SOLO GRANE NEL GRANAIO - LA PUGLIA DEL PD: ASSUNZIONI CLIENTELARI, CORRUZIONE, TANGENTI, CRICCHE E CRIMINI, DALLA TRUFFA AL FALSO ALL’ABUSO D’UFFICIO - LA QUESTIONE DEGENNARO È L’ESEMPIO DEL DISFACIMENTO DI QUELLO CHE ERA “IL GRANAIO DI VOTI” DELLA SINISTRA - IL SINDACO DI BARI MICHELE EMILIANO (CHE HA RICEVUTO UN RICCO PACCO NATALIZIO DAI DE GENNARO CHE NON CONVINCE LA FINANZA) SI DIFENDE: “È COLPA DEI VENDOLIANI”...

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Francesco Specchia per "Libero"

vendola emilianovendola emiliano

«Vieni a ballare in Puglia Puglia Puglia/ dove la notte è buia buia buia/ Tanto che chiudi le palpebre e non le riapri più/ Vieni a ballare e grattati le palle pure tu».
Sembrava quasi una profezia per l'(ex) centrosinistra più illuminato d'Italia, il ritornello che il rapper Caparezza intonava alle feste dell'Unità. Perché, ora, in Puglia accadono cose indicibili fino a tre anni fa: il centrosinistra, l'autentico «granaio d'Italia» elettorale di Sel, Pd e sindacati, oggi affoga in una mangiatoia di assunzioni clientelari, corruzione, tangenti, cricche atte a crimini multitasking dalla truffa al falso all'abuso d'ufficio.

L'epopea erotica del caso Tarantini, con le sue liste mitiche di mogli un po' mignotte della Bari bene quasi tutta a destra, ormai è un pallido ricordo. La magistratura è arrivata alla ciccia vera; mollate le escort e la cocaina nei locali frequentati dal Pdl, sta inghiottendo la sinistra su tutto il resto.

E l'arresto di sette dirigenti vicini al Pd o - compresi dipendenti dell'ufficio tecnico comunale, e gli imprenditori Daniele e Gerardo De Gennaro, consigliere regionale Pd accusato addirittura d'aver costruito una sorta di Spectre - è solo l'ultima tegola su un sistema scricchiolante. Ora c'è anche la faccenda della «Parentopoli al Petruzzelli con le 13 assunzioni di chiaro stampo politico-sindacale di sinistra nel teatro su cui pendono 8 milioni di debiti». I neoassunti «appartengono» - si dice da queste parti - al Pd alla Lista Emiliano, perfino alla Cgil.

Ora, Michele Emiliano è notoriamente persona e magistrato dabbene, caduto in disgrazia ai tempi dell'inchiesta sulla Protezione Civile in Kosovo, regnante D'Alema. Però sono in molti, anche tra i suoi elettori, a chiedersi: com'è possibile che il sindaco più rigoroso d'Italia abbia prodotto o tollerato il crac del Petruzzelli, 555 contratti in un anno? Poteva non sapere?

ALBERTO TEDESCOALBERTO TEDESCO

Ed ecco gli avversari politici riprendere coraggio: «Non possiamo non ricordare» afferma il coordinatore regionale Pdl Antonio Distaso «come un assessore di questa Giunta, Pasculli, che denunciò il conflitto d'interessi nella Giunta Emiliano, oggi non sia più assessore. Nè la singolarità di una inchiesta, che riguarda esponenti di primo piano del Pd regionale, condotta da due pm, uno dei quali è anche moglie di un senatore dello stesso partito. Per carità, tutte coincidenze, non v'è dubbio».

Saranno coincidenze. Ma giusto ieri, per dire, spunta lo scandalo dell'Ospedale Di Vener di Bari, un tempo ricco di eccellenze, oggi ridotto a nosocomio dell'800 per condizioni igieniche e sovraffollamenti. Per tutto, lo stesso Emiliano butta la croce su Vendola: «La Regione porta la responsabilità per decine di casi più gravi, una sorta di welfare parallelo. Non ce l'ho con Vendola, ma con i vendoliani: la corte famelica che lo circonda».

Ma mentre parla gli arriva tra i denti un'informativa della Guardia di Finanza riguardo un pacco natalizio che avrebbe ricevuto dal suddetto De Gennaro contenente «champagne, vino e formaggi, quattro spigoloni, venti scampi, ostriche imperiali, cinquanta noci bianche, cinquanta cozze pelose...». Identico pacco inoltrato ad Onofrio Introna, presidente del Consiglio regionale pugliese, al giudice Amedeo Urbano del Tar Puglia e all'ex assessore alla sanità della Regione Alberto Tedesco.

MASSIMO DALEMAMASSIMO DALEMA

E fu proprio Tedesco, ora senatore graziato dall'arresto in Parlamento a trovarsi al centro di «un collaudato sistema criminale, stabilmente radicato nei vertici politico-amministrativi della sanità regionale pugliese fra il 2005 e il 2009», scriveva il Gip che lo voleva in galera. Eppoi, dal 2009 in poi, è tutt'un vorticare di appalti truccati nelle forniture sanitarie, di nomine di dirigenti Asl e primari, di ricatti.

Marcello Veneziani coniò il neologismo ecole barisienne per indicare la sinistra seria, quegl'intellettuali postmarxisti di Puglia (Canfora, Vacca, De Giovanni) che oggi inorridirebbero davanti alle frattaglie politiche che avvolgono il centrosinistra. Ed è vero. Pure se, sia Vendola che Emiliano non sono indagati, nè incolpati dai rispettivi partiti. Dei quali, paradossalmente, paiono ancora essere la speranza, e il minore dei mali possibili. Figurarsi gli altri.

 

 

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