L’ISTAT RANDELLA IL GOVERNO – L’ALLARME SULLE STIME DELLA CRESCITA: PER RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI DEL DEF SAREBBE NECESSARIA UNA VARIAZIONE DEL PIL PARI A +0,4% NEL QUARTO TRIMESTRE (PRATICAMENTE IMPOSSIBILE) – GIALLO SUL VERTICE DI GOVERNO: FONTI LEGHISTE DICONO CHE È IN CORSO MA PALAZZO CHIGI SMENTISCE – DE GUINDOS (BCE): “L’EFFETTO CONTAGIO LIMITATO MA RIMANE UNA POSSIBILITÀ”

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1 – PIL: PER 1,2% NEL 2018 SERVE IV TRIMESTRE +0,4%

Da www.ansa.it

 

CONTE DI MAIO SALVINI CONTE DI MAIO SALVINI

"In termini meccanici sarebbe necessaria una variazione congiunturale del Pil pari a +0,4% nel quarto trimestre dell'anno in corso per raggiungere gli obiettivi di crescita presenti nella Nota di aggiornamento al Def per il 2018". Lo ha detto il presidente facente funzione dell'Istat Maurizio Franzini nell'audizione sulla manovra alla Camera. Franzini ha ricordato la crescita "nulla" del terzo trimestre e che l'indicatore anticipatore "registra una ulteriore flessione" preludendo alla "persistenza di una fase di debolezza del ciclo economico".

 

EUROPE THE FINAL COUNTDOWN EUROPE THE FINAL COUNTDOWN

Mutato scenario può influire su saldi - "Per il 2017 è confermato un indebitamento pari al 2,4% del Pil e un debito pari al 131,2%. Per l'anno in corso e i successivi si conferma quanto espresso nell'audizione sul Def pur sottolineando che un mutato scenario economico potrebbe influire sui saldi di finanza pubblica in modo marginale per il 2018 ma in misura più tangibile per gli anni successivi". Così l'Istat nel corso dell'audizione sulla manovra davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato.

 

+2,1% tasse per oltre un terzo imprese - "Nel complesso i provvedimenti" sulla tassazione delle imprese "generano una riduzione del debito di imposta Ires per il 7% delle imprese, mentre per più di un terzo tale debito risulta in aumento. L'aggravio medio di imposta è pari al 2,1%: l'introduzione della mini-Ires (-1,7%) non compensa gli effetti dell'abrogazione dell'Ace (+2,3%) e della mancata proroga del maxi-ammortamento (+1,5%)". E' il calcolo fornito dall'Istat in audizione sulla manovra. "L'aggravio è maggiore tra le imprese fino a 10 dipendenti".

di maio e salvini di maio e salvini

 

4 famiglie povere su 10 hanno casa di proprietà - Quattro famiglie su 10 sotto la soglia di povertà (il 40,7%) vivono in case di proprietà, sulle quali una su 5 paga un mutuo medio di 525 euro, mentre il 15,6% in abitazioni in uso o usufrutto gratuito. E' uno dei dati forniti dall'Istat in vista dell'introduzione del reddito di cittadinanza. Il 43,7% vive invece in affitto, quota che è "particolarmente elevata nei centri metropolitani (64,1%) e nel Nord del Paese (50,6%). La spesa media effettiva per l'affitto è di 310 euro".

 

Per 2 mln rinuncia a cure per liste attesa - "La rinuncia a visite o accertamenti specialistici per problemi di liste di attesa complessivamente riguarda circa 2 milioni di persone (3,3% dell'intera popolazione" mentre "sono oltre 4 milioni le persone che rinunciano per motivi economici". A rinunciare di più sono "i più anziani, tra i 45 e 64" e "rilevante" ha detto il presidente Franzini, "è l'intreccio tra rinuncia e condizioni economiche".

 

il ministro giovanni tria (2) il ministro giovanni tria (2)

Stop clausole evita impatto 1,3% inflazione  - "La disattivazione della clausola di salvaguardia relativa all'aumento delle aliquote Iva, ha evitato un impatto inflazionistico per il 2019 che, nell'ipotesi di completa e immediata traslazione dell'imposta, sarebbe stato pari all'1,3%", ha detto il presidente facente funzione dell'Istat Franzini. L'effetto inflazionistico maggiore, pari a otto decimi di punto percentuale, sarebbe derivato dall'aumento dell'aliquota ordinaria (che grava su oltre il 46% dei prodotti), mentre quello imputabile all'incremento dell'aliquota ridotta (che interessa circa il 33% del paniere) ammonterebbe a cinque decimi di punto". E "l'effetto maggiore avrebbe riguardato i tabacchi (1,9 punti percentuali), i beni energetici e gli altri beni industriali non energetici (1,7 punti percentuali per entrambi), che risentono principalmente dell'aumento dell'aliquota ordinaria".

giuseppe conte salvini e di maio discorso prima della fiducia 1 giuseppe conte salvini e di maio discorso prima della fiducia 1

 

