PERCHÉ GLI USA NON HANNO ATTACCATO LA SIRIA? LA DIFESA BRITANNICA SCOPRÌ CHE IL SARIN USATO NEGLI ATTACCHI NON ERA DELL’ARSENALE DI DAMASCO: C’ERA LA MANINA DELLA TURCHIA - QUELLA CENA A WASHINGTON IN CUI ERDOGAN “SPARÒ” IL DITO MEDIO A OBAMA - - -

Reportage del premio Pulitzer Seymour M.Hersh - Alcuni nel governo turco credevano di prendere Assad per le palle, inscenando un attacco col sarin in Siria, così da costringere gli americani a intervenire - In una cena a Washington, davanti alla riluttanza della Casa Bianca alla guerra, Erdogan esasperato ha tirato fuori il dito medio e lo ha sventolato sotto il naso di Obama… -

Condividi questo articolo


Seymour M.Hersh per London Review of Books (http:// www. lrb. co. uk) pubblicato da ‘La Repubblica' con la traduzione di Emilia Benghi

SEYMOUR HERSH SEYMOUR HERSH

Dopo l'attacco chimico a Damasco, l'agosto scorso, Obama stava per lanciare un raid aereo alleato contro la Siria, come punizione per avere infranto la "linea rossa" sull'uso delle armi chimiche. Poi, di colpo, il raid fu sottoposto all'approvazione del Congresso, infine annullato dopo la rinuncia di Assad all'arsenale chimico, concordata dalla Russia. Perché Obama s'è tirato indietro? I militari Usa erano convinti che la guerra fosse ingiustificata e potenzialmente disastrosa.

Il ripensamento di Obama si fonda sulle analisi condotte nel laboratorio della Difesa britannica su un campione di sarin usato nell'attacco del 21 agosto. Il campione non corrispondeva ai lotti dell'arsenale chimico siriano noto. L'accusa contro la Siria non reggeva, fu informato lo Stato maggiore Usa. Da mesi i militari e l'In-telligence osservavano con preoccupazione l'ingerenza dei Paesi confinanti, in particolare della Turchia, nella guerra siriana.

ERDOGAN E OBAMA IN COREA DEL SUDERDOGAN E OBAMA IN COREA DEL SUD

Che il premier Erdogan sostenesse il Fronte al-Nusra, una fazione jihadista dell'opposizione, e altri gruppi islamisti, era noto. «Sapevamo che alcuni nel governo turco credevano di prendere Assad per le palle, inscenando un attacco col sarin in Siria», dice un ex alto funzionario della Intelligence Usa, aggiornato sui dati attuali. «Così avrebbero costretto Obama a intervenire, memore della "linea rossa"».

Lo Stato maggiore inoltre sapeva che non era vero quel che l'amministrazione Obama sosteneva in pubblico, cioè che soltanto l'esercito siriano possedesse il sarin. Le Intelligence americana e britannica sapevano dalla primavera del 2013 che gruppi di ribelli in Siria stavano fabbricando armi chimiche.

ERDOGAN ACCOLTO DALLA FOLLA FESTANTE AL CAIROERDOGAN ACCOLTO DALLA FOLLA FESTANTE AL CAIRO

Il 20 giugno la Dia americana preparò un'informativa top secret: al-Nusra aveva una cellula dedicata alla produzione di sarin; era il "complotto al sarin più sofisticato sin da quelli di al Qaeda prima dell'11 settembre". Il rapporto attingeva a dati segreti di molte Intelligence: "Mediatori in Turchia e Arabia Saudita tentavano di ottenere grandi quantità di precursori del sarin, decine di chilogrammi, verosimilmente per la produzione su larga scala in Siria".

ASSAD PUTINASSAD PUTIN

In maggio una decina di membri di al-Nusra furono arrestati in Turchia. Secondo la polizia locale erano in possesso di due chili di sarin. Cinque tornarono in libertà. Gli altri, tra cui il capo, Qassab, in attesa di processo. Stando alla Dia, gli arresti sono la prova che al Nusra stava espandendo l'accesso alle armi chimiche. Qassab s'era "auto identificato come membro di al-Nusra, legato a Abd-al-Ghani, l'emiro per la produzione militare". Qassab lavorava con Unalkaya, impiegato della Zirve Ezport, una ditta turca. Nel piano di Abd-al-Ghani i due dovevano "perfezionare un sistema per produrre sarin, poi recarsi in Siria ad addestrare altri per avviare la produzione su larga scala".

