RENZI NON VUOLE (L’UOMO DI) CASINI - PITTIBIMBO E PIERCASINANDO FINISCONO A STRACCI PER LA NOMINA DI STADERINI NELLA SOCIETÀ CHE SI OCCUPA DI BONIFICHE E FRANE - E PIERFURBY SI È GIOCATO IL SOGNO DEL QUIRINALE

Per piazzarlo il suo fedelissimo alla Sogesid il leader Udc ha mosso la sua pedina nel governo Galletti sfidando le ire di Renzi - E dire che i rapporti tra Pierferdy e Matteuccio erano idilliaci con Casini che si proponeva, in quanto amico sia di Renzi che di Silvio, come candidato ideale per il Colle...

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Anticipazione Espresso

 

RENZI ALFANO CASINI IN SENATO FOTO LAPRESSE RENZI ALFANO CASINI IN SENATO FOTO LAPRESSE

È stato nominato il 26 agosto, con un blitz estivo, secondo le migliori tradizioni. «Per fare un salto di qualità nelle sfide che attendono il nostro Paese nel campo delle bonifiche ambientali e del dissesto idrogeologico», recitava il comunicato del ministero dell'Ambiente. Certo, chi meglio di lui per fare il salto?

 

L'ingegner Marco Staderini, romano, 68 anni, è il presidente di Sogesid, società per azioni controllata al cento per cento dal ministero dell'Economia che si occupa di acque, bacini idrici, bonifica delle terre, rifiuti. 

 

Marco Staderini Marco Staderini

Staderini è stato amministratore delegato e presidente di Lottomatica, presidente della Sogei, l'agenzia del ministero dell'Economia che cura l'anagrafe tributaria, presidente dell'Inpdap, l’Istituto nazionale di previdenza dipendenti aziende pubbliche. Finito? No, è stato consigliere di amministrazione delle Ferrovie e due volte nel cda della Rai, infine amministratore delegato dell'Acea, la multiutility romana, ad occuparsi di acqua e rifiuti.

 

Ministro GianLuca Galletti Ministro GianLuca Galletti

Staderini rappresenta sempre lo stesso leader: Pier Ferdinando Casini. Per piazzarlo alla Sogesid Casini ha mossa la sua pedina nel governo, il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti. E ha sfidato le ire di Matteo Renzi, come racconta "l'Espresso" in edicola domani: il premier non era stato informato della nomina, l'ha appresa a cose fatte ed è andato su tutte le furie. E dire che fino all'inizio dell'estate i rapporti tra Pier e Matteo erano idilliaci, con il senatore centrista che si proponeva come il terzo lato del patto del Nazareno, amico sia di Matteo che di Silvio, candidato ideale per il Quirinale.

 

Più delle amicizie contano gli interessi. La torta del dissesto idrogeologico, nel paese delle frane e delle alluvioni, equivale a 2,3 miliardi di euro per realizzare 3.395 opere di messa in sicurezza del territorio, di cui 2600 mai partiti.

Silvio Berlusconi RUDY CAVAGNOLI Silvio Berlusconi RUDY CAVAGNOLI

 

Il premier è fermamente intenzionato a gestire il dossier sicurezza del territorio in prima persona. Da giugno c'è l'unità di missione di Palazzo Chigi guidata da un suo fedelissimo, l'ex sottosegretario ai Trasporti nel governo Letta Erasmo D'Angelis. Tocca a lui gestire le risorse e le deroghe per accelerare i cantieri previsti nel decreto Sblocca Italia. Un modo per centralizzare gli interventi su Palazzo Chigi e strapparli al ministero dell'Ambiente.

 

 

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