viareggio17

IL PROCESSO INFINITO - IL MINISTRO BONAFEDE VUOLE INTERROMPERE LA PRESCRIZIONE DOPO IL PRIMO GRADO, SIA CHE LA SENTENZA SIA DI ASSOLUZIONE CHE DI CONDANNA. LA VUOLE CHIAMARE ''LEGGE VIAREGGIO'', IN MEMORIA DELLA TRAGEDIA FERROVIARIA DEL 2009 NELLA QUALE MORIRONO 32 PERSONE E PER LA QUALE IL PROSSIMO NOVEMBRE ANDRANNO PRESCRITTI MOLTI REATI PER ALCUNI DIRIGENTI DI AZIENDE LEGATE ALLE FS

 

ALFONSO BONAFEDE MATTEO SALVINI

Patricia Tagliaferri per il Giornale

 

Lo aveva già detto la scorsa estate che avrebbe stretto i cordoni della prescrizione nei processi, come previsto dal contratto di governo. E adesso, dopo aver aperto alla riforma della legittima difesa, per il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, è arrivato il momento della svolta, da più parti considerata giustizialista, destinata ad alzare il livello dello scontro politico sui temi della giustizia.

 

strage viareggio12

Il Guardasigilli presenterà oggi un emendamento al ddl anticorruzione che prevede l' interruzione della prescrizione per tutti i reati dopo la sentenza di primo grado, a prescindere che sia di assoluzione o di condanna. Lo ha annunciato ieri ad un incontro a San Giuliano di Puglia con il Comitato delle vittime delle stragi alla vigilia del sedicesimo anniversario del crollo della scuola Jovine, che nel 2002 provocò la morte di 27 bambini e della loro maestra.

 

alfonso bonafede

Una sollecitazione a intervenire sulla prescrizione nei processi per le grandi stragi e calamità era venuta proprio dal Comitato Nazionale «Noi non dimentichiamo», che riunisce tutte le associazioni delle vittime delle stragi in Italia. Accogliendo il loro appello, lo scorso agosto, Bonafede aveva spiegato che la legge si sarebbe chiamata «Legge Viareggio», in memoria della tragedia ferroviaria del 2009 nella quale morirono 32 persone e per la quale è in corso un processo in cui il prossimo novembre andranno prescritti molti reati per alcuni dirigenti di aziende legate alle Fs.

PROCESSO VIAREGGIO

 

Ancora non si sa se sarà il governo a presentare l' emendamento oppure se verrà firmato dai deputati del M5s. La proposta di modifica è già stata inviata e oggi sarà resa pubblica. «Poi seguirà il suo percorso - ha spiegato Bonafede - saranno fatte proposte, controproposte, esamineremo tutto, ma per me era importante dare il segnale di un lavoro concreto e che non si sottrae mai al confronto.

 

Nel contratto di governo era previsto che la prescrizione fosse ancorata a maggiori investimenti nella giustizia, perché se dall' oggi al domani cambia si potrebbe avere un sistema che non riesce a reggere il carico delle cause che non cadono più in prescrizione. Quindi avevo detto che avrei presentato una proposta di riforma della prescrizione legata a investimenti nella giustizia, e ora questi investimenti ci sono, 500 milioni nella legge di bilancio».

magistrati

 

Il golpe giustizialista del Guardasigilli non piace all' opposizione. Enrico Costa, deputato di Forza Italia e responsabile del Dipartimento Giustizia del movimento azzurro, considera «forcaiola» la proposta del ministro a Cinque Stelle. «Bloccare la prescrizione dopo il primo grado - attacca - renderà eterni i processi. Non ci sarà più nessuna fretta di celebrare il giudizio di appello, in cui peraltro il 48 per cento delle sentenze di primo grado viene riformato. L' impugnazione non avrà più valore, sarà come abolire l' appello e il ricorso in Cassazione».

enrico costa

 

 Per il collega forzista Francesco Paolo Sisto, dirigente nazionale del Dipartimento Affari costituzionali, «la giustizia in versione grillina significa ergastolo processuale». «Da Bonafede - spiega il deputato azzurro - arrivano solo danni: per il processo, per i cittadini, per la Costituzione. Bloccare la prescrizione al primo grado di giudizio significa calpestare, con incoscienza e autoreferenzialità, l' articolo 111 della Carta».

 

Critico anche Pierantonio Zanettin, di Forza Italia, componente della Commissione Giustizia a Montecitorio: «Così si dilateranno a dismisura i tempi dei dibattimenti, determinando un fine processo mai, in frontale violazione del principio costituzionale della ragionevole durata dei processi».

 

 

Ultimi Dagoreport

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...