marco minniti

SE NON PUOI FERMARLI, PAGALI - LA STRATEGIA DI MINNITI: DARE SOLDI AI MIGRANTI PERCHÉ TORNINO A CASA. TREMILA EURO PER CHI PARTE, PIÙ IL BIGLIETTO AEREO - UNA VOLTA RIENTRATI NELLA TERRA D'ORIGINE, L’ORGANIZZAZIONE ONU AIUTA AD APRIRE UN'ATTIVITÀ COMMERCIALE, O A INCENTIVARE UN'ATTITUDINE ARTIGIANALE

Cristiana Mangani per ‘Il Messaggero

 

GENTILONI MINNITIGENTILONI MINNITI

Governare i flussi migratori e farlo in Africa. Ma anche aiutare tutti coloro che vogliono tornare nella loro terra d'origine volontariamente. Sono i punti chiave del documento che è stato firmato ieri a Tunisi, a conclusione dell'incontro del Gruppo di contatto Europa-Africa, al quale ha presenziato il ministro dell'Interno Marco Minniti.

 

«Un altro passo avanti è stato fatto - ha dichiarato il responsabile del Viminale - non era semplice coinvolgere altri Paesi africani, invece alla Tunisia e alla Libia, si sono aggiunti anche l'Algeria, il Niger, il Mali e il Ciad che sono Paesi chiave per il controllo della rotta del mediterraneo centrale. Si tratta di governare i flussi e di farlo in Africa, con progetti di sviluppo di lungo e medio periodo e farlo con interventi che consentano di avere dei centri di accoglienza che prevedano il rispetto dei diritti umani».

 

Per il ministro «è molto importante che si sia deciso un passo che va nella direzione dei rimpatri volontari assistiti, offrendo opportunità di vita a coloro che hanno affrontato la sfida dell'attraversamento del deserto. Ecco è una opzione molto impegnativa, strategicamente decisiva».

MINNITIMINNITI

 

GLI AIUTI

Fino a questo momento sono state 5000 le persone che hanno scelto di tornare a casa con il rimpatrio volontario assistito. Una procedura che avviene sotto l'egida dell'Oim, l'Organizzazione internazionale per le migrazioni, che è operativa già da tempo, ma che il Viminale spera di poter incentivare.

 

migrantimigranti

L'obiettivo è di convincere i migranti a non affrontare la traversata sui mezzi di fortuna messi a disposizione dei trafficanti di esseri umani. In cambio, ottengono circa tremila euro: 500 più il biglietto aereo subito prima della partenza, e poi, una volta rientrati nella terra d'origine, ci sarà l'Oim ad aiutarli ad aprire un'attività commerciale, o a incentivare un'attitudine artigianale.

 

L'incontro di ieri ha ribadito anche quanto sia importante una stabilizzazione della Libia, a cominciare dalla funzione di controllo della Guardia costiera libica che è supportata da una nave militare italiana della Guardia di finanza, da giorni al confine con le acque territoriali.

 

E potrebbe essere questa la ragione per la quale, sebbene gli arrivi siano diventati oltre 93 mila, l'indice di aumento rispetto allo scorso anno sia ora diminuito al sei per cento. «Ciò vuol dire - ha aggiunto Minniti - che in qualche modo si può dare un segnale, è possibile salvare e controllare le acque territoriali, è possibile pensare a condizioni di accoglienza in Libia nel rispetto dei diritti umani ed è possibile pensare anche a dei rimpatri volontari assistiti verso i Paesi di provenienza. E' la strategia da seguire».

 

migranti in libiamigranti in libia

Altra cosa, invece, sono i rimpatri forzati che vanno molto a rilento, anche per la difficoltà di far riaccettare i profughi dagli Stati d'origine. Per questo l'incontro di Tunisi è stato considerato importante. Perché, sebbene l'Europa abbia messo a disposizione soli 200 milioni di euro per incentivare le iniziative in Africa, sono diversi i paesi europei che si sono detti disposti a investire altro denaro nel progetto, dalla Germania all'Estonia.

 

IL DIKTAT

Sempre nella giornata di ieri, si è svolta una nuova riunione con i tecnici italiani negli uffici di Frontex a Varsavia, dove «è stata presentata una proposta per un nuovo approccio globale per la gestione integrata dei confini marittimi europei, che costituirà la base per i futuri incontri». Mentre oggi pomeriggio si terrà l'incontro al Viminale con i rappresentanti delle Ong impegnate in mare, alla presenza di Guardia Costiera e Farnesina.

 

MIGRANTIMIGRANTI

All'ordine del giorno il Codice di condotta con cui l'Italia vuole regolamentare la delicata materia dei soccorsi delle navi umanitarie, che realizzano oltre un terzo degli interventi totali. Improbabile l'ok di tutte le organizzazioni, Medici senza frontiere, Save the children e altre straniere tra cui Moas, Sea-Eye, Jugend Rettet, Proactiva Open Arms. In particolare è difficile per le Ong digerire la polizia a bordo e l'impegno a non fare trasbordi. Minniti intende però far passare la linea di lasciare alla Guardia costiera libica il compito di intervenire nella propria area di ricerca e soccorso, nonché di dare mano libera agli investigatori perché, ha spiegato, «un Paese serio prende tutte le misure per coniugare salvezza delle vite ed esigenze di sicurezza».

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….

mattarella nordio meloni giorgia carlo sergio magistrati toghe giudici

DAGOREPORT - MENTRE ELLY SCHLEIN PENSA DI FARE OPPOSIZIONE VOLANDO A BUDAPEST A SCULACCIARE ORBAN PER I DIRITTI DEI GAY UNGHERESI, GIORGIA MELONI E I SUOI FRATELLI D’ITALIA SI RITROVANO DAVANTI UN SOLO "NEMICO": LA COSTITUZIONE - SE DALLA CORTE DEI CONTI ALLA CASSAZIONE C'E' IL MATTARELLO DI MATTARELLA, LA MUSICA CAMBIA CON LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO - UNA VOLTA CHE IL PARLAMENTO APPROVERÀ LA “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DI GIUDICI E PM, S’AVANZA IL RISCHIO CHE LE PROCURE DIPENDERANNO DAL MINISTERO DI GIUSTIZIA - ULTIMA SPES È IL REFERENDUM CONFERMATIVO CHE PER AFFONDARE UNA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE NON  STABILISCE UN QUORUM: È SUFFICIENTE CHE I VOTI FAVOREVOLI SUPERINO QUELLI SFAVOREVOLI - ECCO PERCHE' IL GOVERNO MELONI HA LA COSTITUZIONE SUL GOZZO...