IL RISVEGLIO DELLA CATTO-FORZA - LA LEGGE SULLE UNIONI CIVILI SI AVVICINA E ALFANO ALZA LA TESTOLINA SENZA QUID: “NON È ESCLUSO UN REFERENDUM ABROGATIVO” - MA L’UE STRIGLIA L’ITALIA: “DOVETE RICONOSCERE LE COPPIE DELLO STESSO SESSO, C’È UNA SENTENZA DELLA CORTE EUROPEA”

Carmelo Lopapa per “la Repubblica”

 

ALFANO RENZIALFANO RENZI

Quando la legge sulle unioni civili diventerà legge, «non è escluso il ricorso al referendum abrogativo» attacca fin d’ora il ministro degli Interni Angelino Alfano, uno dei più acerrimi avversari. E questo, nonostante l’Europa torni a bussare alle porte del governo e del Parlamento italiano.

 

Il ritardo accumulato nella disciplina delle unioni civili non viene più tollerato. Arriva così un altro richiamo del Consiglio d’Europa, affinché l’Italia «riconosca le coppie dello stesso sesso così come stabilito dalla sentenza della Corte europea dei diritti umani e come accade nella maggior parte degli Stati membri».

RENZI MATTARELLA ALFANO RENZI MATTARELLA ALFANO in piazza per le unioni civili (8)in piazza per le unioni civili (8)

 

Ma la prima legge che riconoscerà le unioni è ormai questione di settimane. L’esame del ddl Cirinnà parte domani al Senato, capigruppo e Presidenza lavorano per un’estensione dei tempi di discussione pur di strappare il ritiro di 5 mila degli oltre 6 mila emendamenti depositati. Una settimana per la discussione generale, una per l’esame degli articoli, per chiudere a metà febbraio e rimandare la palla alla Camera.

 

Il Partito democratico prova a blindare il percorso. È durato ore ieri mattina il dibattito al gruppo al Senato. Un punto fermo è stato raggiunto: i parlamentari pd, a prescindere dai distinguo dei cattolici, voteranno “no” alle cosiddette pregiudiziali di costituzionalità presentate dalle opposizioni per impedire l’avvio stesso dell’esame. Poi si entrerà nel merito e i cattodem faranno valere le loro posizioni differenti, a cominciare dalla stepchild adoption (l’adozione dei figli del partner omosessuale).

 

in piazza per le unioni civili (9)in piazza per le unioni civili (9)

Su questo punto deciderà lo scrutinio segreto, varrà la libertà di coscienza. Di più. In assemblea i cattolici hanno invocato anche la modifica dell’articolo 3 del testo, su diritti e doveri, perché a loro dire autorizzerebbe l’adozione. E dato che un’intesa ancora non c’è, per martedì 2 la presidenza del gruppo che fa capo a Luigi Zanda si impegna a elencare gli emendamenti sui quali sarà ammessa la libertà di coscienza.

 

Sul tavolo resta la proposta Marcucci che apre al biennio di pre-adozione per trovare un’intesa sulle stepchild adoption. Ma il terreno resta impervio e un accordo tutt’altro che scontato. La presidente della Camera Laura Boldrini, già attaccata per aver detto la sua domenica, si difende e spiega.

in piazza per le unioni civili (5)in piazza per le unioni civili (5)

 

«Io sono personalmente contraria alla pratica dell’utero in affitto - ha detto intervenendo su La7 - Ma ho il diritto di esprimere la mia opinione su una grande questione sociale». Questione che adesso affronta l’aspra battaglia d’aula. Pur di evitare che sulle migliaia di emendamenti si abbatta la mannaia dell’emendamento «ammazza-emendamenti» del pd (l’ormai noto escamotage del canguro), persino la Lega che ne ha siglati circa 5 mila sta valutando il ritiro.

 

Ne hanno discusso ieri pomeriggio i loro senatori. Sarebbe il fulcro di quel che è stato battezzato come “lodo Romani”, dal nome del capogruppo forzista: dilatare i tempi di discussione ma confrontarsi e contarsi infine su un centinaio di emendamenti di sostanza. Tutto questo mentre la macchina organizzativa del Family day di sabato al Circo Massimo marcia a pieno regime. Andranno molti parlamentari di destra, pochissimi pd, rinuncerà Matteo Salvini: «Sono divorziato, non sono un modello».

 

in piazza per le unioni civili (3)in piazza per le unioni civili (3)in piazza per le unioni civili (2)in piazza per le unioni civili (2)

Oggi intanto il Senato vota la mozione di sfiducia al governo sul caso banche e i senatori vicini a Denis Verdini e i tre di Flavio Tosi (ricevuto ieri dal premier) fanno sapere che voteranno contro, assieme alla maggioranza. È la scintilla che riaccende la sinistra Pd. Pier Luigi Bersani mette in guardia dall’abbraccio: «Così si vanifica il nostro profilo ideale e politico. Io a questo non ci sto».

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