donald trump kim jong un

ORA MANCANO SOLO GLI SPUTI - CICCIO KIM: ‘TRUMP È UN RIMBAMBITO’, E LA COREA MINACCIA: IL PROSSIMO TEST AVRÀ ANCHE UNA BOMBA H - DONALD SU TWITTER: ‘KIM È UN PAZZO A CUI NON INTERESSA AFFAMARE O UCCIDERE IL PROPRIO POPOLO, VERRÀ MESSO ALLA PROVA COMA MAI PRIMA’ - È LA PRIMA VOLTA CHE UN LEADER DI PYONGYANG SI RIVOLGE DIRETTAMENTE A UN PRESIDENTE USA

1.COREA NORD: POSSIBILE TEST BOMBA H IN PACIFICO

kim jong un durante il lancio di un missilekim jong un durante il lancio di un missile

 (ANSA) - La Corea del Nord potrebbe condurre il più potente test di bomba all'idrogeno nel Pacifico, tra le "azioni di più alto livello" contro gli Stati Uniti: è l'ipotesi espressa dal ministro degli Esteri nordcoreano Ri Yong-ho, riporta l'agenzia Yonhap, in merito alle affermazioni del leader Kim Jong-un che sta considerando le più potenti iniziative in risposta al presidente americano Donald Trump e alla sua minaccia di "distruzione totale" del Paese eremita.

 

"Potrebbe essere la detonazione più potente di bomba all'idrogeno nel Pacifico", ha affermato Ri, a New York per seguire i lavori dell'Assemblea generale dell'Onu, aggiungendo però "di non avere idea di quali azioni potrebbero essere prese dato che saranno ordinate dal leader Kim Jong-un". Pyongyang, a partire dal 2006, ha effettuato un totale di sei test nucleari, di cui l'ultimo, il più potente, risale al 3 settembre ed è stato rivendicato come la detonazione di ordigno all'idrogeno.

 

2.COREA NORD: TRUMP, KIM È CHIARAMENTE PAZZO

 (ANSA) - "Kim Jong Un, che è chiaramente un pazzo a cui non interessa affamare o uccidere il proprio popolo, verrà messo alla prova coma mai prima". Lo scrive il presidente Donald Trump su Twitter.

CICCIO KIM TRUMPCICCIO KIM TRUMP

 

3.COREA NORD: KIM CONTRO TRUMP, PRIMA VOLTA DI PYONGYANG

 (ANSA) - La risposta di Kim Jong-un al bellicoso discorso all'Onu del presidente Usa Donald Trump, sulla distruzione totale di Pyongyang se provocati, ha visto per la prima volta un leader nordcoreano diffondere sotto il suo nome una dichiarazione rivolta alla comunità internazionale.

 

Kim ha definito Trump, tra l'altro, "un folle" assicurandogli che pagherà "caro" per le sue minacce al Paese asiatico: a conferma di una situazione in cui i tradizionali parametri di riferimento sono saltati, il ministero dell'Unificazione di Seul ha rimarcato che sia Kim Il-sung, il fondatore dello Stato e "presidente eterno", sia Kim Jong-il, il "caro leader", non hanno mai fatto iniziative del genere quando erano al potere. Il portavoce del ministero Baik Tae-hyun ha invitato il Nord a fermare le provocazioni che porterebbero "al suo isolamento e alla sua rovina".

 

 

KIM TRUMPKIM TRUMP

4.TRUMP-KIM, MEZZOGIORNO DI FUOCO

Federica Mochi per www.adnkronos.com

 

Si insultano a vicenda, minacciano di distruggersi, tengono il mondo con il fiato sospeso a suon di botta e risposta al vetriolo. Trump contro Kim, Kim contro Trump. Sembrano toni da film western quelli usati dai due leader nella fantaguerra che ogni giorno combattono a colpi di parole. E se per il presidente statunitense Rocket Man-Kim è "in missione suicida", il Rispettato Maresciallo non si fa certo cogliere di sorpresa, e liquida l'inquilino della Casa Bianca come 'dotard', 'un rimbambito'. Mitragliate di parole che continuano a incendiare il terreno di scontro. Certo non impugneranno la rivoltella, ma tra missili, bombe all'idrogeno ed esercitazioni militari, i due tengono in mano le sorti del mondo.

