huma abedin weiner hillary clinton

PRESIDENZIALI FATTE A MAGLIE - È ARRIVATA LA ''OCTOBER SURPRISE'', LA BOMBA SULLE ELEZIONI CHE RISCHIA DI ESPLODERE IN FACCIA A HILLARY: L'FBI RIAPRE L'INCHIESTA SULLE EMAIL - ANCORA UNA VOLTA SI PARTE DA UNA STORIACCIA DI SESSO: I MESSAGGI PORNO DI ANTHONY WEINER A UNA MINORENNE HANNO ACCESO IL FARO DEI FEDERALI SULLE EMAIL DELLA MOGLIE, HUMA ABEDIN, BRACCIO DESTRO DELLA CLINTON - TRUMP ESULTA: LA GIUSTIZIA FUNZIONA! - DIETROLOGIA: FORSE IL CAPO DELL'FBI A LUGLIO AVEVA CHIUSO L'INCHIESTA PER LE PRESSIONI INDEBITE DEL GOVERNO. MA DA FILO-REPUBBLICANO CHE LA CLINTON NON AVREBBE RICONFERMATO, SI È GIOCATO IL JOLLY NEL MOMENTO PIÙ PROPIZIO...

weiner sex scabdalweiner sex scabdal

Maria Giovanna Maglie per Dagospia

 

Erection day, ghigna Drudge report, e che ancora una volta sia una storiaccia di sesso la possibile pistola fumante, è esilarante. Huma Abedin, saudita fascinosa, numero due della campagna Clinton e ombra della candidata, che la adora e alle chiacchiere sulla loro intimità risponde sempre che per lei è come una seconda figlia, con suo marito, quell’Anthony Weiner che si è rovinato una carriera politica promettente in modo strepitoso per il vizio di mostrare le sue rigogliose nudità a ragazze e ragazzine sul web, sono inconsapevoli o consapevoli, almeno lui, colpevoli della bomba tirata sulle elezioni americane.

la allegra famiglia weinerla allegra famiglia weiner

 

E’ dall'indagine separata sulle porcate online dell'ora ex marito della Abedin che sono arrivate informazioni fresche da telefoni e computer sequestrati che hanno riaperto la vecchia, controversa, mai chiarita storia delle mail nascoste o distrutte da Hillary Clinton, alla fine del suo mandato di segretario di Stato.

 

Le cose stanno cosi’: Hillary Clinton dopo un pomeriggio di silenzio si è presentata per un breve annuncio alla stampa a de Moines in Iowa e ha chiesto all'Agenzia federale di rilasciare al più presto un resoconto completo sui fatti. Ha espresso la fiducia che le conclusioni siano le stesse di luglio, ha criticato tempi e modi della riapertura dell'inchiesta e il fatto che la notizia sia stata resa pubblica dal direttore del Fbi.

huma abedin e il marito anthony weinerhuma abedin e il marito anthony weiner

 

Ma non può più contare sulla vittoria definita pressoché certa, e non solo per il problema obiettivo che la decisione del Federal Bureau of Investigation pone negli ultimi 10 giorni di campagna, ovvero che uno dei due candidati alla presidenza, e anche il favorito, è di nuovo sotto inchiesta, ma anche perché l'argomento e la materia danno sostanza e vigore alle critiche furiose che il candidato avversario Donald Trump va facendo da mesi sulla povertà di giudizio e l'inaffidabilità del carattere di Hillary Clinton.

ANTHONY WEINERANTHONY WEINER

 

 È arrivata la bomba, la October surprise che rovescia le previsioni, ammesso che quelle previsioni fossero azzeccate e tenessero conto di una maggioranza silenziosa ma pronta a contraddirle, e pone un grave problema al Partito Democratico che deve rinnovare senatori e deputati e sognava di fare cappotto, che finora è stato sempre silenzioso e leale con la candidata presidente, ma potrebbe decidere ora di rompere le file. Pone un problema alla Casa Bianca che si è schierata come non era mai accaduto in passato facendo campagna per la Clinton in modo forsennato.

 

hillary clinton huma abedinhillary clinton huma abedin

Ma il problema più grosso ce l'hanno giornali e tv, che per mesi hanno ignorato o sottovalutato il peso delle famose mail assieme alle altre che man mano venivano rivelate da Wikileaks. Com'è che aveva detto Donald Trump una settimana fa al pranzo dei cattolici a New York? Hillary Clinton deve ringraziare il Partito Democratico, i suoi elettori, il New York Times, il Washington Post, la CNN. ...Tutti si erano indignati o avevano finto di farlo come se l'iscrizione al novantanove per cento della stampa americana nei ranghi della Clinton non fosse una cosa palese.

