piero fassino silvio berlusconi giorgia meloni andrea giambruno francois hollande bill clinton

IL PRIVATO E' PUBBLICO - GIORGIA MELONI CHE DICE "SI E' PARLATO SENZA PIETA' DELLE MIE QUESTIONI PERSONALI" HA POCO DA FRIGNARE: LE VITE “PRIVATE” DEI POLITICI SONO SEMPRE STATE SBATTUTE IN PRIMA PAGINA – PANARARI: “SI PENSI A QUANTO SIA STATO INDAGATO E DIVULGATO OGNI ANFRATTO DELL'ESISTENZA DI SILVIO BERLUSCONI, DAI MATRIMONI FINO ALL'EPILOGO ‘OLGETTINO’” - LE ATTENZIONI DELLA STAMPA AI POMPINI A BILL CLINTON E ALLE SCOPATE DI HOLLANDE...

VIDEO: L'INTERVISTA DI GIORGIA MELONI A RTL

 

Estratto dell’articolo di Massimiliano Panarari per “La Stampa”

 

GIORGIA MELONI A RTL 102.5

Medium ancora "caldo" la radio, per dirla con Marshall McLuhan. Anche se non precisamente nel senso che intendeva il famoso teorico delle comunicazioni sociali, le onde radio di Rtl 102,5 sono state utilizzate da Giorgia Meloni per pronunciare una breve arringa difensiva intorno a un tema appunto hot e scottante come il naufragio "mediatico" della sua vita di coppia. Ha così dichiarato che «si è parlato delle volte senza pietà delle mie questioni personali. Ma... elmetto in testa e combattiamo!».

 

Una glossa a metà tra l'underdog e la guerriera di una qualche popolazione fantastica del Signore degli anelli per citare un immaginario a lei consono, ma anche e soprattutto la proclamazione della resistenza al clima di assedio che la destra si rivela incline a "denunciare" pure quando si ritrova massicciamente all'interno della stanza dei bottoni e dispone di un vasto potere mediatico. […]

 

andrea giambruno e giorgia meloni alla prima della scala 2022

Nessuno, naturalmente, si permette di sindacare alcunché rispetto ai sentimenti e al dolore della persona Giorgia Meloni per la fine di una relazione. E ci mancherebbe altro. Ma, «sine ira et studio», vale la pena di ritornare sulla delicata questione proprio sulle tracce di quanto affermato dalla premier, che è una donna ferita da questi eventi, ma pure – e inequivocabilmente, come attesta il fatto che ne abbia riparlato su un network radiofonico nazionale – una donna pubblica e una figura apicale delle nostre istituzioni.

 

[…] In epoca postmoderna la sfera privata dei politici è stata largamente travasata dal backstage alla ribalta, e sono proprio loro – e, va detto, specialmente quelli di orientamento neopopulista – a ostentarla in chiave elettoralistica.

 

Per quanto dolorosa sia stata la vicenda vissuta dalla premier, e per quanto possano essere state avvertite come sgradevoli certe "attenzioni", non si è qui in presenza di alcun trattamento ad personam. Anzi, l'elenco degli uomini politici le cui vite personali sono entrate nel circuito mediale – sbattute in prima pagine, rovistate come dei calzini, "gettate in pasto" ai lettori e ai telespettatori – è davvero assai nutrito.

 

BERLUSCONI BANDANA

Una situazione ancora più speciosa e inclemente si verifica nei confronti delle donne politiche, alle quali viene applicato, come noto, un atteggiamento particolarmente irriguardoso con riferimento all'aspetto fisico ed estetico. Spesso per ragioni di battaglia politica, talvolta per voyeurismo, talaltra come contrappasso di quella pipolizzazione a cui attingono a piene mani per dopare i loro consensi gli stessi politici. O ancora per gossip volto a incrementare contatti, audience o vendite dei media – e che, giustappunto, può diventare pure strumento di «gossipolitica». […]

 

piero fassino nudo - opera di Javier Scordato 1

Si pensi a quanto ogni anfratto, anche il più recondito, dell'esistenza di Silvio Berlusconi – alfa e omega della celebrity politics all'italiana – sia stato indagato e divulgato, dai matrimoni e le separazioni alle corsette con la bandana e i vertici delle aziende familiari nei parchi delle ville, sino al funesto epilogo "olgettino".

