metropolitana di roma

ROMA PUO’ AVERE IL CENTRO STORICO COMPLETAMENTE INACCESSIBILE? - LE TRE FERMATE METRO NEL CUORE DELLA CITTA’ SONO FUORI SERVIZIO E LA DOMENICA ECOLOGICA HA BLOCCATO IL TRAFFICO - POLITO: “NESSUNA CAPITALE D'EUROPA STA MESSA PEGGIO. CE LA PRENDIAMO CON LA RAGGI, POVERINA: MA HA GIA' DA FARE CON IL TURNOVER DELLA GIUNTA. BISOGNEREBBE PRENDERSELA CON IL GOVERNO. ROMA È LA CAPITALE: SI PUÒ LASCIARLA IN QUESTE CONDIZIONI SENZA REAGIRE?"

Antonio Polito per il ''Corriere della Sera''

 

antonio polito

Ricapitolando. Per la tutela dell' ambiente ieri non siamo andati in macchina. Per un incidente non siamo andati in treno sulla Roma-Cassino. Per mancata manutenzione non siamo andati in metropolitana in tutto il centro storico. Le scale mobili di tutte e tre le stazioni del cuore di Roma, Barberini, Repubblica e Spagna, non funzionano. Adesso ho capito che cosa intendono per un' economia a chilometro zero. Vuol dire che puoi muoverti solo a piedi o in bici. Dopo la Via della Seta, a Roma si sperimenta la Via dell' Atleta: gambe in spalla e pedalare.

 

virginia raggi (4)

Come se niente fosse, la sindaca Raggi emette comunicati sulla riuscita dell' ennesima domenica ecologica. Il blocco al traffico ha fatto rilevare una significativa riduzione del biossido di zolfo e del monossido di carbonio. Purtroppo resta elevato il tasso di biossido di azoto. Dunque si continua, vuoi vedere che domenica prossima non chiuda anche un' altra stazione della metropolitana? L' assessorato alla Mobilità, con supremo e ammirevole sprezzo del ridicolo, annuncia di aver disposto in corrispondenza del blocco del traffico «il potenziamento delle corse degli autobus e della metropolitana».

 

Che vorrà dire potenziamento? Certo le corse sono più veloci. Si fa prima perché non ci sono fermate intermedie. Al momento, se prendo la metropolitana a Termini, arrivo fino a Flaminio manco fosse un Frecciarossa. In mezzo una terra di nessuno, in cui le scale mobili vengono giù a pezzi, si accartocciano, sono corpo del reato, sequestrate dalla magistratura che indaga su dodici tra tecnici della ditta di manutenzione e dirigenti dell'azienda comunale. Per fortuna, sull' ultimo gradino crollato c' era veramente un atleta, un ragazzo che con un balzo si è salvato dal vuoto.

METRO BARBERINI SCALA MOBILE

 

Fosse stato un anziano, fatti suoi. Roma è una città da Olimpiadi. Non quelle di De Coubertin, con la maiuscola, che qui non si fanno per evitare la corruzione, tanto per quella basta la costruzione del nuovo stadio; ma quelle quotidiane dei cittadini della capitale: salto della buca, staffetta del 64, tremila siepi in periferia, le discipline più praticate.

 

METRO BARBERINI SCALA MOBILE

Nessuna capitale d' Europa sta messa peggio. E, in fin dei conti, anche questo è un record. Ce la prendiamo tutti con la sindaca, poverina: ma ha già tanto da fare alle prese con il frenetico turn-over della giunta, dieci assessori cambiati in meno di tre anni, e con una lotta intestina che manco la Dc dei tempi belli (lei stessa ci ha tenuto a precisare che De Vito, l' ultimo arrestato, insieme con la Lombardi, erano di un' altra corrente, suoi nemici). Ma bisognerebbe prendersela con il governo.

 

In fin dei conti Roma è la capitale d' Italia: si può lasciarla in queste condizioni senza reagire? Il dirigismo pedagogico dei Cinquestelle, che vuole instaurare il regno dell' onestà personale, della tutela ambientale e della santificazione domenicale con la chiusura dei negozi, richiederebbe quanto meno un alto grado di efficienza. Invece Roma è un vero casino. Come si fa se in Campidoglio non sono neanche più capaci di aggiustare quello che si rompe? La scala mobile di Repubblica crollò sotto i piedi dei tifosi del Cska di Mosca cinque mesi fa, era autunno, era l'anno scorso, la Roma era ancora in Champions League. Da allora si aspetta che una ditta costruisca ex novo - non scherzo - i pezzi di ricambi necessari. Manco fosse un' auto d' epoca, una Bugatti del '31.

cassonetti pieni di spazzatura davanti alle scuole di roma

 

E all'Ama, l'azienda dei rifiuti? Come mai è senza amministratore delegato, e senza cda, rimossi dalla stessa giunta che li aveva scelti? E all'Acea, l'azienda dell'acqua e della elettricità, come mai l'amministratore delegato è indagato e l'ex presidente è finito agli arresti domiciliari per corruzione? Dei giardini non ne parliamo. Alla prima burrasca di vento piovono pini come se fossero scale mobili. Vicino al Colosseo c' è il roseto comunale, un piccolo (ex) gioiello della città, meta di molti turisti.

 

La strada che lo attraversa è sbarrata da settimane, con un cartello bene in vista. È l'ordinanza del sindaco che chiude parchi e giardini a causa del pericolo di vento forte. Siccome a Roma è già piena primavera e si superano i 25 gradi, solo la lettura della data in fondo può spiegare l'arcano: risale al 23 febbraio scorso, quando effettivamente fischiava il vento e urlava la bufera. E alla viabilità, quanti soldi pubblici perdono all' anno per risarcire quelli che cascano col motorino nella buca?

 

cassonetti pieni di spazzatura davanti alle scuole di roma 7

Del Comune di Roma si potrebbe dire quello che si dice degli aerei che cadono senza un perché: cedimento strutturale. E la cosa fantastica è che sindaca e giunta non chiedono scusa, no. Dicono che se tutto questo succede, è per via della resistenza dei vecchi poteri alla loro opera rinnovatrice. Così noi cittadini romani, che abbiamo visto il passato, ci sentiamo in colpa a protestare.

 

Però non so quanto dura. Ieri l' ex sindaco Marino, che fu cacciato a furor di Pd e Cinquestelle per qualche nota spese di troppo e un parcheggio di favore, ha pubblicato un post sarcastico, riprendendo una battuta sul disastro dell' amministrazione attuale che gira sui social: «'Na Panda in doppia fila e du' scontrini? Ma li mortacci tua». Ecco, quando il cinismo di Roma troverà perfino il peggiore passato migliore del pessimo presente, per l'era Raggi sarà la fine.

degrado a roma monnezza

Ultimi Dagoreport

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…