Nel 2019 si stima nascita 51mila terzi figli - "Ipotizzando costanti sia i tassi di fecondità osservati nel 2017 per ordine di nascita, sia la popolazione femminile residente tra i 15 e 49 anni al 1 gennaio 2018, si stima la nascita di circa 51 mila terzi figli nel 2019. Questo numero era intorno ai 53 mila tra il 2013 e 2015 e intorno a 51 mila tra il 2016 e 2017". Ha affermato Franzini a proposito dell'incentivo previsto in manovra alla nascita del terzo figlio. Franzini ha ricordato che la media di figli per donna, per le nate a metà degli anni 70, è stimato nell'1,4% e che "a livello nazionale la quota di donne senza figli è in continuo aumento da una generazione all'altra: era di circa una su 10 per le nate nel 1950, è cresciuta a circa 1 su 5 per le nate a metà degli anni 70. Parallelamente aumentano, leggermente, le donne con un solo figlio e crolla il numero di donne con almeno due figli".

 

TRIA E MOSCOVICI TRIA E MOSCOVICI

Da 9 mld reddito aumento Pil 0,2-0,3% - "Sotto l'ipotesi che il Reddito di cittadinanza corrisponda a un aumento dei trasferimenti pubblici pari a circa 9 miliardi, secondo le simulazioni effettuate il Pil registrerebbe un aumento dello 0,2% rispetto allo scenario base. Questa reattività potrebbe essere più elevata, e pari allo 0,3%, nel caso in cui si consideri l'impatto del Reddito di cittadinanza come uno shock diretto sui consumi delle famiglie". E' uno dei dati forniti dall'Istat nell'audizione sulla manovra. Le risorse effettive per il reddito partendo dal Fondo da 9 miliardi "di cui 2,2 miliardi corrispondenti ai precedenti stanziamenti per il Reddito di Inclusione", sono di "8 miliardi" perché 1 miliardo è destinato ai centri per l'impiego. Il modello utilizzato dall'Istat, ha spiegato il presidente facente funzione Franzini, "stima un incremento del Pil pari allo 0,7% in corrispondenza di un aumento della spesa pubblica pari all'1% del Prodotto interno lordo. L'effetto del beneficio sul Pil terminerebbe dopo 5 anni, quando la riduzione dell'output gap e il conseguente aumento dei prezzi annullerebbero gli effetti positivi della spesa pubblica. Gli effetti positivi di questo scenario sono raggiunti sotto l'ipotesi che nello stesso periodo non si verifichino peggioramenti delle condizioni di politica monetaria, ovvero che non ci siano aumenti dei tassi di interesse di breve termine".

 

2 – MANOVRA: ALLARME ISTAT SULLA CRESCITA. GIALLO SUL VERTICE DI GOVERNO

Da www.ansa.it

 

GIUSEPPE CONTE COME ARLECCHINO SERVO DI DUE PADRONI LUIGI DI MAIO E MATTEO SALVINI THE ECONOMIST GIUSEPPE CONTE COME ARLECCHINO SERVO DI DUE PADRONI LUIGI DI MAIO E MATTEO SALVINI THE ECONOMIST

E' giallo sul vertice previsto a Palazzo Chigi tra il premier Giuseppe Conte ed i due vice Luigi Di Maio e Matteo Salvini per fare il punto sul decreto fiscale e sulla manovra in vista della lettera di risposta da inviare a Bruxelles.  Versioni contrastanti di Lega e M5S.

 

"Non è in corso e non c'è stato alcun vertice" sulla manovra a Palazzo Chigi. Lo affermano fonti M5s di Palazzo Chigi. L'informazione corregge quanto detto poco prima da fonti leghiste di Palazzo Chigi, secondo le quali la riunione era in corso, con la partecipazione del presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

 

Di Maio non al vertice. Fonti Lega, in corso - Luigi Di Maio, vicepremier e ministro del Lavoro, non sta prendendo parte al vertice di Palazzo Chigi sulla manovra, in corso da una ventina di minuti. Alla riunione non partecipa neanche il ministro dell'Economia Giovanni Tria. Ma il vertice, fanno sapere fonti della Lega, è in corso con Conte e il vicepremier Matteo Salvini.

 

luigi di maio giovanni tria luigi di maio giovanni tria

4 famiglie povere su 10 hanno casa di proprietà  - Quattro famiglie su 10 sotto la soglia di povertà (il 40,7%) vivono in case di proprietà, sulle quali una su 5 paga un mutuo medio di 525 euro, mentre il 15,6% in abitazioni in uso o usufrutto gratuito. E' uno dei dati forniti dall'Istat nell'audizione sulla manovra in vista dell'introduzione del reddito di cittadinanza. Il 43,7% vive invece in affitto, quota che è "particolarmente elevata nei centri metropolitani (64,1%) e nel Nord del Paese (50,6%). La spesa media effettiva per l'affitto è di 310 euro".

 

Per 2 mln rinuncia a cure per liste attesa - "La rinuncia a visite o accertamenti specialistici per problemi di liste di attesa complessivamente riguarda circa 2 milioni di persone (3,3% dell'intera popolazione" mentre "sono oltre 4 milioni le persone che rinunciano per motivi economici". E' uno dei dati forniti dall'Istat in audizione alla Camera sulle misure della manovra. A rinunciare di più sono "i più anziani, tra i 45 e 64" e "rilevante" ha detto il presidente Franzini, "è l'intreccio tra rinuncia e condizioni economiche".