VITTIME DELLE ARMI CHIMICHE IN SIRIAVITTIME DELLE ARMI CHIMICHE IN SIRIA

Una serie di attacchi chimici in marzo e aprile 2013 è stata indagata da una missione speciale dell'Onu. Una persona ben informata sull'attività dell'Onu in Siria, mi riferisce di prove di un collegamento tra l'opposizione siriana e il primo attacco con il gas, il 19 marzo a Khan Al-Assal, vicino ad Aleppo. "È chiaro che i ribelli hanno usato il gas. Non è stato rivelato al pubblico perché nessuno voleva che si sapesse", dice.

Dopo l'attacco d'agosto, Obama ordinò al Pentagono di individuare bersagli da bombardare. La mia fonte dice che «la Casa Bianca bocciò 35 obiettivi perché
non abbastanza "dolorosi" per il regime di Assad". Erano siti militari, nessuna infrastruttura civile. Su pressione della Casa Bianca, il piano Usa si trasformò in un "monster attack": due squadroni di bombardieri B52 furono spostati in basi vicine alla Siria, e sottomarini e navi equipaggiati con missili Tomahawk. Anche Gran Bretagna e Francia avrebbero partecipato.

vittime armi chimiche SIRIAvittime armi chimiche SIRIA

A fine agosto Obama aveva dato allo Stato maggiore un termine preciso per l'attacco. «L'ora H doveva scattare il lunedì mattina (2 Settembre), un assalto massiccio per neutralizzare Assad». Fu grande, perciò, la sorpresa quando Obama il 31 agosto sospese l'attacco e si rivolse al Congresso. Il presupposto di Obama - che solo l'esercito siriano fosse in grado di usare il sarin - stava sgretolandosi. L'intelligence russa aveva recuperato campioni di sarin nella Ghouta, li aveva analizzati e passati ai britannici.

La Difesa britannica, nel comunicare quei risultati allo Stato maggiore Usa, stava di fatto dicendo agli americani: "Attenzione, ci hanno teso una trappola", dice l'ex ufficiale di intelligence. (Questo chiarisce il lapidario messaggio di un alto ufficiale della Cia a fine agosto: "Non è stata opera dell'attuale regime siriano. Uk e Usa lo sanno"). L'attacco era questione di giorni, e gli aerei le navi e i sottomarini erano pronti.

LE MONDE SIRIA ARMI CHIMICHELE MONDE SIRIA ARMI CHIMICHE

Responsabile dell'attacco era il generale Dempsey, capo dello Stato maggiore. Secondo l'ex ufficiale d'Intelligence, fin dall'inizio lo Stato maggiore dubitava che la Casa Bianca avesse solide prove a sostegno della responsabilità di Assad, come sosteneva. Chiese alla Dia e ad altre agenzie prove più consistenti. «Escludevano che la Siria avesse usato il gas nervino, infatti Assad stava vincendo la guerra».

Il rapporto britannico spinse lo Stato maggiore ad esprimere al presidente una preoccupazione più seria: l'attacco sarebbe stato un atto ingiustificato di aggressione. Lo Stato maggiore ha convinto Obama a invertire la rotta. Il ricorso al Congresso si rivelò un vicolo cieco.

«Il Congresso non gli avrebbe reso la vita facile», dice l'ex funzionario dell'Intelligence. «A differenza dell'Iraq, il Congresso sarebbe stato ferreo». Alla Casa Bianca erano disperati. «Così spuntò il piano B. Annullati i bombardamenti, Assad avrebbe firmato il trattato sulle armi chimiche, con la distruzione dell'arsenale sotto la supervisione Onu'.