 

Ci si rinfreschi la memoria con le immagini di Walter Veltroni e di Piero Fassino in spiaggia, bersagliati per il colorito non precisamente abbronzato, e dileggiati perché non dotati delle tartarughe addominali a cui ci hanno abituato tronisti e affini.

 

E si rammentino – a proposito, invece, di una deliberata distruzione della reputazione a scopo politico – le fotografie svilenti di Pier Ferdinando Casini e Gianfranco Fini fatte circolare sui rotocalchi patinati mondadoriani all'indomani delle loro rotture con l'editore-presidente del Consiglio. Un fenomeno che non costituisce certamente una prerogativa nazionale; basti citare la dissezione per filo e per segno della lista di infedeltà coniugali (effettive o supposte) di Bill Clinton e gli appostamenti al seguito di François Hollande, che fuggiva nottetempo dall'Eliseo a bordo di uno scooter per recarsi dalla (presunta) amante Julie Gayet. […]

monica lewinsky bill clinton RITRATTO DI BILL CLINTON VESTITO DA MONICA LEWINSKY IN CASA EPSTEIN A NEW YORKfrancia francois hollande con valerieSEGOLENE ROYAL FRANCOIS HOLLANDE ENA

antonio di pietro 2pierferdinando casini e la compagna colombiana 1costa smeralda walter veltroni 11

Ultimi Dagoreport

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”

romana liuzzo

DAGOREPORT! UN MOTO DI COMPRENSIONE PER I TELESPETTATORI DI CANALE5 CHE HANNO AVUTO LA SFORTUNA DI INTERCETTARE LA MESSA IN ONDA DELLO SPOT AUTO-CELEBRATIVO (EUFEMISMO) DEL PREMIO “GUIDO CARLI” - CONFUSI, SPIAZZATI, INCREDULI SI SARANNO CHIESTI: MA CHE CAZZO È ‘STA ROBA? - AGGHINDATA CON UN PEPLO IN STILE “VESTALE, OGNI SCHERZO VALE”, PIAZZATA IN UN REGNO BOTANICO DI CARTONE PRESSATO, IL “COMMENDATORE”  ROMANA LIUZZO REGALA 20 SECONDI DI SURREAL-KITSCH MAI VISTO DALL'OCCHIO UMANO: “LA FONDAZIONE GUIDO CARLI VI SARÀ SEMPRE ACCANTO PER COSTRUIRE INSIEME UN MONDO MIGLIORE”. MA CHI È, LA CARITAS? EMERGENCY? L'ESERCITO DELLA SALVEZZA? - VIDEO!

friedrich merz - elezioni in germania- foto lapresse -

DAGOREPORT – LA BOCCIATURA AL PRIMO VOTO DI FIDUCIA PER FRIEDRICH MERZ È UN SEGNALE CHE ARRIVA DAI SUOI "COLLEGHI" DI PARTITO: I 18 VOTI CHE SONO MANCATI ERANO DI UN GRUPPETTO DI PARLAMENTARI DELLA CDU. HANNO VOLUTO MANDARE UN “MESSAGGIO” AL CANCELLIERE DECISIONISTA, CHE HA STILATO UNA LISTA DI MINISTRI SENZA CONCORDARLA CON NESSUNO. ERA UN MODO PER RIDIMENSIONARE L’AMBIZIOSO LEADER. COME A DIRE: SENZA DI NOI NON VAI DA NESSUNA PARTE – DOMANI MERZ VOLA A PARIGI PER RIDARE SLANCIO ALL’ALLEANZA CON MACRON – IL POSSIBILE ANNUNCIO DI TRUMP SULLA CRISI RUSSO-UCRAINA