ORA SI SPIEGA L’ADDIO DI COTTARELLI! LA SUA SPENDING REVIEW PREVEDEVA MOBILITÀ E LICENZIAMENTO PERGLI STATALI - E DIVIETO DI CUMULO TRA PENSIONI E STIPENDI PER CHI SVOLGE INCARICHI PUBBLICI -

Ancora, l’idea di obbligare alla fusione tutti i Comuni al di sotto di una certa soglia (3.000, 5.000 o 10.000 abitanti) - Altri possibili interventi riguardano la riduzione del 20% del numero di assessori e consiglieri e l’eliminazione dell’indennità di fine mandato dei sindaci, oltre al taglio degli emolumenti...

Condividi questo articolo


Roberto Giovannini per “la Stampa”

 

Carlo Cottarelli Carlo Cottarelli

Si era creato uno strano mistero sui documenti di lavoro «secretati» degli esperti della Commissione Cottarelli. Quasi contenessero la ricetta per trasformare il ferro in oro o per realizzare il moto perpetuo. Con la formalizzazione della nomina di Yoram Gutgeld come successore di Carlo Cottarelli alla Spending Review i documenti sono stati pubblicati ieri alle 20. Si tratta di 19 documenti realizzati dai gruppi di professori cui Cottarelli a suo tempo chiese idee sui vari ambiti possibili di taglio della spesa pubblica.

 

Alcune di queste proposte poi vennero recuperate nel rapporto ufficiale «di addio» del Commissario; qualcosa (ma non troppo) è diventato copertura del decreto legge sugli 80 euro, nella riforma della pubblica amministrazione o nella Legge di Stabilità. Tante altre sono rimaste, appunto, sulla carta.

 

COTTARELLI COTTARELLI

Una lettura approfondita ovviamente è impossibile. Molte delle proposte portano risparmi non quantificati. In altri casi si quantifica: eliminazione degli affitti pubblici non necessari (300 milioni), taglio degli affitti utili (250 milioni). Cospicuo è il risparmio previsto nell’acquisto di beni e servizi della Pubblica Amministrazione a tutti i livelli: ben 1,8 miliardi l’anno a regime. L’intero capitolo delle partecipate pubbliche sembra essere stato recuperato completamente (e mai attuato) nel documento finale di Cottarelli.

 

Cottarelli Renzi Cottarelli Renzi

Al contrario, i documenti sui tagli a Province, Comuni e Regioni sembrano decisamente più generici, anche perché sono stati prodotti dagli uffici dei diretti interessati. Stesso discorso vale per i testi che riguardano i singoli ministeri: tutte idee messe a punto dagli uffici stessi dei ministeri (lo Stato Maggiore nel caso della Difesa), e a una sommaria lettura sembrano poi già state attuate in tutto o in parte.

 

Ma le proposte «toste» non mancano: per il personale del pubblico impiego si propone di potenziare la mobilità rendendola obbligatoria e d’ufficio, e facendo perdere il posto a chi si rifiuta. Sempre nel pubblico impiego si parla di «logiche di mercato», e di rendere «fisiologico» anche il licenziamento individuale.

IMPIEGATI PUBBLICI IMPIEGATI PUBBLICI

 

Per i costi della politica, si propone di bloccare il cumulo tra pensioni e retribuzioni pagate dai contribuenti a tutti coloro che svolgano incarichi di governo, istituzionali centrali o locali o cariche di aziende pubbliche. O lo stipendio, o la pensione. Ancora, l’idea di obbligare alla fusione tutti i Comuni al di sotto di una certa soglia di popolazione (3.000, 5.000 o 10.000 abitanti).

 

IMPIEGATI PUBBLICI IMPIEGATI PUBBLICI

Altri possibili interventi riguardano la riduzione del 20% del numero di assessori e consiglieri e l’eliminazione dell’indennità di fine mandato dei sindaci, oltre al taglio degli emolumenti. In campo farmaceutico si parla di un drastico giro di vite, anche con la ridefinizione di prezzi di riferimento per categorie omogenee, e in generale il ricorso ai costi standard.

 

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…

DAGOREPORT – PARTITI ITALIANI, PERACOTTARI D'EUROPA - L’ASTENSIONE “COLLETTIVA” SUL PATTO DI STABILITÀ È STATA DETTATA SOLO DALLA PAURA DI PERDERE CONSENSI IL 9 GIUGNO - SE LA MELONA, DOPO IL VOTO, PUNTA A IMPUGNARE UN PATTO CHE E' UN CAPPIO AL COLLO DEL SUO GOVERNO, IL PD DOVEVA COPRIRSI DAL VOTO CONTRARIO DEI 5STELLE – LA DUCETTA CONTINUA IL SUO GIOCO DELLE TRE CARTE PER CONQUISTARE UN POSTO AL SOLE A BRUXELLES. MA TRA I CONSERVATORI EUROPEI STA MONTANDO LA FRONDA PER IL CAMALEONTISMO DI "IO SO' GIORGIA", VEDI LA MANCATA DESIGNAZIONE DI UN CANDIDATO ECR ALLA COMMISSIONE (TANTO PER TENERSI LE MANINE LIBERE) – L’INCAZZATURA DI DOMBROVSKIS CON GENTILONI PER L'ASTENSIONE DEL PD (DITEGLI CHE ELLY VOLEVA VOTARE CONTRO IL PATTO)…

DAGOREPORT – GIUSEPPE CONTE VUOLE LA DIREZIONE DEL TG3 PER IL “SUO” GIUSEPPE CARBONI. IL DG RAI ROSSI NICCHIA, E PEPPINIELLO MINACCIA VENDETTA IN VIGILANZA: VI FAREMO VEDERE I SORCI VERDI – NEL PARTITO MONTA LA PROTESTA CONTRO LA SATRAPIA DEL FU AVVOCATO DEL POPOLO, CHE HA INFARCITO LE LISTE PER LE EUROPEE DI AMICHETTI - LA PRECISAZIONE DEL M5S: "RETROSCENA TOTALMENTE PRIVO DI FONDAMENTO. IN UN MOMENTO IN CUI IL SERVIZIO PUBBLICO SALE AGLI ONORI DELLE CRONACHE PER EPISODI DI CENSURA INACCETTABILI, IL MOVIMENTO 5 STELLE È IMPEGNATO NELLA PROMOZIONE DEGLI STATI GENERALI DELLA RAI..."