IL "DRAGONE" NEL PALLONE – ALLA CENA DI GALA AL QUIRINALE XI JINPING ROMPE IL PROTOCOLLO PER SALUTARE LIPPI – L’EX CT DI ITALIA E CINA: “NON CI ERAVAMO MAI VISTI, CHE ONORE LA STRETTA DI MANO CON LUI. L'ITALIA E' IN CRISI, LA CINA È UN’OPPORTUNITÀ" – IL PRESIDENTE CINESE, IN PIENO FURORE NAZIONALPOPOLARE, SI ENTUSIASMA ANCHE PER BOCELLI CHE GORGHEGGIA ‘NESSUN DORMA’ E ‘O SOLE MIO' – IL MENU', LA LISTA DEI COMMENSALI E QUEI BICCHIERI DI BARBARESCO... - VIDEO

-

Condividi questo articolo


 

mattarella xi jinping mattarella xi jinping

 

Claudio Bozza per corriere.it

 

Da allenatore ha vinto tutto quello che si poteva vincere. Così, nel 2012, è volato dall’altra parte del mondo, per insegnare a vincere anche alla Cina, facendo stralunare gli occhi ai puristi del calcio. Marcello Lippi ha vissuto sette anni in estremo Oriente, allenando prima il Guangzhou e poi la Nazionale cinese.

Mister Lippi, alla cena di gala al Quirinale Xi Jinping ha rotto il protocollo (il presidente della Cina non stringe la mano a nessuno) ed è venuto a salutarla.

«È stato un vero onore: eravamo nella stanza in cui cantava Bocelli, il presidente mi ha riconosciuto da lontano e così ha deviato il suo percorso».

Avevate un rapporto quando lei era ct della Cina?

lippi con la moglie lippi con la moglie

«Non ci eravamo mai visti di persona, ma era come se ci conoscessimo perché lui ama molto il calcio, lo segue con interesse e spesso mi mandava saluti ed incoraggiamenti attraverso il ministro dello Sport».

 

Se fosse un giocatore, a chi paragonerebbe Xi Jinping?

«Stiamo parlando di una delle persone più importanti della terra, anzi probabilmente il più importante, non mi presto certo a questo gioco. Xi guida un paese fantastico, nel quale mi sono trovato benissimo. E il fatto che sia stato eletto a vita la dice lunga su quanto sia apprezzato dal suo popolo».

 

Sono stati firmati solo una parte di questi nuovi accordi commerciali per la Nuova Via della Seta. Matteo Salvini non condivide questa scelta e contesta l’assenza del libero mercato in Cina. Queste intese sono un’opportunità o crede che l’Italia debba fare attenzione su qualcosa?

tria tria

«L’economia dell’Italia sta attraversando un momento di crisi e stagnazione. Ma come si fa a non capire che questa è una grandissima opportunità? E lo dico, mi creda, lontano da ogni ideologia politica. Mi sembra importante e naturale che l’Italia stringa un rapporto più forte con la Cina».

Lei ha vissuto sette anni in Estremo Oriente. Qual è la principale differenza tra Italia e Cina?

«La Cina ha 1,4 miliardi di abitanti, l’Italia è infinitamente più piccola. Ognuno dei due Paesi ha le proprie tradizioni e la propria storia: non si possono proprio paragonare».

 

Su cosa ha più faticato ad abituarsi, cibo a parte?

«Non ho faticato in niente. Ho avuto a che fare solo con grandi professionisti, che hanno grande ammirazione del nostro Paese. Tutti hanno lavorato con grande partecipazione e siamo riusciti a migliorare. Con la squadra di club abbiamo ottenuto buoni risultati, un po’ meno con la Nazionale perché c’è da lavorare».

Crede che un giorno la Cina possa vincere i Mondiali?

«Prima deve qualificarsi. Poi prendere l’abitudine a partecipare alla fase finale. E in futuro potrà pensare a qualcosa di più importante».

moavero moavero

 

 

E BOCELLI CHE CANTA O SOLE MIO ENTUSIASMA IL SUPEROSPITE ALLA CENA

Mario Ajello per il Messaggero

 

Si entusiasma per il nazional-popolare il presidente Xi, alla cena di gala sul Colle. Il saluto più caloroso è all' ex ct Marcello Lippi, che ha allenato la squadra cinese. «Sei stato bravissimo», gli dice Xi. Che poi, dopo la cena, si entusiasma per il concerto di Bocelli, e quando parte O sole mio il presidente chiude gli occhi per la gioia e la moglie, cantante, è sembrata intonare sottovoce questo vice-inno d' Italia. Ma ecco il Nessun dorma. E «che serata meravigliosa: grazie, grazie, grazie», ripete tre volte il super-ospite.

