppo del Pd Ettore Rosato, ndr) premia i partiti che si muovono in coalizione (Pd, Socialisti, Ap, da un lato; Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia, dall' altro), penalizzando i grandi che corrono da soli (M5S) e i piccoli (Articolo Uno e Campo progressista) che difficilmente riusciranno a fare alleanze formali perché è stata introdotta la soglia del 10%, alla Camera e al Senato, al di sotto della quale non verrà riconosciuta la coalizione come tale.

 

PALAZZO MADAMA - SENATO DELLA REPUBBLICAPALAZZO MADAMA - SENATO DELLA REPUBBLICA

Con tutte le conseguenze del caso. Prima tra tutte il mancato travaso di voti assicurato delle resuscitate liste civetta che si posizioneranno tra l'1 e il 3%. Con 231 collegi uninominali e 399 proporzionali non è facile fare previsioni al millimetro.

 

Partendo dagli attuali rapporti di forza misurati dalla media dei sondaggi (Pd 27,8%, Ap 2,4%, per un totale del centrosinistra del 30,2%; M5S 27,7%; FI 13,4%, 14,8%, FdI 4,7% per un totale del centrodestra del 32,9%), le simulazioni portano a un sistema tripolare praticamente ingessato che non produce vincitori.

 

I calcoli - elaborati da Youtrend per l' Agenzia Agi - dicono che il centrodestra sarebbe in testa (227-247 seggi) senza raggiungere la maggioranza. Avanti rispetto al centrosinistra (184-204 seggi) e lasciando la terza posizione ai grillini (257-277) che pagherebbero la corsa in solitario. In questo schema Articolo Uno avrebbe 14 seggi.

 

BEPPE GRILLO LANCIA LE LENZUOLA DALLA FINESTRABEPPE GRILLO LANCIA LE LENZUOLA DALLA FINESTRA

Se uno dei tre poli dovesse fare il «boom», toccando quota 35%, il problema della governabilità del Paese - in assenza di grandi coalizioni e/o alleanze post elettorali - rimarrebbe senza soluzione. Con il 35% dei voti i tre poli otterrebbero, rispettivamente, un risultato diverso ma inutile per governare da soli: il centrodestra avrebbe 253-273 seggi, il centrosinistra 266-286, il M5S 257-277. Dunque, solo con un bottino elettorale che tende verso il 40% si otterrà la maggioranza in Parlamento. Sotto quella soglia, pur rimanendo sopra il 35%, tutto dipenderà dalla bravura dei partiti nel conquistare il maggior numero possibile dei 231 collegi uninominali.

 

angelino alfanoangelino alfano

I partiti che rimangono al di sotto del 3% nella quota proporzionale restano fuori dal Parlamento, anche se coalizzati: questa sfida riguarda soprattutto Ap di Alfano e la costituenda alleanza di sinistra (Mdp, SI, Campo Progressista) che mira a percentuali ben più alte. Ma ci sono anche tanti partitini sotto soglia che, se coalizzati, faranno da portatori d'acqua a quelli grandi: basterà superare la barriera dell'1% e d'incanto avremo di nuovo le liste civetta i cui voti non andranno persi ma divisi, con criterio proporzionale, tra i partiti della coalizione che invece ce l'hanno fatta.

MATTEO SALVINI MAURO CORONAMATTEO SALVINI MAURO CORONA

 

Un vero invito a nozze per Silvio Berlusconi che ha la cultura e anche possibilità materiali per cullare le liste civetta come è successo nel '94, nel '96 e nel 2001. Su Forza Italia, Lega e Fratelli d' Italia si travaseranno infatti i voti raccolti dalle liste già in cantiere: animalisti, casalinghe e pensionati senza escludere che arrivi una mano dall' ultradestra, a partire da CasaPound.

 

Con le liste civetta minori vantaggi andranno al Pd, che si federerà con Ap, i socialisti e la lista di Giacomo Portas a Torino, al solitario M5S e alla sinistra che difficilmente supererà il 10 % previsto per le coalizioni.  

