UN PROCESSO INCHIAVABILE - C'ERA UNA SOLA TELEFONATA CHE TUTTI ASPETTAVANO TRA LE INTERCETTAZIONI GIAMPI-BERLUSCONI: QUELLA DELLA 'CULONA'. INVECE NON C'È: MILIONI DI EURO PER UN ROMANZETTO HARMONY SU UN SATIRO E LA SUA CORTE DI POLLASTRE (CONSENZIENTI) -

O la storia della "Culona Inchiavabile" era finta o non era rilevante. Deve essere la prima, perché dei 15 faldoni di intercettazioni sulle scopate di Palazzo Grazioli, di rilevante ce ne sarà mezzo. Tette vere o finte, "quella che mi hai portato ieri è brutta", le fregole per Belen e Arcuri...

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Franco Bechis per “Libero Quotidiano

 

BERLUSCONI INTERVISTATO DA JEREMY PAXMAN DI BBC SULLA CULONA INCHIAVABILE-1 BERLUSCONI INTERVISTATO DA JEREMY PAXMAN DI BBC SULLA CULONA INCHIAVABILE-1

C'era una sola telefonata di peso, e che peso! Ci è costata miliardi di euro e qualche centinaio di punti di spread. Ma non c'è. Nelle migliaia di intercettazioni depositate dal tribunale di Bari nell'inchiesta su Giampaolo Tarantini, Silvio Berlusconi e le escort locali, non c'è la telefonata più temuta: quella in cui l'allora presidente del Consiglio avrebbe scherzato con Tarantini su Angela Merkel.

 

Inutile girarci intorno, perchè la ridda di indiscrezioni e numerosi articoli di stampa l'avevano raccontata nel dettaglio: la telefonata in cui il capo del governo tedesco sarebbe stata definita "culona inchiavabile". Non c'è in migliaia di pagine, anche se da mesi si attendeva con suspance il deposito integrale di questi brogliacci con il timore di rinverdire un dispetto che aveva agitato le diplomazie del vecchio Continente. Quindi o quella telefonata è inventata, o non è stata inserita nel deposito dei brogliacci integrali perchè non attinente all'oggetto dell'inchiesta.

BERLUSCONI INTERVISTATO DA JEREMY PAXMAN DI BBC SULLA CULONA INCHIAVABILE-1 BERLUSCONI INTERVISTATO DA JEREMY PAXMAN DI BBC SULLA CULONA INCHIAVABILE-1

 

Propenderei per la prima ipotesi, avendo letto tutti e 15 i fascicoli depositati ieri. Perchè se il criterio fosse stato quello della inutilità dei brogliacci ai fini di reati penali su cui indagare, quasi tutto di quei fascicoli sarebbe da dare alle fiamme. Confesso che li ho letti da voyeur, come probabilmente accadrà oggi per molti lettori. Ed è da quel punto di vista che ho provato una doccia fredda, quasi ghiacciata. Colloqui che manco solleticavano la curiosità un po' pruriginosa di noi giornalisti.

MERKEL BERLUSCONI BACIO MERKEL BERLUSCONI BACIO

 

Non parliamo nemmeno della passione per la notizia. Non ce ne è, salvo quelle che ormai sappiamo a memoria. Silvio Berlusconi di giorno faceva il premier e di notte lo sceicco a capo di un harem. Intorno aveva ragazze più o meno famose sculettanti per ricevere poi qualche regalìa dall'uomo ricchissimo o magari un contrattino televisivo da chi era a capo di un impero televisivo privato.

 

MERKEL IN COSTUME MERKEL IN COSTUME

Per altro non è che Berlusconi si svenasse per questo: l'unica cosa che si attribuisce in migliaia di intercettazioni è un contratto a Belen, che avrebbe raccomandato addirittura bypassando un favore chiesto da un amico come Flavio Briatore (ci avrebbe rimesso la sua Elisabetta Gregoraci). Ma nemmeno quello è detto che sia vero. A leggersi tutte le telefonate del Cavaliere con Tarantini, il primo sentimento che viene suscitato è la noia. Ogni volta Berlusconi si lamenta del mal di schiena, del colpo della strega, delle vertebre fuori posto.

 

SARA TOMMASI CONFESSIONI PRIVATE SARA TOMMASI CONFESSIONI PRIVATE

Perfino quando lo chiama la Arcuri è dal fisioterapista a farsi riaggiustare un po'. Metà delle telefonate sono racconti di Berlusconi in stile grandioso sulla sua attività di governo e di leader mondiale, che Tarantini deve subirsi facendo pure "Ooh" come i famosi bambini di Povia. "Ho fatto la Conferenza Stato-Regioni per ore", "Sto mettendo a posto le incomprensioni fra Bush e Putin", "Sono con Mubarak" (e chissà se anche questa era inventata, come nel caso della nipote).