mattarella xi 9 mattarella xi 9

 

Quando Xi fa notare che nel suo Paese sono diminuiti i poveri - «Nel 2003 erano 86 milioni, ora soltanto 10 milioni» - tra i commensali delle due tavolate sul Colle è circolata la battuta: «I cinesi copiano tutto e tutti, e allora Xi ha copiato Di Maio abolendo la povertà!». Ma Di Maio non c' è, e neppure Salvini. Parte un' altra freddura: «Se a tavola ci fosse Trump, il capo leghista si sarebbe seduto sulle sue ginocchia». E c' è chi chiosa l' assenza di Salvini così: «L' Italia ricevette Breznev quando la guerra fredda era al culmine, e nessuno marcò visita.

 

Non è che si vanno a salutare solo quelli che ti stanno simpatici».

john elkann john elkann

150 i presenti nel Salone delle feste, nei piatti i tortelli ripieni di carbonara, il vitello al tartufo e il babà alla frutta. La figlia di Mattarella seduta accanto al presidente cinese e il presidente italiano ha al suo fianco la first lady Peng Liyuan in abito tradizionale cinese blu scuro come quello del marito. Che nel discorso ai commensali, oltre a Marco Polo e al grande missionario gesuita Matteo Ricci, cita il siciliano Prospero Intorcetta: che per primo tradusse Confucio in latino e lo portò in Italia nel 600.

mattarella bocelli xi jinping mattarella bocelli xi jinping

 

Ma ecco Xi che parla di unilateralismo e multilateralismo, stronca il primo esalta il secondo e alcuni presenti leggono così le sue parole: «Sta criticando Trump». E gli altri. Al tavolo presidenziale, la Casellati e Fico, Conte, Tria, Moavero, la Trenta, Bonisoli, Centinaio, Giorgetti. Ecco il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco. La Raggi sembra in grande spolvero. Degustano il vino rosso dignitari e imprenditori cinesi, e con loro Prodi che è molto ascoltato in Cina, Rutelli reduce dall' affollatissimo Forum culturale a Palazzo Barberini, Boccia (presidente di Confindustria), Carlo Messina (ad di Intesa San Paolo), Marco Tronchetti Provera, Emma Marcegaglia, la Carfagna, Maria Patrizia Grieco di Enel, Galateri di Generali, John Elkann (che mostra alcuni gadget della Juve), Starace, Massolo, De Gennaro e via così: politica giallo-verde più mondo dell' impresa. Brinda con Xi il padrone di casa e dice Mattarella: «L' amicizia tra Italia e Cina dev' essere improntata al rispetto reciproco». Xi ha un modo di fare che ha impressionato tutti alla cena: la leggerezza e la cortesia di chi conosce il peso del proprio ruolo del mondo. «E' l' ultimo imperatore ma non lo fa pesare», dice un ministro ai vicini di posto.

ignazio visco ignazio visco carlo messina carlo messina

 

Tra una bicchierata e l' altra. E si beve bene: le bollicine Ferrari di Lunelli, un buon bianco, il barbaresco, il Marsala del baglio De Bartoli. Ed è un grande fa della mondializzazione Xi, ma anche uno che sa gustare il nazional-popolare e il glocal.

 

cena gala quirinale cena gala quirinale centinaio centinaio bocelli 2 bocelli 2 bocelli bocelli

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - SULLA SCENA POLITICA, FITTA DI SCAPPATI DI CASA, MANCAVANO SOLO LORO: FASCINA E GALLIANI - L’ANTICO “CONDOR” DEL CAVALIERE È DIVENTATO LO CHAPERON POLITICO DELLA “VEDOVA INCONSOLABILE”, CON IL CONTORNO DEI SECOLARI AMICI DELLA BUONANIMA DI SILVIO, CONFALONIERI E DELL’UTRI - IN OGNI USCITA PUBBLICA, I DUE SONO INSEPARABILI. DEL RESTO, SI CONOSCONO, E BENE. LA SCALATA DELLA “MARIA GODETTI” CALABRO-NAPOLETANA ALL’INTERNO DELL’INNER CIRCLE BERLUSCONIANO AVVENNE GRAZIE A GALLIANI, ALL’EPOCA BOSS DEL MILAN - ORA È CHIARO CHE A TAJANI HA SEMPRE FREGATO POCO DI COSA COMBINA IL DUPLEX FASCINA-GALLIANI. FINO ALLO SCORSA SETTIMANA ALLORCHÉ È ESPLOSA FORZA ITALIA AL COMUNE DI MILANO, DIETRO LA QUALE CI SAREBBERO LE UNGHIE DELLA FASCINA, CHE HA MANTENUTO UN OTTIMO RAPPORTO CON MARINA, VEDI IL DUELLO CONTINUO CON IL FRATELLO PIER SILVIO CHE VUOLE FAR SLOGGIARE LA “VEDOVA INCONSOLABILE” DALLA COSTOSISSIMA MAGIONE DI ARCORE - VIDEO