Ultimi Dagoreport

elly schlein giuseppe conte goffredo bettini gaetano manfredi piero vincenzo de luca roberto gualtieri silvi salis vincenzo decaro michele emiliano

DAGOREPORT - IL PD GUIDATO DA ELLY SCHLEIN? E' COME "'A PAZZIELLA 'MMAN 'E CRIATURE". IL GIOCATTOLO STA IN MANO AI BAMBINI. E LORO CHE FANNO? CI GIOCANO, SO' BAMBINI. E LO FANNO A PEZZI - CONFONDENDO LA LEADERSHIP CON L'AMBIZIONE, LA SEGRETARIA DEL PD SI E’ RINTANATA IN UN BUNKER: DIFFIDA DI TUTTI E SI CIRCONDA SOLO DEI SUOI “PASDARAN”: BONAFONI, ALIVERNINI E TARUFFI - NON SOPPORTA L’ASSE TRA CONTE E BETTINI; VIVE CON LA PAURA CHE BONACCINI VOGLIA SOSTITUIRLA AL PRIMO PASSO FALSO E CHE SILVIA SALIS LE FREGHI LA SEGRETERIA – SOSPETTI VERSO IL SINDACO DI NAPOLI GAETANO MANFREDI, POSSIBILE “PAPA STRANIERO” DEL “CAMPO LARGO” – ELLY DIFFIDA (EUFEMISMO) DI PRODI, CHE NON LA VEDE CANDIDATA PREMIER, E DI FRANCESCHINI, CHE LA PENSA ALLO STESSO MODO MA NON LO DICE - IL FASTIDIO VERSO MISIANI, GUALTIERI, MANCINI E ONORATO - VOLEVA ELIMINARE I ''CACICCHI'' MA HA RINCULATO CON DE LUCA E SOFFRE LE SMANIE DI EMILIANO IN PUGLIA - QUALCHE ANIMA PIA SPIEGHI ALLA GRUPPETTARA DI BOLOGNA CHE NON SIAMO ALL’OCCUPAZIONE DEL LICEO, NÉ TANTOMENO SUL CARRO DEL PRIDE DOVE SI È ESIBITA IN MODALITÀ “CUBISTA” SULLE NOTE DI “MARACAIBO” (VIDEO)

beppe grillo marco travaglio giuseppe conte elly schlein eugenio giani

DAGOREPORT: IL CONTE TRAVAGLIATO - DI BOTTO, SIAMO RITORNATI AI TEMPI DI BEPPE GRILLO: SULL’OK ALLA CANDIDATURA IN TOSCANA DEL DEM EUGENIO GIANI, CONTE NON TROVA IL CORAGGIO DI METTERCI LA FACCIA E RICICCIA IL ''REFERENDUM'' ONLINE TRA GLI ISCRITTI, L’UNO VALE UNO, LA “BASE” DA ASCOLTARE - MA L'EX "AVVOCATO DEL POPOLO" NON DOVEVA ESSERE IL LEADER CHE I 5STELLE NON HANNO MAI AVUTO, QUELLO CHE SI IMPONE E TRACCIA LA VIA AL SUO PARTITO? - DATO CHE GIANI, PER VINCERE, PUO' FARE A MENO DEI VOTI 5STELLE, NEL PD S'INCAZZANO CON LA SUBALTERNITÀ A CONTE DI ELLY SCHLEIN CHE HA ACCETTATO E PROMOSSO LA CANDIDATURA DEL 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA: "QUESTI INGRATI È MEGLIO LASCIARLI CHE PRENDERLI" - MA TRA ELLY E PEPPINIELLO, C’È DI MEZZO LA COLONNA DI PIOMBO DI MARCO TRAVAGLIO, CHE DETTA OGNI MATTINA I DIECI COMANDAMENTI DELL'IDEOLOGIA M5S, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" PD-M5S SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL''ARMATA BRANCA-MELONI...

