E POI VI LAMENTATE DI SALVINI – L’AUSTRIA FA UNA MEGA ESERCITAZIONE ANTI MIGRANTI AL CONFINE CON LA SLOVENIA: CENTINAIA DI POLIZIOTTI E BLINDATI NELLA CITTÀ DI SPIELFELD PER FAR VEDERE ALL’EUROPA CHE KURZ È PRONTO A TUTTO – IL MESSAGGIO È RIVOLTO ALLA MERKEL E A SEEHOFER: ECCO COSA SUCCEDERÀ SE CHIUDETE LA FRONTIERA BAVARESE… – FOTOGALLERY

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DAGONEWS

 

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Altro che Salvini. Il governo di Sebastian Kurz domenica 1 luglio assumerà la presidenza semestrale dell’Unione europea, e ha pensato bene di far capire quali sono le sue intenzioni sui migranti.

 

La polizia austriaca ha fatto un’esercitazione anti migranti con centinaia di poliziotti in tenuta antisommossa e veicoli blindati nella città di Spielfeld, al confine con la Slovenia. Ma il vero destinatario del messaggio, come scrive il Daily Mail, è la Germania: se il ministro dell’Interno tedesco Seehofer ha intenzione di andare avanti con la paventata chiusura della frontiera bavarese, allora l’Austria farà lo stesso. E i migranti si troveranno davanti questo.

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Sebastian Kurz ha deciso di mostrare i muscoli, dopo aver partecipato al summit del blocco di Visegrad, e la sua posizione potrebbe non dispiacere a Matteo Salvini, che cerca alleati europei dopo la toccata e fuga senza esito in Libia. La crisi dei migranti sta facendo implodere la diplomazia europea e Kurz teme che la crisi di governo tedesca porti alla chiusura del confine meridionale. A quel punto tutti alzerebbero un muro.

 

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Nessuno vuole i migranti. Non li vuole la Spagna, che aveva mostrato il suo volto caritatevole per la nave Aquarius. Non li vuole Macron, che va dal Papa a invocare la solidarietà ma poi spara a Ventimiglia, non li vuole l’Italia. Da qualche parte però dovranno pur andare. Di certo, è il messaggio di Kurz, non in Austria.

 

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In realtà Spielfeld e la frontiera con la Slovenia non sono un luogo di passaggio per i profughi disperati. Ma è perfetto per testare per la prima volta l’unità di protezione dei confini “Puma”. “Vogliamo prepararci a qualsiasi sviluppo e inviare un segnale chiaro che non ci saranno le stesse disattenzioni del 2015”, ha detto il vice cancelliere Heinz Christian Strache.

 

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Parole che fanno eco a quelle di Kurz, che dopo il summit flop dello scorso fine settimana, e in vista del prossimo Consiglio europeo, ha detto che l’Austria “farà tutto il necessario per difendere i propri confini”.

 

L’Austria ha suggerito che, se non sarà possibile creare nuovi hotspot in Libia (come sembra) allora i clandestini potrebbero essere dirottati in Albania, per poi essere rimpatriati. “Stiamo lavorando anche con la Danimarca e altri paesi del Nord Europa per risolvere lo stallo”, ha detto Kurz. Ma intanto, i poliziotti sono pronti. È solo un’esercitazione, con dei figuranti. Per ora.

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