LA NUOVA STRAGE SIRIANA USO DI ARMI CHIMICHELA NUOVA STRAGE SIRIANA USO DI ARMI CHIMICHE

L'accordo mediato dalla Russia era già stato discusso da Obama e Putin tempo prima: nell'estate 2012. Pur avendo archiviato l'attacco, la Casa Bianca ha continuato a ripetere la versione addotta per l'intervento. «Non potevano ammettere: "ci siamo sbagliati"», dice l'ex agente d'Intelligence riferendosi ai vertici della Casa Bianca.
Non è ancora affiorata alla luce l'intera portata della collaborazione Usa con la Turchia, l'Arabia Saudita e il Qatar nel sostenere l'opposizione ribelle in Siria. L'amministrazione Obama non ha mai ammesso pubblicamente il proprio ruolo nella nascita della "rat line" ("la linea dei topi" nel lessico della Cia), una "autostrada clandestina" verso la Siria. Autorizzata agli inizi del 2012, la "rat line" portava armi e munizioni all'opposizione in Siria dalla Libia attraverso la Turchia. Le armi sono finite in molti casi ai jihadisti, alcuni affiliati ad al-Qaeda.

LA NUOVA STRAGE SIRIANA USO DI ARMI CHIMICHELA NUOVA STRAGE SIRIANA USO DI ARMI CHIMICHE

In gennaio è uscito un rapporto della commissione Intelligence del Senato Usa sull'attacco del 2012 al consolato americano e alla sede segreta della CIA a Bengasi, in Libia. Un allegato top secret parlava di un accordo segreto tra i governi di Obama e Erdogan. Riguardava la "rat line". Turchia, Arabia Saudita e Qatar erano i finanziatori. La Cia con il sostegno dell'MI6, doveva recapitare in Siria le armi degli arsenali di Gheddafi. In Libia vennero stabilite varie società di facciata, alcune come enti australiani.

Furono ingaggiati militari americani veterani, a volte ignari di chi fossero i veri datori di lavoro. L'operazione era guidata da Petraeus, allora direttore della Cia (un portavoce di Petraeus smentisce).

LA NUOVA STRAGE SIRIANA USO DI ARMI CHIMICHE rLA NUOVA STRAGE SIRIANA USO DI ARMI CHIMICHE r

Le Commissioni d'Intelligence e i leader del Congresso sono stati tenuti all'oscuro, violando la legge in vigore dagli Anni Settanta. La partecipazione dell'-MI6 ha consentito alla Cia di eludere la legge, definendo la missione un'operazione congiunta. «L'unica missione del consolato era fornire copertura al movimento di armi», dice l'ex agente d'Intelligence che ha letto l'allegato secretato.

Dopo l'attacco al consolato, Washington ha bloccato di colpo il ruolo della Cia nel trasferimento di armi dalla Libia, ma la "rat line" ha continuato a funzionare. «Gli Usa non avevano più il controllo di quel che i turchi consegnavano agli jihadisti». NI poche settimane, circa 40 "manpads", lanciamissili portatili antiaerea erano finiti nelle mani dei ribelli siriani.

Al termine del 2012, l'Intelligence americana s'era convinta che i ribelli stessero perdendo la guerra. «Erdogan era incavolatissimo», dice l'ex funzionario d'Intelligence, «I soldi erano suoi e l'interruzione gli è parsa un tradimento».

LA NUOVA STRAGE SIRIANA USO DI ARMI CHIMICHELA NUOVA STRAGE SIRIANA USO DI ARMI CHIMICHE

Nella primavera del 2013, l'Intelligence Usa ha scoperto che il governo turco - tramite il Mit, il servizio segreto, e la Gendarmerie, organizzazione paramilitare di polizia - lavorava direttamente con i jihadisti di al-Nusra e i loro alleati per produrre armi chimiche. «Erdogan sapeva che se avesse smesso di sostenere i jihadisti, per lui tutto sarebbe finito. La sua speranza era provocare un evento che costringesse gli USA a intervenire».

