QUEL PASTICCIACCIO DI FIUMICINO! ANCHE DOPO IL DISSEQUESTRO, METÀ AEROPORTO RESTA CHIUSO. DOPO QUASI DUE MESI, È ANCORA CAOS, CON IL SOLITO SCARICABARILE ALL’ITALIANA: E SE CI FOSSE STATO UN ATTENTATO TERRORISTICO?

E’ bastato un banale cortocircuito per mandare in tilt il primo aeroporto italiano, a pochi mesi dal Giubileo. Ancora non si sa la data della riapertura, forse il 15 luglio. Il balletto della Asl: riapre dopo pochi giorni, poi richiude, ora non sa cosa fare. Il renziano Anzaldi: “Individuare il responsabile”…

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1 - FIUMICINO, DELRIO GELA LE SPERANZE: «IMPOSSIBILE ORA PARLARE DI TEMPI»

Val. C. per il “Corriere della Sera – Roma”

 

FIUMICINO FIUMICINO

L’aeroporto di Fiumicino non tornerà alla normalità molto presto. «Avevo capito che il dissequestro del molo D portava alla sua conseguente e immediata riapertura ma mi sbagliavo, le speranze di Vito Riggio, presidente di Enac (l’ente preposto alla sicurezza degli scali) si sono infrante ieri dopo l’informativa urgente alla Camera del Ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, sul rogo che il 7 maggio ha devastato mezzo terminal 3.

 

«Non è possibile al momento fornire alcuna indicazione temporale sul ripristino della piena attività», perché il gestore (Aeroporti di Roma, ndr ), «ha chiesto alla Asl un piano cadenzato di bonifiche dei 4 gate, né si esclude la richiesta la bonifica totale del molo D prima della riapertura al pubblico».

 

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Delrio ha confermato insomma le cautele sulla riapertura dell’area imbarchi (prevista, forse, per metà luglio), sequestrata il 26 maggio dalla Procura di Civitavecchia per verificare le condizioni di salubrità dell’aria e poi dissequestrata il 19 giugno.

 

Proprio Riggio si augurava giorni fa - dopo l’addio ai sigilli - il pieno ritorno alla regolarità dello scalo: un ottimismo scontratosi però con la necessaria bonifica delle aree coinvolte. Servono «accurate verifiche», ha detto il ministro elencando le misure di sicurezza in atto per la tutela di lavoratori e passeggeri.

 

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Asl e Procura hanno chiesto ulteriori azioni di decontaminazione, quindi Fiumicino resta al 60% dell’operatività, ha confermato Riggio, chiedendo misure aggiuntive per reggere l’impatto dei flussi estivi di passeggeri: rivedere le fasce orarie di partenza in base ai picchi di transiti e più poliziotti per i controlli passaporti (oggi «troppo pochi») per snellire le lunghissime file di questi giorni.

 

«Il principio di precauzione per cui ancora il molo D non è stato riaperto è estremamente elastico. Per me non ci sono mai stati problemi inquinanti», ha sottolineato. Di «gravi responsabilità della Asl, tra ritardi e rinvii», e di «episodio di pessima gestione amministrativa», ha parlato il deputato Pd Michele Anzaldi. Mentre da Alitalia si esprime «grande preoccupazione per la rilevante dimensione dell’impatto economico e operativo» dell’incendio, ma anche per la «situazione di grande incertezza sui modi e tempi del ripristino del molo D».

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2 - “FIUMICINO, MOLO D RIAPRIRÀ IL 15 LUGLIO”

Flaminia Savelli per “La Repubblica – Roma”

 

È prevista per il 15 luglio la riapertura del Molo D del Leonardo da Vinci chiuso dalla magistratura dopo l’incendio del 6 maggio. Dopo il dissequestro della struttura, Aeroporti di Roma è infatti in attesa degli ultimi accertamenti sulla qualità dell’aria. Dunque, ci sarà ancora da aspettare per la completa operatività dello scalo capitolino.

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Nella informativa inviata ieri dal ministro delle Infrastrutture, Delrio: «I tempi di riapertura potrebbero essere ben più lunghi e non è possibile quantificare i danni perché vanno prima eseguite le verifiche strutturali». Durissima la risposta del dem Michele Anzaldi: «Rinvii, ritardi, retromarce, scarico di responsabilità: in quasi due mesi, con il primo aeroporto italiano le istituzioni competenti hanno dato un’immagine pessima del nostro paese a pochi mesi dal Giubileo. Avanzerò richiesta per accertare le responsabilità». Anzaldi ha sottolineato come, in piena stagione turistica «la capitale sia costretta a procedere a ranghi ridotti».

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