PEDOFILI A WESTMINSTER, STUPRATORI IN IRLANDA DEL NORD - ABUSI E VIOLENZE NEGLI ANNI ’80 A LONDRA MA I SERVIZI COPRIRONO I POLITICI COINVOLTI - IL PALAZZO TREMA ANCHE A BELFAST: RAGAZZA STUPRATA DA MILITANTE DELL’IRA - GERRY ADAMS SI DIMETTE?

1. COSÌ AGIVANO GLI ORCHI PROTETTI DAI SERVIZI SEGRETI

Enrico Franceschini per “la Repubblica

 

Jimmy SavilleJimmy Saville

In autunno inoltrato la sera scende precoce a queste latitudini, avvolgendo le rive del Tamigi in una fitta oscurità già alle quattro del pomeriggio. Sulla città cala un’atmosfera tenebrosa, da romanzo gotico, clima con cui del resto l’Inghilterra ha dimestichezza: da Jack lo Squartatore al dottor Jekyll e mister Hyde, l’ horror story sembra scritta nel suo dna. Ma forse gli inglesi non avevano mai sentito, neanche nei romanzi di Robert Louis Stevenson, una storia spaventosa come quella raccontata negli ultimi giorni dalla stampa locale.

 

Una rete di pedofili a cui appartenevano deputati, ministri, generali delle forze armate e potenti uomini d’affari avrebbe stuprato per anni decine di ragazzini in una lussuosa magione vicino al parlamento di Westminster, uccidendo poi, a seconda delle versioni, una, tre o addirittura diciassette delle giovani vittime, verosimilmente per chiuderne per sempre la bocca.

 

JIMMY SAVILEJIMMY SAVILE

«È solo la punta dell’iceberg », ammette il ministro degli Interni Theresa May. E adesso sul banco degli imputati salgono perfino i servizi segreti britannici, accusati di avere dapprima messo a tacere i giornali che volevano indagare sulla torbida vicenda, quindi di avere fatto scomparire ogni prova dai propri archivi.

 

I fatti risalgono agli anni ‘80: ci sono dunque voluti tre decenni per farli emergere, ritardo che induce a credere a una qualche forma di occultamento. C’è più di un sospetto che gli orchi di Londra godessero di protezioni al massimo livello.

 

Nel fine settimana due stimati giornalisti si sono fatti avanti sostenendo di avere ricevuto un monito da Mi6 e Mi5, lo spionaggio e il controspionaggio di Sua Maestà, che pubblicare notizie sul presunto “Westminster pedophile ring”, la banda dei pedofili di Westminster — così la definisce ora la stampa inglese — avrebbe costituito un danno alla sicurezza nazionale.

 

JIMMY SAVILEJIMMY SAVILE

Avvertimenti di questo genere vengono emessi dall’intelligence britannica in rarissime occasioni: da mezza dozzina a una dozzina di ingiunzioni all’anno. In gergo si chiamano “D notices”. Trent’anni or sono, quando era direttore del Bury Messenger, un apprezzato giornale locale, Don Hale ricevette una soffiata da una ex ministro laburista, Barbara Castle, secondo cui a Elm Guest House, un edificio vicino al parlamento di Westminster dove molti deputati avevano un appartamento, si svolgevano festini di pedofili vip in cui erano coinvolti dei giovani fatti arrivare da un orfanatrofio della capitale.

 

Il direttore si ritrovò fra le mani un faldone di accuse. Voleva farci un grosso articolo di denuncia. Ma il giorno seguente gli piombarono in redazione quindici agenti in borghese e due in uniforme, recapitandogli per l’appunto una “D notice”, l’avvertimento che mettere in pagina il pezzo equivaleva a mettere a rischio o tradire la patria. Così non ne fece niente.

 

Hilton Times, direttore di un altro piccolo giornale, il Sussex Comet, racconta di avere ricevuto una minaccia analoga: voleva mandare un cronista a indagare sulle presunte orge di deputati a Elm Guest House, ma ricevette un monito dai servizi segreti, gli fu detto di lasciar perdere e obbedì.

 

gerry adams e martin mcGuinness gerry adams e martin mcGuinness

Erano altri tempi: pre-Wikileaks, pre-Datagate (sebbene post-Watergate). E chissà se avvertimenti simili arrivarono anche a giornali londinesi ben più importanti delle due gazzette di provincia. Ma adesso che tutta la stampa nazionale si è buttata a capofitto nella storia della “banda dei pedofili di Westminster”, quei moniti, incredibilmente, non si trovano più.

 

Negli archivi dei servizi segreti, riportava ieri l’ Observer, le “D notices” del 1984 sono scomparse o perlomeno risultano incomplete. «La corrispondenza di routine viene distrutta, se non appare significativa dal punto di vista storico», ha spiegato al giornale domenicale un portavoce dell’intelligence. «Distrutta?», si indigna Simon Danczuk, deputato del Labour. «E perché mai? I nostri servizi segreti emettono un pugno di moniti di questo genere ogni anno. Da dove viene l’urgente necessità di distruggerli? Queste sono serie domande che richiedono una risposta urgente».