VITTIME DI ARMI CHIMICHE IN SIRIAVITTIME DI ARMI CHIMICHE IN SIRIA

Un esperto di politica estera americana in contatto con funzionari a Washington e Ankara mi ha parlato di una cena organizzata da Obama per la visita di Erdogan nel 2013. I turchi insistevano che la Siria aveva superato la "linea rossa", e protestavano contro la riluttanza di Obama. L'informazione viene alla mia fonte da Donilon, l'ex consigliere per la sicurezza nazionale (poi confermata da un ex funzionario Usa). A un tratto Erdogan, era esasperato: «ha tirato fuori il dito medio e lo agitava davanti al presidente nella Casa Bianca». Allora Obama s'è rivolto a Fidan (il capo dei servizi turchi): «Sappiamo cosa state combinando con i radicali in Siria».

VITTIME DI ARMI CHIMICHE IN SIRIAVITTIME DI ARMI CHIMICHE IN SIRIA

Senza il sostegno Usa ai ribelli, dice l'ex funzionario, «il sogno di Erdogan di trasformare la Siria in uno stato vassallo sfuma, e secondo lui la colpa è nostra. Quando la Siria vincerà la guerra, lui sa che i ribelli probabilmente gli si rivolteranno contro. Rimarrà con migliaia di radicali fondamentalisti nel suo giardino».

Un consulente dell'Intelligence Usa mi dice che poche settimane prima del 21 agosto ha visto un rapporto top secret preparato per Dempsey e il ministro della difesa Hagel. Avvisava che il governo turco riteneva «necessaria un'azione che innescasse un intervento militare americano».

L'esercito siriano aveva la meglio sui ribelli, dice l'ex funzionario, e solo l'aviazione americana poteva capovolgere le sorti. In autunno, l'intelligence Usa «capì che la Siria non era responsabile dell'attacco chimico. Ma chi era l'autore allora? Il sospetto è caduto subito sui turchi, perché avevano tutto per farlo succedere».

Le prove vennero da intercettazioni e altri dati raccolti relativi all'attacco del 21 agosto. «Ora sappiamo che si è trattato di un'azione segreta ideata da quelli di Erdogan per spingere Obama ad intervenire », dice l'ex funzionario d'Intelligence.

VITTIME DI ARMI CHIMICHE IN SIRIAVITTIME DI ARMI CHIMICHE IN SIRIA

«L'idea era di inscenare qualcosa di spettacolare, un attacco con il gas a Damasco o dintorni quando gli ispettori dell'Onu erano in Siria. I nostri vertici militari sono stati informati dalla Dia e altre agenzie di intelligence che il sarin è arrivato attraverso la Turchia - il che è possibile solo con il sostegno turco. I turchi hanno anche fornito l'addestramento su come produrre e maneggiare il sarin». Questo è stato confermato in gran parte dai turchi stessi, nelle conversazioni di giubilo intercettate subito dopo l'attacco.

Senza una nuova politica di Obama, l'ingerenza della Turchia nella guerra civile siriana continuerà. Come impedirlo? «"Siamo fregati", m'hanno risposto i colleghi», dice l'ex agente. La Turchia è un alleato Nato, e rivelare in pubblico il ruolo di Erdogan nell'attacco chimico sarebbe disastroso». I turchi ci direbbero: «È odioso che voi ci diciate cosa possiamo o no fare».

VITTIME DI ARMI CHIMICHE IN SIRIAVITTIME DI ARMI CHIMICHE IN SIRIA armi chimiche siriaarmi chimiche siria VITTIME DI ARMI CHIMICHE IN SIRIAVITTIME DI ARMI CHIMICHE IN SIRIA ARMI CHIMICHE SIRIAARMI CHIMICHE SIRIA VITTIME DI ARMI CHIMICHE IN SIRIAVITTIME DI ARMI CHIMICHE IN SIRIA VITTIME DI ARMI CHIMICHE IN SIRIAVITTIME DI ARMI CHIMICHE IN SIRIA

