POLTRONIFICIO A CINQUE STELLE – DOPO CHE “GIGGINO” HA INFILATO IL SUO MENTORE GIACOMO LASORELLA ALLA PRESIDENZA DELL'AGCOM, È IL MOMENTO DI “GIUSEPPI” DI PIAZZARE L'AMICO GIUSEPPE BUSIA A CAPO DELL’ANAC – LA VOLPE CON LA POCHETTE HA ATTESO MESI PER UFFICIALIZZARE LA SCELTA PER CERCARE DI FAR DIGERIRE LA CARICA DI BUSIA, LO STESSO CHE ERA AL GARANTE PER LA PRIVACY NEL RUOLO DI SEGRETARIO GENERALE QUANDO L'AUTHORITY NEL 2019 INFLISSE UNA MULTA DI 50 MILA EURO A DAVIDE CASALEGGIO…

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Ilario Lombardo per "La Stampa"

 

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Il nome di Giacomo Lasorella per la presidenza dell'Agcom era pronto e blindato da un anno, di fatto gradito alla totalità dei partiti. I 5 Stelle sbuffavano da mesi perché Giuseppe Conte non si decideva a ufficializzare la scelta. Il premier ha fatto trascorrere del tempo perché doveva far maturare le condizioni per far digerire la nomina di Giuseppe Busia a capo dell'Autorità nazionale anticorruzione. Ora l'incastro è avvenuto: il Consiglio dei ministri ha deliberato e il Parlamento sarà chiamato a ratificare.

 

giuseppe conte in aula giuseppe conte in aula

Lasorella e Busia raccontano molto della nuova geografia del potere che faticosamente si va delineando attraverso i rapporti di forza nel governo dove socio di maggioranza è un partito, il M5S, all'eterna ricerca di una classe dirigente di riferimento, e dove il presidente del Consiglio ha fatto crescere il proprio spazio di autonomia. A sentire autorevoli fonti grilline, è stato uno scambio non semplice, che ha esasperato le frizioni tra Conte, Luigi Di Maio e Davide Casaleggio.

 

anac anac

Le biografie di entrambi i prescelti raccontano carriere, padrinati politici e resistenze. Busia è un altro dei ragazzi di Villa Nazareth. È lì, nella riserva del cattolicesimo sociale del cardinale Achille Silvestrini, che Conte lo incontra. Sono due giovani giuristi. Busia cresce alla scuola di diritto di Leopoldo Elia, che seguirà al ministero delle Riforme all'inizio degli anni Novanta. Dai palazzi di governo, anni dopo, passerà con il conterraneo sardo Antonello Soro al Garante per la privacy.

 

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È qui, nel ruolo di segretario generale, quando l'authority nel 2019 infligge una multa di 50 mila euro a Davide Casaleggio dopo numerose incursioni hacker nella piattaforma Rousseau. Siamo ancora nei mesi del governo gialloverde e Conte aveva già sondato Busia per portarlo con sé a Palazzo Chigi. Le nomine, questa e altre, rendono gelidi i rapporti tra Casaleggio e il premier.

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Conte non vuole che l'imprenditore ficchi il naso nelle partecipate e spinge per promuovere a tutti i costi Busia all'Anac, nonostante anche Di Maio non si mostri per nulla entusiasta. L'ex capo politico riesce però a ottenere - anche se con un anno di ritardo - il via libera per Lasorella all'Autorità garante delle comunicazioni. Classe 1964, da giovane democristiano di sinistra Lasorella lascia la Basilicata e poi la politica per abbracciare le istituzioni.

 

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Vicesegretario generale della Camera, per anni ha lavorato fianco a fianco con Ugo Zampetti prima che quest' ultimo seguisse Sergio Mattarella al Quirinale. A Montecitorio è stato a lungo alla guida del servizio Assemblea. Pare che Di Maio, quando era vicepresidente della Camera ed era di turno per dirigere i lavori di aula, non potesse farne a meno.

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Anche se rischia di ricevere la bollinatura parlamentare all'unanimità, resta un nome dei grillini. Uno dei tre, su cinque, all'Agcom in quota 5 Stelle. Un'operazione precisa che punta a trasformare le telecomunicazioni in una ridotta del Movimento.

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