SCHERZI DA PITONESSA - L’EX MARITO DELLA SANTADECHÉ VUOTA IL SACCO DEI SOUVENIR E RACCONTA L’ORIGINE DEL SOPRANNOME: UNA BARZELLETTA SPORCA E ANIMALESCA

1. PAOLO SANTANCHÈ (CHIRURGO PLASTICO, EX MARITO DANIELA SANTANCHÈ): "PITONESSA? SOPRANNOME VIENE DA BARZELLETTA SPORCA CHE RACCONTAVA SEMPRE DANIELA"
Da "La Zanzara - Radio24" - http://www.radio24.ilsole24ore.com/programma/lazanzara/

"Pitonessa? E' un soprannome che deriva da una vecchia barzelletta che non si può raccontare perché siamo in fascia protetta. Era l'unica barzelletta che lei raccontava sempre quando stavamo insieme, anche perché se ne ricordava poche".

Questa la rivelazione di Paolo Santanchè, ex marito di Daniela Santanchè, chirurgo plastico, a La Zanzara su Radio 24. Ma qual è la barzelletta, chiedono i conduttori Giuseppe Cruciani e David Parenzo?: "Quella del coniglio e della pitonessa, fatevela raccontare da lei, è carina. Io non posso, è una barzelletta sporca".

Poi Santanchè dice: "Ci siamo conosciuti quando lei venne da me per rifarsi il naso. Aveva 21 anni. Continuare a portare il mio nome è stata una concessione fatta in sede di divorzio perchè all'epoca nel mondo del jetset era conosciuta come mia moglie, e io sono un chirurgo abbastanza conosciuto. Lei sostenne che avrebbe avuto un danno se non gli avessi concesso il cognome, perchè nessuno la conosceva con il suo cognome.

Ormai non ci penso più, non è un problema assillante, ma è una cosa stravagante e incoerente per una sostenitrice delle donne non portare il suo cognome. Io sono un amante della coerenza che è una virtù in via di estinzione e questa cosa qui non riesco a capirla. Ma io sono un uomo all'antica e ho una parola sola. Abbiamo fatto un accordo e non ritorno sui miei passi".

"Leggo che lei si vanta di avermi portato un sacco di clienti - dice Paolo Santanchè - ma per fortuna mi sono arrivati da soli. Certo, lei faceva pubbliche relazioni ma quando l'ho conosciuta ero già un chirurgo plastico molto noto perchè ero uno dei pochi che faceva la liposuzione".

"Con me Daniela si è rifatta solo il naso - dice ancora Paolo Santanchè- il resto non lo so. Difficile capire da una foto, bisogna vedere i particolari. Può darsi che abbia fatto qualche punturina, l'hanno fatto tutti. Ma non so, non la vedo da tanti anni. Quando io decido di tagliare, taglio".

Ma lei affiderebbe alla Santanchè l'amministrazione di un condominio?: "Io non darei da amministrare nulla a nessun politico, non conosco un politico a cui affiderei qualcosa, non ci sono persone affidabili. E' una tragica verità. Non conosco nessun politico che sia una persona affidabile. Però Daniela mi sembra in grado di guidare Forza Italia. Alfano? Un personaggio insignificante. Con Berlusconi lei è stata incoerente, prima contro e poi pasdaran? Sì, a me piacciono altri politici, ma solo i cretini non cambiano idea"


2. BARZELLETTA DELLA PITONESSA
dago C'è il Coniglio che va al bordello e dice alla maîtresse, una vecchia Vacca: "Senti, sono stanco delle solite conigliette tre colpi e via. Stasera voglio provare qualcosa di più eccitante."
La Vacca gli risponde che se vuole divertirsi davvero, di sopra c'è la Pitonessa, la puttana più famosa di tutto il regno animale e, dondolandogli una chiave davanti al muso, aggiunge: "Stanza 201 ..."

Il coniglio, tutto eccitato, strappa la chiave di mano alla Vacca. Sale le scale di corsa, entra nella stanza della Pitonessa e chiude la porta. La Pitonessa, convinta che sia arrivata la cena, piomba sul Conglio e lo ingoia.

Passa un'ora, passano due, dopo tre ore la Vacca, preoccupata perché il Coniglio ancora non torna, decide di salire a controllare. Apre la porta e la trova la Pitonessa tutta sola. Sempre più preoccupata domanda che fine abbia fatto il Coniglio. La Pitonessa, imbarazzatissima per l'errore, vomita il cliente. Appena uscito dallo stomaco della Pitonessa, il Coniglio si asciuga la pelliccia e fa, tutto contento: "Bestia, che pompino!!"

 

PAOLO SANTANCHE PAOLO SANTANCHE PAOLO SANTANCHE PAOLO SANTANCHE MANIFESTAZIONE PDL A VIA DEL PLEBISCITO AGOSTO DENIS VERDINI DANIELA SANTANCHE

Ultimi Dagoreport

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…

monique veaute

NO-CAFONAL! – ARCO DI TRIONFO PER MONIQUE VEAUTE, QUELLA VISPA RAGAZZA FRANCESE CHE NEL 1984 GIUNSE A ROMA PER LAVORARE ALL’ACCADEMIA DI FRANCIA DI VILLA MEDICI - DA ABILISSIMA CATALIZZATRICE DI GENIALI E VISIONARIE REALTÀ ARTISTICHE INTERNAZIONALI, DETTE VITA A UN FESTIVAL CHE SCOSSE LO STATO DI INERZIA E DI AFASIA CULTURALE IN CUI ERA PIOMBATA ROMA DOPO L’ERA DI RENATO NICOLINI – L'ONORIFICENZA DI ''COMMANDEUR DE L'ORDRE DES ARTS ET DES LETTRES'' NON POTEVA NON ESSERE CONSEGNATA DALL’AMBASCIATORE FRANCESE SE NON A VILLA MEDICI, DOVE 40 ANNI FA TUTTO È NATO….

de luca manfredi schlein tafazzi conte landini silvia salis

DAGOREPORT - LA MINORANZA DEL PD SCALDA I MOTORI PER LA RESA DEI CONTI FINALE CON ELLY SCHLEIN. L’ASSALTO ALLA GRUPPETTARA (“NON HA CARISMA, CON LEI SI PERDE DI SICURO”), CHE HA TRASFORMATO IL PD DA PARTITO RIFORMISTA IN UN INCROCIO TRA UN CENTRO SOCIALE E UN MEETUP GRILLINO – NONOSTANTE LA SONORA SCONFITTA SUBITA NELLE MARCHE E IL FLOP CLAMOROSO IN CALABRIA, LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA RESISTE: TRINCERATA AL NAZARENO CON I SUOI FEDELISSIMI QUATTRO GATTI, NEL CASO CHE VADA IN PORTO LA RIFORMA ELETTORALE DELLA DUCETTA, AVREBBE SIGLATO UN ACCORDO CON LA CGIL DI “MASANIELLO” LANDINI, PER MOBILITARE I PENSIONATI DEL SINDACATO PER LE PRIMARIE – IL SILENZIO DEI ELLY ALLE SPARATE DI FRANCESCA ALBANESE - I NOMI DEL DOPO-SCHLEIN SONO SEMPRE I SOLITI, GAETANO MANFREDI E SILVIA SALIS. ENTRAMBI INADEGUATI A NEUTRALIZZARE L’ABILITÀ COMUNICATIVA DI GIORGIA MELONI – ALLARME ROSSO IN CAMPANIA: SE DE LUCA NON OTTIENE I NOMI DEI SUOI FEDELISSIMI IN LISTA, FICO RISCHIA DI ANDARE A SBATTERE…