 

siria armi chimichesiria armi chimiche siria armi chimichesiria armi chimiche

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

ARCORE MORMORA, MILANO CONFERMA: MARTA FASCINA SI È FIDANZATA! A RUBARE IL CUORE DELLA FU VEDOVA INCONSOLABILE DI SILVIO BERLUSCONI NON SAREBBE UN POLITICO, NÉ UN PERSONAGGIO PUBBLICO - LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON VEDE L’ORA DI SBULLONARLA DA VILLA SAN MARTINO, AVREBBE PERSINO PRESO UN APPARTAMENTO A MILANO PER LEI E IL SUO NUOVO AMORE. SI VOCIFERA CHE IN QUESTI GIORNI SI STIA LAVORANDO ALL’ARREDAMENTO… - MARTA FASCINA: "LA NOTIZIA È TOTALMENTE INFONDATA. QUANTO ALL'ACQUISTO DI UN NUOVO APPARTAMENTO, SI TRATTA SEMPLICEMENTE DI UNA VALUTAZIONE CHE STO FACENDO PER UN MEMBRO DELLA MIA FAMIGLIA..."

DAGOREPORT – “SANTA” E VOLUBILE: LE MILLE VERSIONI DELLA  SANTADECHÈ SULLE SUE DIMISSIONI DA MINISTRO IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO. ALL’INIZIO SI È DIFESA SENZA ESITAZIONI, POI HA IPOTIZZATO UN PASSO INDIETRO (“FARÒ UNA SERIA E COSCIENTE VALUTAZIONE”) E OGGI, DI NUOVO, CAMBIA SPARTITO: “NESSUNO MI HA CHIESTO DI DIMETTERMI” - PERCHÉ ONDEGGIA COSÌ TANTO? QUALI ASSI NELLA MANICA È CONVINTA DI AVERE? – NESSUN COMMENTO DALLA MELONA CHE SA BENE CHE FDI NON VEDE L'ORA DI RISPEDIRLA A CUNEO (A PARTE IL SODALE LA RUSSA) - NEL CASO IN CUI LA PITONESSA NON SI RASSEGNASSE A DIMETTERSI, E' GIA' PRONTO UN RIMPASTO DI GOVERNO DOPO LE EUROPEE: DATI IN USCITA ANCHE DELMASTRO E ZANGRILLO…- VIDEO 

DAGOREPORT – PER NON PERDERE LA FACCIA CON I RUSSI, PUTIN ACCUSA L’UCRAINA PER LA STRAGE DI MOSCA, MA LA TRATTATIVA CON LA CIA PER EVITARE L’ESCALATION VA AVANTI - LO SCHEMA È “DUE PASSI IN AVANTI E UNO INDIETRO”: I RUSSI AVANZERANNO, KIEV ACCETTERA' UNA TREGUA E LE NUOVE CONQUISTE SARANNO “OFFERTE” SUL TAVOLO DEL NEGOZIATO – ALLA FINE SI TORNEREBBE INDIETRO DI 10 ANNI, AGLI ACCORDI DI MINSK CHE PREVEDEVANO UN’AUTONOMIA SPECIALE PER LE REPUBBLICHE DI DONETSK E LUGANSK E L’ASSICURAZIONE CHE L’UCRAINA NON ENTRERÀ MAI NELLA NATO – IL MESSAGGIO DI BIDEN A ZELENSKY: RESISTI FINO ALLO SBLOCCO DEI 60 MILIARDI DI AIUTI DAL CONGRESSO MA NON SOFFIARE SUL FUOCO ORA CHE NELLA PARTITA SI SONO INFILATI ANCHE I JIHADISTI (MONITORATI DALLA CIA)...

FLASH! – COSA DIREBBE LA “VECCHIA” DANIELA SANTANCHÈ DELL’ATTUALE MINISTRO DEL TURISMO? LA “PITONESSA” NEGLI SCORSI ANNI HA CHIESTO LE DIMISSIONI DI TUTTI: DA FINI A BOSCHI, DA LUCIA AZZOLINA FINO AI SUOI BERSAGLI PREFERITI, I GRILLINI DI MAIO, CONTE E BONAFEDE. BASTAVA CHE VENISSE APERTA UN’INDAGINE E LA SOLERTE (EX) PROPRIETARIA DEL TWIGA PARTIVA ALL’ASSALTO. ORA CHE UN’INCHIESTA TOCCA DA VICINO LEI, PERÒ, NIENTE, NON MOLLERÀ PERCHÉ “NESSUNO HA CHIESTO LE MIE DIMISSIONI…”