FLASH! - A TORINO, PER IL DOPO PALENZONA ALLA PRESIDENZA DI CRT, SI STANNO SONDANDO LE ISTITUZIONI SUL NOME DI MICHELE VIETTI, MAGISTRATO EX-CSM, OGGI DISOCCUPATO. UN NOME CHE È GRADITO AL SINDACO DI TORINO, STEFANO LORUSSO, CHE NON HA MAI SOPPORTATO LA PRESENZA E SOPRATTUTTO LA DISUBBIDIENZA DI PALENZONA - A DAR VOCE ALLA CANDIDATURA DI VIETTI C'È LA DI LUI CONSORTE, CATERINA BIMA, CHE RICOPRE IL RUOLO DI VICE PRESIDENTE DI CRT ED È STATA TRA GLI OPPOSITORI DELLA GESTIONE PALENZONA...

DAGOREPORT - CONTINUA L’IMBROGLIO-SCHLEIN: ELLY RINCULA SUL NOME NEL SIMBOLO DANDO LA COLPA A BONACCINI (SIC!) E SI RIMANGIA ''CAPOLISTA OVUNQUE": LO SARA' SOLO AL CENTRO E NELLE ISOLE - ALLA DIREZIONE NAZIONALE DEL PD DI IERI LA SVALVOLATA MULTIGENDER HA PERSO LA MAGGIORANZA DEL PARTITO. I VENTI DI RIVOLTA INVESTONO TUTTE LE VARIE ANIME DEL PD - ELLY SI È RIMBOCCATA LA LAPIDE QUANDO HA DETTO: O IL MIO NOME NEL SIMBOLO O MI METTETE CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. DI TALE PROPOSTA, LA ZARINA DEL PD NE AVEVA PARLATO SOLO CON BONACCINI. IL PRESIDENTE DEL PD HA ACCONSENTITO IN CAMBIO DELLA CANDIDATURA NEL SUD DEL RAS DELLE PREFERENZE, RAFFAELE “LELLO” TOPO, FIGLIO DELL’AUTISTA DI GAVA, CHE OVVIAMENTE FA PARTE DELLA SUA CORRENTE (AH! I CACICCHI…) - ALLA FINE VICINO A SCHLEIN RESTANO SOLO IN DUE, IL MULTI-TRASFORMISTA ZINGAR-ELLY E FRANCESCO BOCCIA, IL VERO ARTEFICE DEL SISTEMA PUGLIA, GARANTE DI DECARO ED EMILIANO - ANCHE SE ALLE EUROPEE IL PD GALLEGGERA' AL 20%, SINESTR-ELLY DOVRA' FARE LE VALIGIE...

DAGOREPORT: 100 SCALFARI MENO UNO - NON È SOLTANTO TELE-MELONI A CENSURARE GLI SCRITTORI: C'E' ANCHE IL GRUPPO GEDI – IL LIBRO SUL CENTENARIO DI SCALFARI CURATO DA SIMONE VIOLA, NIPOTE DI EUGENIO, IN EDICOLA INSIEME A ‘’REPUBBLICA’’, SQUADERNA CENTO INTERVENTI DI ALTRETTANTI TESTIMONIAL, TRANNE QUELLO INNOCUO E DEL TUTTO PERSONALE DI GIOVANNI VALENTINI, EX DIRETTORE DELL’ESPRESSO - LE SUE CRITICHE, MANIFESTATE SUL "FATTO QUOTIDIANO" SULL’OPERAZIONE “STAMPUBBLICA” E POI NEL SUO LIBRO SULLA PRESA DI POSSESSO DEL GIORNALE DA PARTE DI ELKANN, GLI VALGONO L’OSTRACISMO E LA DAMNATIO MEMORIAE – IL TESTO CENSURATO…