 

CHI LA SPARA PIU' GROSSA - Stile da combattente, epiteti efficaci e concisi. Pochi appellativi ma incisivi, sventagliati il più delle volte via Twitter. Quando parla del dittatore nordcoreano Donald Trump non usa mezzi termini. Prima è 'un biscottino intelligente', 'un ragazzo sveglio'.

 

kim trumpkim trump

E poi 'paranoico', 'l'uomo razzo', 'un pazzo con le armi nucleari'. Certo all'inizio dello scontro i toni usati dal presidente statunitense apparivano più moderati. Ad aprile, quando Kim Jong-un appariva pronto al dialogo, Trump non aveva nascosto le sue buone intenzioni, dicendosi pronto a incontrare il Maresciallo "a determinate condizioni". Un secolo fa, se si pensa alle ultime, feroci, intimidazioni: "Distruggeremo la Corea se minacciati", ha detto Trump all'Assemblea generale dell'Onu, dopo aver giurato 'fiamme e furia' contro il regno eremita, "un regime depravato".

 

 

KIM NON SI SCOMPONE - Quando risponde alle esternazioni di Trump, Kim Jong-un appare più razionale e meno impulsivo del presidente americano. Le stoccate di Trump non sembrano minimamente sfiorarlo. The Donald lo chiama 'Rocket Man'? Lui non si scompone. Anzi rilancia, chiamando il presidente americano "un cane che abbaia", "un rimbambito", "uno squilibrato".

 

militare nordcoreanamilitare nordcoreana

Gli Stati Uniti? Il dittatore li dipinge come "imperialisti", "yankee" che "la pagheranno cara". A volte però le sue dichiarazioni fanno venirela pelle d'oca. Come quando, commentando il video del lancio del missile balistico Pukguksong-2 a maggio, il dittatore si lasciò sfuggire: "Visto dalla testata di un missile il mondo appare bellissimo".

 

MOSSE E CONTROMOSSE - Tattiche, scenari apocalittici e contromosse sono da mesi sul tavolo dei due leader. Ma cosa vogliono veramente? Il problema del dittatore nordcoreano non è come si rivolge alla comunità internazionale, ma il grado di apprezzamento che ha nel suo mondo. Come ricordava qualche settimana fa il presidente del Centro studi internazionali ed esperto di strategie militari Andrea Margelletti all'AdnKronos "se Kim Jong-un volesse la guerra l'avrebbe già fatta, dato che Seul è a portata di cannone e potrebbe fare dei danni inenarrabili nell'arco di qualche minuto".

 

 

kim jong un meme 1kim jong un meme 1

La sua strategia è un'altra. "Sta cercando di essere riconosciuto come una superpotenza globale al pari della Cina, degli Stati Uniti e della Russia - chiosa Margelletti - Il problema è che se lo si concede a lui, la diga crolla. Dato che non abbiamo una visione strategica occidentale, stiamo sempre giocando di rimbalzo".

 

Trump, dal canto suo, continua a imporre sanzioni su sanzioni, cercando di strozzare così l'economia di Pyongyang. Ieri il presidente Usa ha firmato l'ordine esecutivo per imporre nuove misure e stringere in una morsa il regno eremita.

 

kim jong un memekim jong un meme

Così facendo intende colpire società e istituzioni finanziare "che finanziano e facilitano il commercio con la Corea del Nord". In realtà, "gli affari con la Corea del Nord li fanno in pochi - sottolinea Margelletti - il problema drammatico è che l'Occidente è straordinariamente capace di vincere le guerre, ma quando deve vincere la pace ci troviamo in problemi complessi. Il vero grande dramma è se il dittatore della Corea del Nord, continuando a giocare al rialzo, farà qualcosa che costringerà per forza l'Occidente a reagire".

Ultimi Dagoreport

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DIGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…