SENTI CHI FRIGNA! – L'EX DI GIULIO NAPOLITANO, MARIANNA MADIA SI LAMENTA DEL “SESSISMO” E LA COCCA DEL BANANA, MARA CARFAGNA, SI AGGIUNGE AL CORO – MA SE FOSSERO DUE UOMINI CINQUANTENNI CON LA PANZA E LA PAPPAGORGIA SAREBBERO DOVE SONO?

Barbara Carfagna però attacca Matteuccio: “Non basta nominare donne ai vertici delle aziende pubbliche e avere ministri donne. Da lui indifferenza e sottovalutazione della questione”…

Condividi questo articolo


Maria Corbi per “La Stampa

 

BERLU E CARFAGNA BERLU E CARFAGNA

Ci si avvicina all’8 marzo, sarà per questo che dal palco degli Oscar (Patricia Arquette), al Fondo Monetario Internazionale (Christine Lagarde), passando per la Silicon Valley (Hilary Clinton) la voce delle donne si sta alzando di nuovo nel chiedere parità, a iniziare dai posti di lavoro. Ieri il ministro Madia ha lanciato l’allarme su La Stampa. E Mara Carfagna ribadisce: «C’è una grande questione ancora irrisolta, ed è la questione femminile».

MADIA MADIA


Cospirazione contro le donne come dice la Lagarde?

«La Lagarde usa un termine forte ma intende dire che nonostante esistano norme internazionali, norme comunitarie, norme costituzionali, che sanciscono a livello formale il dovere di assicurare pari opportunità, pari diritti pari dignità, la meta fatica a essere raggiunta». 


La Madia parla di sessismo, anche contro le donne ministro.

«Quello che accade in politica ha un valore simbolico importante, ma mi preoccuperei piuttosto delle donne italiane che fanno fatica a entrare nel mondo del lavoro nonostante si laureino prima e meglio degli uomini. L’Italia non utilizza al meglio una parte del suo capitale umano. E il problema serio è che non esiste un’agenda Renzi per le donne».


Una bocciatura del governo sulla questione femminile?

mara carfagna stefania prestigiacomo selfie mara carfagna stefania prestigiacomo selfie

SILVIO BERLUSCONI MARA CARFAGNA SILVIO BERLUSCONI MARA CARFAGNA

«Pochi provvedimenti sporadici, non omogenei. Renzi è stato sollecitato anche dal mondo dell’associazionismo a nominare un interlocutore politico che possa fare da megafono alle esigenze delle donne italiane, che riguardano non solo occupazione, salari, lavoro, ma anche la violenza. E il dubbio è che il silenzio di Renzi nasconda indifferenza e sottovalutazione della questione. Non basta piazzare qualche donna ai vertici di aziende pubbliche e avere ministri donne per pensare che il problema della parità sia affrontato nella maniera giusta. Servono politiche attive, efficaci, sinergiche per promuovere la parità, per contrastare le discriminazioni, per combattere il fenomeno della violenza contro le donne. Mi sarei aspettata di più da un governo formato da molti giovani e molte donne».

mara carfagna italo bocchino corriere mara carfagna italo bocchino corriere


Il fronte trasversale delle donne, per le donne che fine ha fatto?

BERLUSCONI-CARFAGNA BERLUSCONI-CARFAGNA

«Sto lavorando come responsabile del dipartimento libertà civili e diritti umani di Forza Italia, con alcune colleghe del partito democratico a una proposta che possa sollecitare il governo e il parlamento ad assumere la questione della parità e del contrasto alle discriminazioni come una priorità assoluta.È vero però che in questi primi due anni di legislatura, è mancata quella trasversalità che dal 2008 al 2011 ci ha permesso di fare passi avanti importanti». 

mara carfagna mara carfagna


Cambiando argomento, passiamo a Salvini, a quello che è successo sabato a Roma

BERLUSCONI-CARFAGNA BERLUSCONI-CARFAGNA


«Non è così che si costruisce un’ alternativa vincente alla sinistra. Se ognuno coltiva il suo piccolo campo, guadagnerà magari qualche voto in più ma non sarà stato capace di costruire una coalizione in grado di sconfiggere Renzi». 

BERLUSCONI-CARFAGNA BERLUSCONI-CARFAGNA

 

 

BERLUSCONI-CARFAGNA BERLUSCONI-CARFAGNA

 

 

Condividi questo articolo

FOTOGALLERY

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…

DAGOREPORT – PARTITI ITALIANI, PERACOTTARI D'EUROPA - L’ASTENSIONE “COLLETTIVA” SUL PATTO DI STABILITÀ È STATA DETTATA SOLO DALLA PAURA DI PERDERE CONSENSI IL 9 GIUGNO - SE LA MELONA, DOPO IL VOTO, PUNTA A IMPUGNARE UN PATTO CHE E' UN CAPPIO AL COLLO DEL SUO GOVERNO, IL PD DOVEVA COPRIRSI DAL VOTO CONTRARIO DEI 5STELLE – LA DUCETTA CONTINUA IL SUO GIOCO DELLE TRE CARTE PER CONQUISTARE UN POSTO AL SOLE A BRUXELLES. MA TRA I CONSERVATORI EUROPEI STA MONTANDO LA FRONDA PER IL CAMALEONTISMO DI "IO SO' GIORGIA", VEDI LA MANCATA DESIGNAZIONE DI UN CANDIDATO ECR ALLA COMMISSIONE (TANTO PER TENERSI LE MANINE LIBERE) – L’INCAZZATURA DI DOMBROVSKIS CON GENTILONI PER L'ASTENSIONE DEL PD (DITEGLI CHE ELLY VOLEVA VOTARE CONTRO IL PATTO)…

DAGOREPORT – GIUSEPPE CONTE VUOLE LA DIREZIONE DEL TG3 PER IL “SUO” GIUSEPPE CARBONI. IL DG RAI ROSSI NICCHIA, E PEPPINIELLO MINACCIA VENDETTA IN VIGILANZA: VI FAREMO VEDERE I SORCI VERDI – NEL PARTITO MONTA LA PROTESTA CONTRO LA SATRAPIA DEL FU AVVOCATO DEL POPOLO, CHE HA INFARCITO LE LISTE PER LE EUROPEE DI AMICHETTI - LA PRECISAZIONE DEL M5S: "RETROSCENA TOTALMENTE PRIVO DI FONDAMENTO. IN UN MOMENTO IN CUI IL SERVIZIO PUBBLICO SALE AGLI ONORI DELLE CRONACHE PER EPISODI DI CENSURA INACCETTABILI, IL MOVIMENTO 5 STELLE È IMPEGNATO NELLA PROMOZIONE DEGLI STATI GENERALI DELLA RAI..."