HUMA ABEDIN E HILLARY CLINTON HUMA ABEDIN E HILLARY CLINTON

 

E adesso? Adesso si può cominciare anche a fare un po' di dietrologia, per esempio che non avrebbero potuto riaprire una indagine a così pochi giorni dal voto annunciando che è legata alla storia delle mail della Clinton se non ci fosse del materiale scottante nei computer e nei telefoni sequestrati a Anthony Weiner. Il quale si era messo a chattare maialate a quanto pare con una ragazzina minorenne e quindi è finito in una inchiesta federale, e in mezzo sono finite un considerevole numero di mail mandate o ricevute dalla sua ex, Huma Abedin.

 

james comeyjames comey

Lettere su un server privato, ma relative all’incarico di vice capo segreteria del Segretario di Stato quindi presumibilmente pertinenti all'indagine mai formalmente chiusa, come scrive puntigliosamente e anche abbastanza platealmente, in una lettera a otto presidenti di commissioni del Congresso, James Comey, direttore del FBI.

 

 La dietrologia ci può portare anche a pensare che Comey a luglio avesse chiuso l'indagine senza decidere nessuna forma di incriminazione, anche se aveva precisato che il comportamento di Hillary Clinton e del suo staff di collaboratori era stato interamente negligente e incredibilmente inaffidabile, non perche’ convinto ma perché sottoposto a violente pressioni da parte di Casa Bianca, Dipartimento di Giustizia, Dipartimento di Stato.

james comeyjames comey

 

C'è ancora un inchiesta aperta del Congresso su un incontro nell’hangar di un aeroporto tra Bill Clinton e Loretta Lynch, l'attorney general, carica che corrisponde al nostro ministro della giustizia.

 

Comey e’ stimato perché ritenuto un indipendente, viene da New York, dove ha fatto il pubblico ministero, è stato vice ministro della Giustizia di George W Bush, è amico di Rudy Giuliani. Barack Obama fu costretto a nominarlo nel 2013 direttore del Fbi perché aveva bisogno dell'approvazione rapida del Senato in maggioranza repubblicana, Hillary Clinton presidente non lo riconfermerebbe mai. Comey potrebbe essere stato così furbo o saggio da beccarsi centinaia di insulti da parte dei repubblicani e di Trump, ma in realtà aspettare l'occasione propizia.

 

carl bernstein bob woodwardcarl bernstein bob woodward

Donald Trump ora fa il signore e il magnanimo, ma presenta anche il conto e dal New Hampshire dichiara che è bellissimo poter credere nel sistema, è fantastico che il Fbi abbia la possibilità di porre rimedio a un errore terribile. Il capo staff della Clinton, John Podesta, rilascia una dichiarazione tanto aggressiva quanto imbarazzata, nella quale in sostanza si dice che e’ incredibile una scelta del genere resa pubblica a pochi giorni dal voto, e che il Partito Democratico resta in attesa di capire quali siano le ragioni.

BernsteinBernstein

 

Uno che di complotti se ne intende perché assieme a un suo collega Bob Woodward ha costruito niente meno che il Watergate, Carl Bernstein, dice chiaramente come stanno le cose in una intervista alla Cnn: il Fbi non avrebbe mai riaperto il caso se le nuove prove non fossero una autentica bomba. E aggiunge che le mail sono sempre state la più grande minaccia alla candidatura di Hillary Clinton, che il suo comportamento a riguardo è realmente indifendibile, che le nuove informazioni possono danneggiare la sua rielezione.

 

ANTHONY WEINERANTHONY WEINER

Che mai il direttore del FBI si sarebbe rivolto al Congresso per iscritto se non si trattasse di qualcosa di molto serio. Alla Clinton suggerisce che si presenti, che parli, che dica al popolo americano qualcosa che il popolo americano si aspetta a questo punto. Aggiunge che non solo questo è sempre stato il suo tallone d'Achille ma che le rivelazioni arrivano a ridosso di quelle sulla Fondazione Clinton. Dove erano tutte queste voci critiche nei mesi scorsi? Potrebbe essere questa la conseguenza più sgradevole per la Clinton nei prossimi giorni, che per recuperare credibilità tutti si dedichino a criticarla.

DONALD TRUMP 2DONALD TRUMP 2

Ultimi Dagoreport

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDONÇA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…