netflix disney plus streaming

DAGOREPORT - “TOPOLINO” HA FAME - DISNEY SCUCE 3 MILIARDI DI DOLLARI PER COMPRARSI LE ATTIVITÀ MEDIA DELLA NFL, LA LEGA DEL FOOTBALL AMERICANO. QUALE SARÀ IL PROSSIMO PASSO? UN CONSOLIDAMENTO NELLO STREAMING È INEVITABILE (IL MERCATO È SATURO DI SERVIZI E CONTENUTI) E C’È CHI SI SPINGE A UN’ACQUISIZIONE DI PESO, COME NETFLIX - LA PIATTAFORMA CAPITALIZZA IL DOPPIO MA FATTURA UN TERZO DELLA DISNEY  – RUMORS ANCHE SU UN INTERESSE DI AMAZON PER SPOTIFY: LÌ I SOLDI NON SAREBBERO UN PROBLEMA (IL SERVIZIO DI E-COMMERCE DI BEZOS CAPITALIZZA 2MILA MILIARDI CONTRO I 130 DELLO STREAMING MUSICALE)...

matteo piantedosi giorgia meloni carlo nordio giusi bartolozzi alfredo mantovano almasri

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI RISCHIA DI BRUTTO SUL CASO ALMASRI: PRENDERSI LA RESPONSABILITÀ DELLA SCARCERAZIONE E DEL RIMPATRIO (CON VOLO DI STATO) DEL TORTURATORE LIBICO EQUIVALE A UNA PUBBLICA SCONFESSIONE DEI MINISTRI NORDIO E PIANTEDOSI, CHE IN AULA HANNO MINIMIZZATO CON BUGIE LA QUESTIONE ATTACCANDO I GIUDICI – IL TRIBUNALE DEI MINISTRI, SCAGIONANDO LA STATISTA DELLA GARBATELLA E RINVIANDO A GIUDIZIO I DUE MINISTRI E IL SOTTOSEGRETARIO ADDETTO AI SERVIZI SEGRETI, HA APERTO UNA BOTOLA DOVE, DALL'ALTO DEL SUO DILENTATTISMO, MELONI È CLAMOROSAMENTE CADUTA - LO "SCUDO" PER SALVARE GIUSI BARTOLOZZI NON ESISTE: NON ESSENDO STATA RINVIATA A GIUDIZIO, IL GOVERNO NON PUÒ  ESTENDERE "IL CONCORSO" NEL REATO COL MINISTRO NORDIO. COSI', IL PARLAMENTO PUO' NEGARE L'AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE CONTRO PIANTEDOSI, NORDIO E MANTOVANO, MA LA PROCURA DI ROMA NON AVRÀ ALCUNO OSTACOLO A RINVIARE A GIUDIZIO LA BARTOLOZZI, CON CONSEGUENTI ''RICADUTE POLITICHE'' SU MELONI - PERCHE' NON HANNO MESSO IL SEGRETO DI STATO...

donald trump volodymyr zelensky steve witkoff vladimir putin

DAGOREPORT - È FINALMENTE LA VOLTA BUONA PER LA PACE TRA RUSSIA E UCRAINA? – L’INVIATO SPECIALE DI TRUMP A MOSCA, STEVE WITKOFF, DOPO TRE ORE DI FACCIA A FACCIA, HA CONVINTO PUTIN A INCONTRARE IL TYCOON, CONSIGLIANDOGLI DI PRESENTARSI CON UN “REGALINO” DI BUONA VOLONTA': COME LA FINE DEGLI ATTACCHI DI DRONI E AEREI – IL FACCIA A FACCIA, CHE SI TERRÀ DOPO FERRAGOSTO NELLA TURCHIA DI ERDOGAN, HA OTTENUTO IL VIA LIBERA DA ZELENSKY, MERZ, STARMER E RUTTE (NON COINVOLTI IL GALLETTO MACRON E LA "PONTIERA SENZA PONTE'' MELONI) - MA PER FARLA FINITA, PUTIN DEVE PORTARE A MOSCA IL BOTTINO DEL VINCITORE: NON VUOLE E NON PUO' PERDERE LA FACCIA DOPO TRE ANNI DI GUERRA - TRUMP HA RASSICURATO ZELENSKY CHE L'UCRAINA NON VERRA' UMILIATA DALLA RUSSIA - IN VISTA DEL VOTO DI MID-TERM 2026, PER IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA LA PACE VALE COME UN GOL IN ROVESCIATA...