angela merkel xi jinping macron

SE L’ITALIA STENDE IL TAPPETO ROSSO ALLA CINA, FRANCIA E GERMANIA SI PREPARANO A FREGARLA - IN VISTA DELL’INCONTRO UE-CINA DEL 9 APRILE, MERKEL E MACRON VOGLIONO RISPOLVERARE LA NORMA CHE VIETEREBBE ALLE IMPRESE DI PAESI EXTRA UE, CINESI IN PRIMIS, DI PARTECIPARE ALLE GARE PUBBLICHE D'APPALTO IN EUROPA, SE QUEI PAESI NON GARANTISCONO PARITÀ DI ACCESSO ALLE AZIENDE COMUNITARIE. DI FATTO SIGNIFICA ESCLUDERE PECHINO DA TUTTE LE COMMESSE INFRASTRUTTURALI…

Filippo Santelli per ''la Repubblica''

 

mattarella xi jinping

«Ciao, Marco Polo» . Telegiornali e quotidiani cinesi celebrano il «successo diplomatico» della visita di Xi Jinping nel nostro Paese. L'Italia, scrive in un editoriale Xinhua, agenzia stampa di regime, ha deciso di ripercorrere le orme dell'esploratore veneziano e, primo Paese del G7, di avventurarsi lungo la Via della seta del XXI secolo, ridisegnata da Pechino. Elogio del governo di Lega e 5Stelle, «che sa riconoscere l'interesse nazionale», ma soprattutto un messaggio per «gli scettici» .

 

Perché la parte difficile del viaggio di Xi in Europa inizia ora. Ieri sera a Nizza il presidentissimo ha incontrato il capo di Stato francese Emmanuel Macron, per una cena privata con consorti. Oggi il ricevimento ufficiale a Parigi, domani summit allargato alla cancelliera tedesca Angela Merkel e al presidente della Commissione Jean-Claude Juncker. Il fronte degli "scettici" al completo: è sotto la spinta di Francia e Germania che l'Ue sta definendo una posizione nuova, più dura, verso Pechino e la sua crescente influenza. Partner dove si può, ma anche concorrente e rivale. «La fine dell' ingenuità», l'ha definita Macron.

 

MERKEL XI

È per questo confronto che Xi ha portato con sé una squadra di collaboratori di primissimo piano, a cominciare da Yiang Jiechi, "la tigre", architetto della sua politica estera. Ieri mattina, dopo le firme di Roma e la gita a Palermo, è stata ancora vacanza di lavoro a Montecarlo, a pranzo con Alberto II. Il Principato sperimenterà le reti 5G con il colosso cinese Huawei, alla faccia degli Stati Uniti. Ma dopo appena due ore e mezza a corte Xi aveva già ripiegato a Beaulieu- sur-Mer, poco fuori Nizza, per il primo faccia a faccia con il presidente francese, in una villa con vista Mediterraneo.

 

Francia e Germania sembrano intenzionate a fare sul serio in vista del vertice Ue-Cina del 9 aprile. I negoziati per un trattato bilaterale sugli investimenti, che dovrebbe appianare un terreno oggi tutto sbilanciato a favore di Pechino, le cui imprese possono in Europa ciò che alle europee è vietato in Cina, procedono con lentezza. E per mettere nell' angolo il regime, ora che Trump lo ha stordito, Parigi e Berlino vorrebbero rispolverare e approvare in tempi record un vecchio progetto della Commissione.

 

merkel e macron firmano il trattato di aquisgrana 4

Si chiama "Ipi", è una norma che vieterebbe alle imprese di Paesi extra Ue, cinesi in primis, di partecipare alle gare pubbliche d' appalto in Europa, se quei Paesi non garantiscono parità di accesso alle aziende comunitarie.

 

Di fatto significa escludere Pechino da tutte le commesse infrastrutturali, che sul proprio territorio il Dragone " riserva" ai campioni locali. Lo strumento fa il paio con il nuovo sistema di monitoraggio degli investimenti esteri appena approvato dalla Ue. Proprio su questo scudo, pochi giorni prima dell' arrivo di Xi, l' Italia è stata l' unica con il Regno Unito ad astenersi, scelta che molti hanno letto come un segno di amicizia o peggio sudditanza nei confronti di Pechino.

merkel xi jinping

 

La posizione del governo gialloverde sull' Ipi darebbe un nuovo indizio sulla sua reale collocazione: con l' Europa, in nome della " reciprocità" che a parole rivendichiamo, o con la Cina, "catturati" dalla Via della seta? C'è una terza opzione: che le europee di maggio blocchino l' offensiva franco- tedesca. Toglierebbe le castagne dal fuoco a Xi. E con lui, all' Italia.

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