recep erdogan

E’ CAMBIATO IL VENTO IN TURCHIA - ALLE ELEZIONI AMMINISTRATIVE, ERDOGAN PERDE ANKARA E ISTANBUL - A LIVELLO NAZIONALE, LA COALIZIONE DI GOVERNO RESTA SOPRA IL 50%, MA IN CALO - L’AKP DI ERDOGAN È ANCORA IL PRIMO PARTITO CON CIRCA IL 45% DEI VOTI MA LE OPPOSIZIONI AVANZANO: PER LA PRIMA VOLTA NELLA STORIA TURCA, UN CAPOLUOGO DI PROVINCIA (TUNCELI) SARÀ GUIDATO DA UN COMUNISTA

TURCHIA: AMMINISTRATIVE; OPPOSIZIONE, VINTO A ISTANBUL

erdogan

(ANSA-AP) - Il candidato sindaco dell'opposizione Ekrem Imamoglu ha affermato oggi di aver vinto le elezioni municipali a Istanbul con oltre 29.000 voti di scarto. Secondo gli ultimi dati diffusi dall'agenzia ufficiale Anadolu dopo lo spoglio del 98% delle schede, il candidato di Erdogan aveva il 48,70% e Imamoglu il 48,65%. Ma quest'ultimo ha rivendicato la vittoria affermando e che il partito al governo "non ha possibilità di colmare il divario".

 

Da www.ansa.it

 

erdogan

Una vittoria mutilata. Nelle amministrative in Turchia, l'ennesimo successo elettorale dell'Akp di Recep Tayyip Erdogan finisce oscurato dallo storico trionfo dell'opposizione ad Ankara e da un clamoroso testa a testa a Istanbul, dove nella tarda serata il conteggio si è bloccato al fotofinish con una differenza di poche centinaia di voti tra i due sfidanti su quasi nove milioni. E se il candidato del presidente ha rivendicato la vittoria, l'opposizione contesta i dati e chiede un nuovo scrutinio complessivo.

 

"Come avviene dal 3 novembre 2002, l'Akp resta con un ampio margine" il primo partito, sottolinea in serata Erdogan prima di lasciare Istanbul per tornare al palazzo presidenziale di Ankara. Erdogan afferma che il suo partito di governo e i suoi alleati nazionalisti hanno conquistato il 56% dei comuni assegnati nelle elezioni municipali. Il suo Akp ha guidato le elezioni municipali con il 45% dei voti subendo però alcune battute d'arresto, compresa la perdita della capitale Ankara. Mentre ancora conteso è il risultato di Istanbul. Il voto di ieri viene visto come una sorta di referendum su Erdogan.

 

statua di erdogan a wiesbaden 6

Il candidato sindaco dell'opposizione Ekrem Imamoglu ha affermato oggi di aver vinto le elezioni municipali a Istanbul con oltre 29.000 voti di scarto. Secondo gli ultimi dati diffusi dall'agenzia ufficiale Anadolu dopo lo spoglio del 98% delle schede, il candidato di Erdogan aveva il 48,70% e Imamoglu il 48,65%. Ma quest'ultimo ha rivendicato la vittoria affermando e che il partito al governo "non ha possibilità di colmare il divario".

 

Con il 93% delle schede scrutinate, il candidato del socialdemocratico Chp Mansur Yavas viaggia deciso verso la vittoria e in nottata ha rivendicato il successo davanti a una folla in festa, tra fumogeni e bandiere della Turchia. Negli stessi momenti a Istanbul si consumava una battaglia destinata a trascinarsi tra i veleni. La differenza tra l'ex premier Binali Yildirim ed Ekrem Imamoglu del Chp si calcola scheda su scheda: un conteggio che con il 98,78% dei seggi scrutinati resta bloccato fino a tarda notte a 4.443 voti di scarto.

turchia erdogan

 

La partita, che vale il controllo di un terzo del Pil turco, sembra comunque destinata a proseguire tra ricorsi incrociati. A livello nazionale, la coalizione di Erdogan resta sopra il 50%, ma in calo. Il suo Akp è ancora il primo partito con circa il 45% e si fa forte anche del 6% abbondante ottenuto dagli alleati nazionalisti del Mhp. Ma per le opposizioni è comunque una boccata d'ossigeno.

 

Il socialdemocratico Chp è sopra il 30% e la sua Coalizione con l'Ip di centro-destra si avvicina al 40%. Smirne, terza città turca e tradizionale roccaforte laica, resta saldamente nelle loro mani con Mustafa Tunc Soyer. Alla coalizione di governo strappano tutta la fascia mediterranea, togliendo alla destra islamica e nazionalista Adana e Antalya, centri chiave per l'economia e il turismo. Anche i curdi, che si erano concentrati sul sud-est del Paese, si riprendono molte città, compresa la loro capitale Diyarbakir, commissariata dal governo centrale insieme a un centinaio di altri Comuni con accuse di terrorismo per presunti legami con il Pkk.

 

elezioni turchia 4

E per la prima volta nella storia turca, un capoluogo di provincia - Tunceli, nell'est - sarà guidato da un comunista, Mehmet Fatih Macoglu. Il voto è stato accompagnato da gravi episodi di violenza soprattutto nel sud-est del Paese, spesso teatro di scontri tra clan rivali durante le elezioni, con almeno quattro morti e decine di feriti. Numerosi anche gli osservatori invitati nella regione dall'Hdp, tra cui due italiane che sono state brevemente fermate e interrogate dalla polizia.

 

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."