matteo salvini

IL POTERE LOGORA I SOCIAL - SALVINI DA QUANDO È AL GOVERNO HA VISTO DIMEZZARSI LE INTERAZIONI SU FACEBOOK: DAI 16 MILIONI DI GIUGNO AGLI 8 MILIONI DI DICEMBRE. LA ''BESTIA'' SI È INCEPPATA? SÌ E NO: SU INSTAGRAM, IL MEZZO PIÙ IN ASCESA, IL ''CAPITONE'' E' IN FORMA. MA QUALCOSA È CAMBIATO, TANTO DA AVER DOVUTO AUMENTARE I POST DA 300 A 400 AL MESE. ECCO PERCHE'…

Lorenzo Borga per ''Il Foglio''

 

matteo salvini su facebook

Sorpresa: a giugno su Facebook Matteo Salvini totalizzava circa 16 milioni di interazioni, da allora le ha dimezzate, raggiungendo gli 8 milioni a dicembre. Sono calati, un po' meno, anche gli utenti su Twitter. Il Capitano cresce soltanto su Instagram, il social del momento: ma non in percentuale. Dati in controtendenza rispetto alla narrazione del salvinismo, ma che forse dicono qualcosa. Basta osservarli. Svariati selfie, foto di cotechino e lenticchie, uno spritz sulle piste, un tortino al cioccolato. E' il racconto su Facebook del Capodanno del ministro dell' Interno Matteo Salvini. Solo dal 31 dicembre al 2 gennaio ha pubblicato su Facebook 19 post tra fotografie, link e video.

 

Ormai la strategia di Salvini sui social è nota. Mostrare una parte della propria vita privata, cercare l' interazione dei follower, parlare di temi distanti dalla politica. L' atteggiamento di basso profilo su internet serve per rendere credibile il politico. Ovviamente si tratta solo di una narrazione: Matteo Salvini è in politica dal 1993, nei palazzi ci è cresciuto. Eppure qualcosa sembra essersi inceppato nella strategia del vicepremier, come ha evidenziato anche Alessandro Sahebi su Tpi.

matteo salvini su facebook

 

Salvini è un recordman tra i politici su Fb: è il politico europeo più seguito e dall' inizio del 2018 ha incrementato i propri seguaci del 40 per cento, arrivati a 3 milioni e 300 mila. Da allora però qualcosa è cambiato.

 

 

I dati li fornisce Crowd Tangle, una piattaforma utile all' analisi dei social network.

A giugno su Facebook Salvini totalizzava circa 16 milioni di interazioni, qualunque azione eseguita su un post di una pagina (like, commento, condivisione, click). Da allora le ha dimezzate, raggiungendo gli 8 milioni a dicembre. Un calo continuo, se non per una breve risalita ad agosto. Crolla anche il tasso di interazione, vale a dire il rapporto tra gli utenti che interagiscono con i post e il totale delle visualizzazioni. Dal 2 per cento di giugno fino a meno dello 0,8.

matteo salvini su facebook

 

Allo stesso tempo i post sono aumentati di un centinaio al mese (da 300 a circa 400): un probabile cambio di strategia per rispondere al calo dell' attenzione degli utenti.

Nel frattempo i follower di Salvini continuano a crescere: +20 per cento da giugno, forse per via dell' accresciuta notorietà del leader leghista.

 

 

Anche su Twitter Salvini è in calo, anche se in modo più marginale. Dopo il picco di agosto, in cui ha superato il milione e mezzo di interazioni, l' account è sceso verso il milione. Stesso trend ha subito il tasso, dallo 0,55 per cento fino a meno dello 0,20.

matteo salvini diretta facebook

 

Su Instagram è invece un' altra storia, dovuta al boom che sta conoscendo la piattaforma: da giugno Salvini ha incrementato le interazioni di 8 milioni, da 3 a 12. Ma anche qui il tasso crolla, dal 9 a meno del 4 per cento, comunque ancora piuttosto alto per gli standard medi.

 

Salvini ha subito un dimezzamento delle interazioni su Facebook, mentre altrove il calo è stato minore (Twitter) oppure non c' è stato proprio (Instagram). Non è operazione semplice distinguere l' effetto che può avere il consenso politico dalle condizioni esterne. L' algoritmo potrebbe avere influenzato negativamente le performance, in particolare per Facebook (che lo ha modificato a gennaio 2018), come sostiene Francesco Casagrande su Wired.

 

MATTEO SALVINI SU FACEBOOK

Ha probabilmente inciso anche l' aumento dei follower, che diluisce i seguaci più motivati riducendo i tassi di interazione. Il crollo delle interazioni su Facebook però è troppo evidente per essere spiegato esclusivamente da simili concause. È evidente una crisi della strategia del vicepremier sul principale social network, sul quale un terzo degli italiani sostiene di informarsi.

 

Non è detto che questa sia dovuta a una riduzione dei consensi, ma è molto probabile che qualcosa si sia inceppato. Potrebbe essere una crisi dovuta alla nuova fase politica, con Salvini incastrato nei palazzi romani senza più la possibilità di poter criticare aspramente il governo (Saviano e J Ax stancano alla lunga come avversari) e urlare contro l' Europa, con cui ha dovuto perfino fare pace.

 

Oppure la gestazione della manovra di bilancio, che lo ha visto rinunciare alla flat tax. Si è bucata una ruota nell' automobile della propaganda di Matteo Salvini, l' auto perde colpi ma nessuno ha ancora individuato il problema. Si riteneva fosse una Ferrari. Nel migliore dei casi si rivelerà una Volvo, con una lenta ripresa ma performante sulle lunghe distanze. Nel peggiore, una vecchia Panda, piccola e lenta.

SALVINI LUCA MORISILUCA MORISImatteo salvini diretta facebook LUCA MORISIMATTEO SALVINI SU FACEBOOK

Ultimi Dagoreport

nando pagnoncelli elly schlein giorgia meloni

DAGOREPORT - SE GIORGIA MELONI  HA UN GRADIMENTO COSÌ STABILE, DOPO TRE ANNI DI GOVERNO, NONOSTANTE L'INFLAZIONE E LE MOLTE PROMESSE NON MANTENUTE, È TUTTO MERITO DELLO SCARSISSIMO APPEAL DI ELLY SCHLEIN - IL SONDAGGIONE DI PAGNONCELLI CERTIFICA: MENTRE FRATELLI D'ITALIA TIENE, IL PD, PRINCIPALE PARTITO DI OPPOSIZIONE, CALA AL 21,3% - CON I SUOI BALLI SUL CARRO DEL GAYPRIDE E GLI SCIOPERI A TRAINO DELLA CGIL PER LA PALESTINA, LA MIRACOLATA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA FA SCAPPARE L'ELETTORATO MODERATO (IL 28,4% DI ITALIANI CHE VOTA FRATELLI D'ITALIA NON È FATTO SOLO DI NOSTALGICI DELLA FIAMMA COME LA RUSSA) - IN UN MONDO DOMINATO DALLA COMUNICAZIONE, "IO SO' GIORGIA", CHE CITA IL MERCANTE IN FIERA E INDOSSA MAGLIONI SIMPATICI PER NATALE, SEMBRA UNA "DER POPOLO", MENTRE ELLY RISULTA INDIGESTA COME UNA PEPERONATA - A PROPOSITO DI POPOLO: IL 41,8% DI CITTADINI CHE NON VA A VOTARE, COME SI COMPORTEREBBE CON UN LEADER DIVERSO ALL'OPPOSIZIONE?

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...