 

Un altro deputato laburista, Tom Watson, ha chiesto al primo ministro David Cameron di formare una task-force per condurre un’inchiesta a tutto campo su pedofilia e insabbiamenti. Già, perché non sarebbe il primo caso di prove occultate: in luglio è saltato fuori che un dossier su 114 casi di abusi sessuali collegati a parlamentari, anche quello risalente agli anni ‘80, è misteriosamente sparito dagli archivi di Scotland Yard.

THERESA MAY THERESA MAY

 

L’epoca è la stessa del vaso di pandora di nefandezze emerso tra presentatori, attori e dj della Bbc , che ha recentemente portato a processi, condanne e profondo sdegno da parte dell’opinione pubblica britannica: volti che entravano benigni nelle case di tutti, attraverso la televisione, si sono rivelati nel privato dei mostri maligni, che abusavano di bambini, ragazze, disabili negli ospedali, orfanelli e in almeno un caso di macabra perversione, quello del dj Jimmy Savile, addirittura di cadaveri all’obitorio. Dentro alla Bbc , sia pure con grave ritardo, è stata fatta giustizia. Si vedrà se è possibile farla anche dentro al mondo della politica.

 

Così come è legittimo domandarsi quali siano le cause di questo male ignobile, cosi diffuso, almeno in passato, nella società britannica: frustrazioni sessuali conseguenza del puritanesimo vittoriano? Le boarding school, le scuole private maschili, dove gli alunni vivono a stretto contatto con gli insegnanti, in cui fino a non molto tempo venivano impartite punizioni corporali (frustrate sul sedere con rami di betulla, a calzoni abbassati: succedeva a Eton) davanti a tutta la classe? Le ombre tenebrose che si allungano sul Tamigi, di fronte alle guglie del palazzo di Westminster, non sono soltanto quelle della sera che scende precoce sulla Londra autunnale.

 

2. RAGAZZA STUPRATA DA UN MILITANTE IRA - GERRY ADAMS A RISCHIO DIMISSIONI

E.F. per “la Repubblica

 

Theresa May Theresa May

 

Il “palazzo” trema anche a Belfast. Gerry Adams, leader dello Sinn Fein, il partito cattolico che governa l’Irlanda del Nord insieme ai protestanti, rischia di doversi dimettere per un’accusa di stupro ai danni di una minorenne. Imputato del misfatto, che sarebbe avvenuto nel 1997, è un ex comandante dell’Ira, il gruppo paramilitare nord-irlandese di cui lo Sinn Fein fu il braccio politico.

 

A pronunciare l’accusa è la figlia di un ex capo dello staff dell’Ira e lei stessa militante indipendentista, dunque una fonte della massima credibilità, che aveva 16 anni quando fu violentata da un dirigente dell’Ira. Da sempre stato sospettato di avere militato segretamente nell’Ira, Adams non nega l’accusa, ma smentisce che la donna sia stata sottoposta a pressioni per non denunciare il suo assalitore. Da tempo circolano voci su altri abusi commessi da membri dell’Ira e lo stesso fratello di Adams è stato arrestato per sospetti abusi nei confronti della propria figlia.

 

Ultimi Dagoreport

nando pagnoncelli elly schlein giorgia meloni

DAGOREPORT - SE GIORGIA MELONI  HA UN GRADIMENTO COSÌ STABILE, DOPO TRE ANNI DI GOVERNO, NONOSTANTE L'INFLAZIONE E LE MOLTE PROMESSE NON MANTENUTE, È TUTTO MERITO DELLO SCARSISSIMO APPEAL DI ELLY SCHLEIN - IL SONDAGGIONE DI PAGNONCELLI CERTIFICA: MENTRE FRATELLI D'ITALIA TIENE, IL PD, PRINCIPALE PARTITO DI OPPOSIZIONE, CALA AL 21,3% - CON I SUOI BALLI SUL CARRO DEL GAYPRIDE E GLI SCIOPERI A TRAINO DELLA CGIL PER LA PALESTINA, LA MIRACOLATA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA FA SCAPPARE L'ELETTORATO MODERATO (IL 28,4% DI ITALIANI CHE VOTA FRATELLI D'ITALIA NON È FATTO SOLO DI NOSTALGICI DELLA FIAMMA COME LA RUSSA) - IN UN MONDO DOMINATO DALLA COMUNICAZIONE, "IO SO' GIORGIA", CHE CITA IL MERCANTE IN FIERA E INDOSSA MAGLIONI SIMPATICI PER NATALE, SEMBRA UNA "DER POPOLO", MENTRE ELLY RISULTA INDIGESTA COME UNA PEPERONATA - A PROPOSITO DI POPOLO: IL 41,8% DI CITTADINI CHE NON VA A VOTARE, COME SI COMPORTEREBBE CON UN LEADER DIVERSO ALL'OPPOSIZIONE?

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...