E POI DICI CHE RENZI NON SI RICORDA DEGLI AMICI - UN EMENDAMENTO ALLA LEGGE DI STABILITÀ 2016 PERMETTE A VERDINI DI CHIUDERE UNA GUERRA CON IL FISCO E “RISPARMIARE” 5 MILIONI DI EURO - NELLA LEGGE SONO STATI TAGLIATI I TERMINI DEGLI ACCERTAMENTI

Le indagini, avviate nel 2011, si sono concluse nel 2014 e l’Agenzia delle Entrate ha notificato a Verdini gli avvisi di accertamento il 16 luglio 2014. Una data perfettamente nei termini in base alle regole preesistenti ma che, per effetto dell’emendamento del dicembre scorso alla legge di stabilità 2016, è fuori tempo massimo… -

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Franca Selvatici per “la Repubblica”

 

RENZI VERDINI RENZI VERDINI

Grazie a un provvidenziale emendamento alla legge di stabilità 2016, il senatore Denis Verdini batte l’amministrazione fiscale e risparmia cinque milioni di euro. La Commissione tributaria provinciale di Firenze ha accolto i suoi ricorsi contro l’Agenzia delle Entrate che gli contestava una serie di evasioni in materia di Ires, Iva, Irap e Irpef, in relazione alle attività delle sue società editoriali, per le quali è sotto processo per truffa ai danni dello Stato.

 

renzi boschi renzi boschi

Proprio questa mattina il senatore ex FI, ex Pdl, ora leader di Ala (Alleanza liberalpopolare - autonomie), sarà interrogato a Firenze, dove è imputato per il crac del Credito Cooperativo Fiorentino, di cui è stato presidente per venti anni, e per i contributi pubblici ottenuti (illecitamente, secondo l’accusa) dalle sue società editoriali. Condannato in primo grado per corruzione il 17 marzo scorso nella vicenda della Scuola Marescialli, il senatore colleziona processi e accertamenti fiscali. Ma su questo secondo fronte le cose sembrano mettersi bene per lui.

VERDINI RENZI VERDINI RENZI

 

La Commissione tributaria provinciale, presieduta dal magistrato Raffaele D’Amora, ha accolto i suoi ricorsi per effetto di un emendamento alla legge di stabilità 2016 presentato in dicembre da quattro deputati di Scelta Civica e definito dal sottosegretario all’economia (poi promosso viceministro) Enrico Zanetti «un importante successo politico di Scelta Civica per una maggiore certezza del diritto nel rapporto tra fisco e contribuente».

 

Fino al 2015 le norme assicuravano il raddoppio dei termini per la notifica degli accertamenti fiscali in caso di violazioni penali, cioè nel caso in cui il contribuente fosse stato denunciato per un reato. La legge di stabilità 2015 aveva già eliminato il raddoppio, ma dopo accese polemiche e proteste di Procure, Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate aveva introdotto una clausola di salvataggio per gli avvisi notificati entro il 31 dicembre 2014. L’emendamento di Scelta Civica alla legge di stabilità 2016 mantiene lo stop al raddoppio dei termini di notifica degli avvisi di accertamento in presenza di un reato fiscale ma elimina la clausola di salvataggio degli atti già emessi, come quelli nei confronti di Denis Verdini.

MATTEO RENZI E DENIS VERDINI MATTEO RENZI E DENIS VERDINI

 

La Commissione tributaria dà atto che le indagini della procura di Firenze e dell’Ufficio antifrode della Direzione regionale delle entrate hanno portato alla luce, nell’arco degli anni 2002 – 2011, «l’attuazione di una estesa frode funzionale all’arricchimento personale dei soggetti ideatori, fra cui Denis Verdini unitamente all’amministratore di fiducia Massimo Parisi» (deputato di Ala e imputato con Verdini nel processo penale).

 

VERDINI E RENZI due VERDINI E RENZI due

Le indagini, avviate nel 2011, si sono concluse nel 2014 e l’Agenzia delle Entrate ha notificato a Verdini gli avvisi di accertamento il 16 luglio 2014. Una data perfettamente nei termini in base alle regole preesistenti ma che, per effetto dell’emendamento del dicembre scorso alla legge di stabilità 2016, è fuori tempo massimo, essendosi «ormai irrimediabilmente perfezionati i termini di decadenza dell’azione accertativa». In base al principio del favor rei la Commissione tributaria ha dunque accolto i ricorsi del senatore. Decisioni analoghe sono state assunte anche da altre commissioni tributarie. Pare che in tal modo l’erario stia perdendo milioni su milioni. Qualche settimana fa si è parlato di una possibile fusione fra Scelta Civica e Ala.

 

 

 

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