PRENDERLO NELL'ITALI-CUL – RENZI FA FINTA DI ESSER PRONTO A VOTARE CON IL “CONSULTELLUM” IN CASO DI INCIDENTE SULL’ITALICUM – IN REALTÀ FAREBBE VOLENTIERI UN RENZI-BIS CON UN BEL RIMPASTONE – E CON L’EMENDAMENTO ESPOSITO LA LEGGE ELETTORALE SFUGGE AL RISCHIO REFERENDUM

DAGOREPORT

 

E se non avessimo capito un accidenti di niente? E se il furbetto di Rignano ce lo stesse mettendo tutto (l'Italicum) dritto in quel posto? Ascoltate un po' quel che si sta dicendo tra i bene, benissimo informati di Palazzo Chigi e dintorni. Si dice, si mormora, si sospetta. E alla fine ci si è convinti: qui c'è il trucco.

 

matteo renzi in aula f1027e6matteo renzi in aula f1027e6

Tanto per cominciare, non credete al premier bullo quando giura che, se non passa l'Italicum, lui è pronto a trascinare tutti al voto.

 

E' solo un bluff, con cui intorta e ricatta la generazione dei Naccarato, degli Scilipoti, degli alfanoidi senza futuro che, pur di fare un giorno in più di legislatura, sarebbero disposti a vendere la propria madre all'Isis. E figuratevi, suvvia, se questi non gli votano l'Italicum di corsa!

 

In realtà, l'astuto English Fucker di palazzo Chigi al voto adesso non ci andrebbe mai e poi mai. Non ne avrebbe il coraggio, non con il Consultellum in vigore, con il quale le sue speranze di tornare a palazzo Chigi sono esattamente pari a zero. E lui, proiezioni alla mano, lo sa benissimo.

 

Al massimo, ecco, si mormora che Pittibimbo potrebbe fare il beau geste di salire al Colle per dimettersi, al che Mattarella gli darebbe un buffetto sulla guancia e poi lo rimanderebbe alle Camere per proporre un Renzi II. Nuovo governo, nuovi ministri, nuovi sottosegretari. E via dalle palle un po' di rompicoglioni, per esempio quella ministra Giannini che nessuno sopporta più, né al governo né a scuola.

matteo renzi e berlusconi 0aa87941matteo renzi e berlusconi 0aa87941

 

E questo scenario, tenetevi forte, sarebbe il meno.

Le vere bombe sono altre. E sono due.

 

La prima: non credete a Renzuccio, quando giura che, se gli passano l'Italicum, la legislatura XVII andrà avanti fino al 2018, o quanto meno fino al 1° luglio 2016, che è poi la data in cui entrerebbe in vigore la nuova legge elettorale per la Camera. Nulla di più falso. Il Parlamento ha appena convertito in legge un decreto legge che ha fissato la data del 31 maggio per le elezioni regionali. Qualcuno ha obiettato? Ma no. Perchè mai avrebbe dovuto farlo?

 

Per un motivo semplicissimo, che è però sfuggito ai non-tecnici: grazie a questa legge è stato fissato un precedente devastante, cioè che è possibile modificare, con un semplice decreto legge, le date di TUTTE le elezioni e di tutti gli adempimenti connessi. Non solo quelle regionali, eh. Il principio vale per tutto e per tutti. E se Renzi vuole fissare nuove elezioni già nel 2016, senza aspettare che l'Italicum entri in vigore, chi glielo potrà impedire? Nessuno. Si fa il suo decretuccio e via.

brunetta, renzi 45e1c4.0brunetta, renzi 45e1c4.0

 

E la seconda bomba? E' il vero colpo che il mostro di palazzo Chigi ha dato alla democrazia italiana, grazie all'Espositum. Ricordate l'emendamento kamikaze alla legge elettorale, quello presentato dall'oscuro senatore Pd Stefano Esposito (a proposito: sta facendo già una brillante carriera, è commissario del partito a Ostia) ma in realtà scritto da Paolo Aquilanti, oggi neo-segretario generale di palazzo Chigi e allora badante "tecnico" dell'inesperta ministra alle Riforme, madonnina Boschi?

 

Bene. Anche i più sagaci lettori di quel testo non si sono accorti della pericolosa furbata messa a punto da Aquilanti per conto del premier. Grazie a quell'emendamento-killer, l'Italicum, e diversamente dalle altre leggi elettorali, NON è referendabile. E' una legge tecnicamente scritta, cioè, in modo da non poter essere sottoposta a un eventuale referendum popolare per correggerla o annullarla. L'Italicum ci toccherà tenercelo esattamente come uscirà dalla Camera, dove la minoranza Pd fa tanta ammuina ma alla fine lo voterà senza aver capito un cazzo di quello che sta davvero votando.

stefano espositostefano esposito

 

Morale della storia?

A Montecitorio la legge passerà esattamente com'è ora, senza manco cambiare di una virgola. Nessuno potrà, a quel punto, chiedere un referendum per modificarla: la Corte Costituzionale sarebbe costretta a dichiararlo inammissibile.

 maria elena boschi 55fa164.0 maria elena boschi 55fa164.0

 

E con queste due bombette in tasca, bell'e pronte per esplodere, il mostro di Rignano avrà fregato tutti. Fisserà le elezioni quando gli piacerà, con un semplice decretuccio (bomba uno) e avrà blindato l'Italicum senza più permettere ad alcuno di scassargli gli zebedei (bomba due).

 

Appena possibile manderà tutti a votare per espellere dal Parlamento i dissidenti interni al partito e gli scarti esterni al governo, alfanoidi per primi.

E noi tutti avremo da imparare il fiorentino, lingua ufficiale della nuova era renzista.

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - "LA STAMPA"  DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI...

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?