noemi buco serratura noemi buco serratura

SANTE POLEMICHE – GALANTINO, SEGRETARIO DELLA CEI: L’AUTHORITY PER LA PRIVACY “È PRIVA DI EFFICACIA” – IL GARANTE SORO SI RISENTE: “È COME SE LA PERSISTENZA DI MOLTI PECCATORI SUGGERISSE L’INUTILITÀ DELLA CHIESA”

da “repubblica.it

 

NUNZIO GALANTINO NUNZIO GALANTINO

 "Il nostro modo di vivere è radicalmente cambiato con le nuove tecnologie. La rete è utile ed efficace ma il prezzo che paghiamo in privacy è alto", tanto che l'Autorità per la privacy "è priva di efficacia". Lo ha affermato il segretario della Cei, monsignor Nunzio Galantino intervenuto in Campidoglio al Convegno dell'Aiart, l'associazione dei telespettatori cattolici. "Non capisco a cosa servano questi enti inutili", ha detto mettendo in guardia dai costi e dalle insidie di Internet e invitando invece ad "abitare queste piazze virtuali senza battaglie di retroguardia, come una vera sfida educativa".

 

Aprendo i lavori del convegno organizzato dall'Aiart sul problema della dipendenza dal web o "internetpatia" ossia la necessità di stare in rete e controllare in maniera compulsiva i messaggi, Galantino, secondo quanto riportato dal sir (servizio informazione religiosa), ha raccontato anche le sue esperienze personali di utente. "Usufruisco abbastanza della rete e quando ho perso il mio tablet - ha confidato - stavo perdendo la testa e mi sono reso conto che stava diventando una protesi. Quando mi sono tranquillizzato, l'ho ritrovato".

 

Antonello Soro Antonello Soro

"Oggi la grossa novità - ha osservato - è di natura antropologica. Pensiamo alla smania di fissare l'istante su Facebook e ricevere i 'Mi piace'. Io di solito, tra il venerdì sera e il sabato mattina, posto l'omelia, dopo 5 secondi trovo 40 'Mi piace' ma sicuramente lo fanno per simpatia, nemmeno la leggono. Oggi quello che postiamo è più condizionato dai 'Mi piace' che dai contenuti. Nonostante questo restiamo tutti alla finestra, dirimpettai gli uni degli altri, tirati per la giacca da sensazioni senza giudizio. Ma così perdiamo la narrazione".

 

Galantino, secondo quanto riporta il Servizio Informazione Religiosa della Chiesa Italiana, ha poi sottolineato quanto per i giovani Interntet sia "una piazza, un modo per vivere inclusi e sentirsi meno soli e tenersi costantemente in contatto. Il web offre forme di partecipazione assolutamente inedite, in rete l'utente diventa coautore della comunicazione". Però, ha fatto notare, "la nostra cultura assomiglia di più a Wikipedia che al vocabolario Zingarelli".

 

Come Chiesa, ha assicurato, "non vogliamo né possiamo camminare con lo sguardo rivolto all'indietro o con battaglie di retroguardia. Avvertiamo la necessità di interpretare la rete come frontiera di vera sfida educativa, nonostante qualcuno in alto abbia avuto da dire dei vescovi distratti sull'educazione, senza sapere che dal 2001 lavoriamo su questo tema. Anche lo sguardo che la Chiesa ha su questa realtà è quello di una sfida educativa, senza accorgimenti superficiali". A conclusione del suo intervento, il segretario Cei ha quindi invitato a "introdurre consapevolezza e riflessione, senso e qualità, in un contesto che lascia poco spazio al pensiero".

logo facebooklogo facebook

 

Stupita la replica in una nota del presidente garante privacy, Antonello Soro. "E' come se la diffusione dei delitti suggerisse di sopprimere la polizia, è come se la persistenza di molti peccatori suggerisse l'inutilità della chiesa - si legge -. Stupisce e sconcerta che sia proprio il segretario della conferenza episcopale a invocare la soppressione di un'autorità, quale il garante per la protezione dei dati personali, istituita per la tutela della persona e della sua dignità, che certo alla chiesa non dovrebbero essere indifferenti. Sorprende la sottovalutazione di un diritto fondamentale, quale quello alla protezione dei dati personali, che rappresenta la condizione essenziale per una società libera e democratica, una straordinaria garanzia contro le discriminazioni e le nuove forme di stigmatizzazione sociale".

DONNA AL COMPUTERDONNA AL COMPUTER

 

"Ed è singolare che si qualifichi come inutile l'unica istituzione che nei limiti dei suoi poteri, ha sempre difeso la dignità della persona dalla 'macchina del fango', dalle strumentalizzazioni di chi vuole rendere la rete non uno spazio di libertà ma di violenza e anomia, dalla logica totalitaria dell'uomo di vetro". "Quali che siano le opinioni del mons. Galantino - prosegue Soro - l'autorità continuerà a garantire che la logica di mercato non prevarichi la libertà del cittadino, che la trasparenza non diventi spoliazione di sé, che l'informazione non degeneri in voyeurismo e che il rapporto tra sicurezza e libertà non diventi un gioco a somma zero".

Ultimi Dagoreport

nando pagnoncelli elly schlein giorgia meloni

DAGOREPORT - SE GIORGIA MELONI  HA UN GRADIMENTO COSÌ STABILE, DOPO TRE ANNI DI GOVERNO, NONOSTANTE L'INFLAZIONE E LE MOLTE PROMESSE NON MANTENUTE, È TUTTO MERITO DELLO SCARSISSIMO APPEAL DI ELLY SCHLEIN - IL SONDAGGIONE DI PAGNONCELLI CERTIFICA: MENTRE FRATELLI D'ITALIA TIENE, IL PD, PRINCIPALE PARTITO DI OPPOSIZIONE, CALA AL 21,3% - CON I SUOI BALLI SUL CARRO DEL GAYPRIDE E GLI SCIOPERI A TRAINO DELLA CGIL PER LA PALESTINA, LA MIRACOLATA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA FA SCAPPARE L'ELETTORATO MODERATO (IL 28,4% DI ITALIANI CHE VOTA FRATELLI D'ITALIA NON È FATTO SOLO DI NOSTALGICI DELLA FIAMMA COME LA RUSSA) - IN UN MONDO DOMINATO DALLA COMUNICAZIONE, "IO SO' GIORGIA", CHE CITA IL MERCANTE IN FIERA E INDOSSA MAGLIONI SIMPATICI PER NATALE, SEMBRA UNA "DER POPOLO", MENTRE ELLY RISULTA INDIGESTA COME UNA PEPERONATA - A PROPOSITO DI POPOLO: IL 41,8% DI CITTADINI CHE NON VA A VOTARE, COME SI COMPORTEREBBE CON UN LEADER DIVERSO ALL'OPPOSIZIONE?

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...