UN PREFETTO PERFETTO PER IL CAMPIDOGLIO - RENZI COMMISSARIA MARINO E GLI AFFIANCA IL BADANTE GABRIELLI: È UN TEST PER TRASFORMARLO NEL CANDIDATO PD ALLE PROSSIME AMMINISTRATIVE. CHE MATTEUCCIO VUOLE NEL 2017, NON NEL 2016: CI DOVREMO TENERE IL MARZIANO ALTRI 2 ANNI?

Il piano renziano: testare Gabrielli, soprattutto durante il Giubileo, per vedere se può reggere la candidatura alle prossime amministrative, evitando di regalare la città ai grillini o al centrodestra modello Marchini - Se sull'Expo ha messo la faccia, Renzi il Giubileo non lo tocca neanche con un mignolo...

Condividi questo articolo


Maria Teresa Meli per “Corriere della Sera

 

Uno, due, tre... Matteo Renzi ieri ha rifilato a Marino diversi metaforici ceffoni.

MARINO GABRIELLI MARINO GABRIELLI

Il premier, che qualche mese fa aveva in animo di costringere il sindaco alle dimissioni, ora ha cambiato idea, ma non ha mutato opinione sulla gestione della Capitale da parte del suo primo cittadino. Perciò ne ha notevolmente ridimensionato i poteri. E gli ha affiancato Franco Gabrielli.

 

Il prefetto di Roma, nelle intenzioni del premier, avrà un ruolo da sindaco-ombra, in attesa di diventare il candidato del Partito democratico alla guida del Campidoglio quando sarà il momento. Già, perché se il commissario del partito capitolino Matteo Orfini continua a difendere senza se e senza ma l' operato di Ignazio Marino, Renzi invece la pensa in tutt' altro modo ed è convinto che sia difficile arrivare con questo sindaco e in queste condizioni alla scadenza naturale del 2018. Anche se ripete: «Ora Marino non ha più scuse, pensi a dimostrare di saper governare».

franco gabrielli franco gabrielli

 

Niente elezioni per il 2016, quindi, però non si esclude il voto nel 2017. In questo frattempo Gabrielli avrà più di un' occasione per farsi le ossa con il Giubileo. E il premier avrà il modo di vedere se è proprio lui, come ritiene adesso, la persona giusta per tentare la riconquista del Campidoglio quando verrà il momento, evitando di regalare la città a i grillini o al centrodestra che corteggia Alfio Marchini.

 

Intanto, Renzi continua a marcare le distanze con il Campidoglio, pur salvando tutte le forme perché Marino è stato costantemente informato delle decisioni che venivano prese a Palazzo Chigi (inclusa quella di affidare la gestione commissariale del debito del Comune proprio a quella Silvia Scozzese dimessasi da assessore al Bilancio in polemica con il sindaco).

 

Non è un caso, dunque, che ieri non si sia fatto vedere, in compagnia del titolare dell' Interno Angelino Alfano, alla conferenza stampa che è seguita al Consiglio dei ministri. Renzi non vuole sovrapporre la sua immagine a quella della giunta romana e del sindaco. E ovviamente non è una coincidenza il fatto che il presidente del Consiglio non abbia ancora deciso se e quando mettere la faccia sul Giubileo. Per l' Expo, Renzi ce la mise subito, nonostante i pronostici sulla riuscita dell' evento fossero tutt' altro che favorevoli.

RENZI FA CAMPAGNA ELETTORALE PER MARINO RENZI FA CAMPAGNA ELETTORALE PER MARINO

 

Difese l' Esposizione universale persino quando arrivarono le indagini della magistratura sugli appalti. Il premier ha sempre puntato sull' Expo. Sul Giubileo, al contrario, è molto, molto prudente, benché desideri che tutto vada per il meglio perché si rende conto dell' enorme esposizione mediatica dell' evento.

 

«Aspettiamo», è il ritornello che si sente ripetere a Palazzo Chigi. Guai a compromettere l' immagine dell' esecutivo. Tanto più che in questo periodo Renzi è molto sensibile a questi problemi. Lo prova il fatto che ieri, in Consiglio dei ministri, si sia lamentato (riferendosi anche al pasticcio sui numeri del Jobs act) degli errori di comunicazione del governo.

IGNAZIO MARINO E MATTEO RENZI IGNAZIO MARINO E MATTEO RENZI

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…