 

Manuela Arcuri Manuela Arcuri

Poi pensava alla cordata Alitalia fino alle cinque del mattino, spiegava al suo interlocutore come avrebbe messo in campo il Milan quella sera confermando così il ruolo assolutamente pleonastico dei suoi allenatori. E si sfogava naturalmente su tutti quelli che ce l'avevano con lui: giornali, giornalisti, magistrati, comunisti, anche Veronica ingrata con cui da tempo- lui dice- aveva un accordo di vite indipendenti e separate anche dal punto di vista diciamo "affettivo".

Manuela Arcuri Manuela Arcuri

 

Banalità, discorsi sentiti mille volte in tv e nelle assemblee politiche. Poi sì, qualcosina adatto ai voyeur. Niente di clamoroso, però. I suoi canoni di bellezza espressi con il pluralia tantum come accade a re e imperatore: "se tu hai una ragazza da portare, 2 ragazze, 3 ragazze da portare", diceva a Tarantini, "per favore non pigliamole alte, come fa questo qui di Milano, perchè noi non siamo alti...".

 

belen 6 belen 6

Berlusconi impazziva per due bellezze note a tutti: Manuela Arcuri e Belen Rodriguez. Tarantini che lo sapeva (sai che scienza: impazzivano tutti gli italiani per loro), gliele sventolava di continuo. Però non gliele portava quasi mai. Gli raccontava delle follie fatte da Belen a Cortina con un microvestito e senza mutandine, gliele prometteva per lunghi week end, e poi non le portava mai. Sulla Arcuri a un certo punto ha desistito il cavaliere: l'ha vista in tv alle Iene e gli era sembrata troppo volgare.

belen 2 belen 2

 

A quel punto lei che gli si negava, ha iniziato il pressing: le serviva che Silvio facesse entrare suo fratello in un programma Mediaset. Ma anche su quello facilmente le ragazze andavano a sbattere il muso. Quando si trattava di soldi veri delle sue aziende, il Cavaliere ci stava attento: al massimo rimediava un incontro con Fabrizio Del Noce che stava a Rai Fiction, che faceva le fusa e poi non combinava quasi nulla.

 

GIAMPAOLO TARANTINI GIAMPAOLO TARANTINI

Poi certo le ragazze piacevano a Berlusconi, che faceva pure finta di credere a Tarantini che ogni volta gli raccontava che questa o quella il giorno dopo si erano proprio innamorate di lui: "che fai lei presidente alle donne?". Berlusconi rideva, ma aveva la sua selezione sulle ragazze: "Quella che hai portato ieri sera era brutta. E piace a te, portala con te, non per me", e di quell'altra si informava "le tette sono vere o sino rifatte?". Invece gli piaceva una brasiliana, Luisana, che aveva cognome italiano ed era "intelligente, curiosa di tutto".

GIANPIERO TARANTINI GIANPIERO TARANTINI

 

Tarantini faticava a trovarne qualcuna che andasse a genio a Berlusconi: "le porto Sara Tommasi?". Ma fra le tante cose, il Cavaliere aveva pure un codice di onore: Belen lo faceva impazzire, ma non poteva farle "la corte" come lui diceva perchè era fidanzata con Marco Borriello, allora calciatore del Milan. Un giorno Tarantini gli propone una Alessia, e Berlusconi salta sulla sedia: "ma quella adesso sta con Pippo Inzaghi!", e invece era solo un caso di omonimia.

 

001 belen rodriguez marco borriello 001 belen rodriguez marco borriello

In una telefonata il Cavaliere si dilunga su accuse assurde "dicono addirittura che vado con le minori, ma figurarsi!", e magari lo fa perchè sa di essere intercettato, e prosegue come un angioletto. In altre cede al superomismo: "niente... io sono qua, assediato da quando hanno visto che sono stato dichiarato da Playboy il politico più sexy del mondo...Giampaolo, sono assediato dalle mie sostenitrici...".- C'è qualche altro passaggio rosa e magari piccantiello? Ma sì, c'è. Di solito piuttosto banale.

belen rodriguez marco borriello belen rodriguez marco borriello

 

Ma che vale? Nella migliore delle ipotesi un bel servizio su Chi, fosse pure a firma Alfonso Signorini. Che mesi di intercettazioni, milioni di risorse pubbliche, il lavoro di finanzieri, poliziotti, magistrati sia servito a dare un'occhiatina sotto le lenzuola di un privato cittadino e vedere un filmino che non sarebbe vietato ai minori di 14 anni, è la storia dell'Italia che abbiamo vissuto. Più a luci rosse del contenuto di queste intercettazioni.

Borriello e Belen Borriello e Belen

 

 

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