DELVOX TRIA SALVINI DI MAIO DELVOX TRIA SALVINI DI MAIO

 

+2,1% tasse per oltre un terzo imprese  - "Nel complesso i provvedimenti" sulla tassazione delle imprese "generano una riduzione del debito di imposta Ires per il 7% delle imprese, mentre per più di un terzo tale debito risulta in aumento. L'aggravio medio di imposta è pari al 2,1%: l'introduzione della mini-Ires (-1,7%) non compensa gli effetti dell'abrogazione dell'Ace (+2,3%) e della mancata proroga del maxi-ammortamento (+1,5%)". E' il calcolo fornito dall'Istat. "L'aggravio è maggiore tra le imprese fino a 10 dipendenti".

 

Nel 2019 si stima nascita 51mila terzi figli  - "Ipotizzando costanti sia i tassi di fecondità osservati nel 2017 per ordine di nascita, sia la popolazione femminile residente tra i 15 e 49 anni al 1 gennaio 2018, si stima la nascita di circa 51 mila terzi figli nel 2019. Questo numero era intorno ai 53 mila tra il 2013 e 2015 e intorno a 51 mila tra il 2016 e 2017". Lo ha detto il presidente facente funzione dell'Istat, Maurizio Franzini, in audizione davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato, a proposito dell'incentivo previsto in manovra alla nascita del terzo figlio. Franzini ha ricordato che la media di figli per donna, per le nate a metà degli anni 70, è stimato nell'1,4% e che "a livello nazionale la quota di donne senza figli è in continuo aumento da una generazione all'altra: era di circa una su 10 per le nate nel 1950, è cresciuta a circa 1 su 5 per le nate a metà degli anni 70. Parallelamente aumentano, leggermente, le donne con un solo figlio e crolla il numero di donne con almeno due figli".

LUIGI DI MAIO GIOVANNI TRIA GIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO GIOVANNI TRIA GIUSEPPE CONTE

 

Di Maio,ok Tria,rispetto parametri è suicidio  - "Noi stiamo cercando di invertire la rotta il prima possibile. Condivido pienamente quello che ha detto il ministro Tria: l'unico modo per rispettare i parametri europei è fare una manovra suicida che poi porta alla recessione". Lo dice il vicepremier Luigi Di Maio a Montecitorio.

 

De Guindos, contagio Italia per ora limitato ma rischio  - Un effetto contagio dall'Italia "è stato finora limitato", ma "rimane una possibilità". Lo ha detto il vice presidente della Bce, Luis De Guindos. Sul fronte delle finanze pubbliche "l'Italia è il caso più importante al momento, visto il livello del debito e delle tensioni politiche sui piani di bilancio del governo. Le forti reazioni del mercato agli eventi politici hanno scatenato nuove preoccupazioni sul nesso tra banche e debito sovrano in alcune parti d'Europa". E "questo è alla base della richiesta di disciplina fiscale e del rispetto delle regole".

JUNCKER STROZZA LUIS DE GUINDOS JUNCKER STROZZA LUIS DE GUINDOS

 

C.Conti,serve spending incisiva con tagli inefficienze  - "Occorrerebbe una più incisiva azione sul fronte della razionalizzazione della spesa" con la "preventiva individuazione di aree di inefficienza o di inefficacia sulle quali intervenire con tagli mirati". Così la Corte dei Conti in audizione sulla manovra osservando che "i risparmi previsti a copertura" puntano "soprattutto su rimodulazioni e riprogrammazioni o riduzioni di stanziamenti ancora da ripartire ripetendo scelte del passato volte a rinviare" l'individuazione delle aree "meno funzionali" su cui agire.

 

"Il ricorso a nuove strutture organizzative da avviare e la necessità di ridisegnare il funzionamento dei nuovi strumenti può incidere non solo sul costo, ma anche sui tempi di avvio, e, in definitiva, sulla efficacia degli interventi" in una fase "in cui il successo delle scelte assunte con la manovra è strettamente legato alla capacità di stimolare l'economia". Lo dice la Corte dei Conti, ricordando che si ricorre "a cambiamenti di strumenti piuttosto che di obiettivi" ma servirebbero "analisi" del mancato funzionamento dei vecchi strumenti.

de guindos schauble de guindos schauble

 

Bisogna "valutare attentamente gli effetti negativi" dell'ampliamento della flat tax sia "in termini di rinvio della fatturazione, allo scopo di non superare la soglia di legge o, peggio, spingendo all'occultamento tout court delle prestazioni effettuate" sia per gli effetti sul "mercato del lavoro". E' quanto si legge nella relazione della Corte dei Conti sulla manovra in cui si sottolinea che l'ampliamento "può o indurre i nuovi contribuenti e le imprese datoriali a preferire l'assoggettamento a tale regime piuttosto che costituire nuovi rapporti di lavoro dipendente.

 

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