SPOSTANDO IL CRAC UN PO’ PIÙ IN LÀ - OGGI ALLE 15 EUROGRUPPO SULLA GRECIA - TSIPRAS: “SE NON SI TROVERÀ L’ACCORDO, CONVOCHEREMO UN VERTICE DI TUTTA L’UNIONE EUROPEA” - SCHAEUBLE CONTINUA IL SUO TEATRO

1. D-DAY GRECIA, ATENE: "CHIEDEREMO VERTICE UE SE FALLISCE EUROGRUPPO"

Adnkronos - Oggi alle 15 riunione decisiva dell'Eurogruppo sulla Grecia. Il presidente Jeroen Dijsselbloem ha convocato i ministri delle Finanze dell'area euro per discutere dell'estensione del programma di aiuti ad Atene.

 

tsipras merkeltsipras merkel

"Se l'Eurogruppo non riuscirà a trovare una soluzione, noi chiederemo immediatamente un vertice della Ue". E' quanto ha detto alla Dpa un importante esponente di Syriza, il partito del premier greco Alexis Tsipras, a poche ore dalla riunione.

 

Il premier Matteo Renzi ha avuto stamattina un colloquio telefonico con la cancelliera tedesca Angela Merkel. Al centro del colloquio, spiegano fonti di palazzo Chigi, oltre a un giro di orizzonte sulla Libia e l'Ucraina, la situazione greca in vista dell'Eurogruppo.

 

tsipras merkel tsipras merkel

La Grecia, con un documento inviato ieri mattina, ha chiesto sei mesi in più dell'attuale programma di aiuti e anche che la proroga venga sganciata dal piano di austerità imposto dai creditori internazionali.

 

La Germania però ha detto 'no' e ha rifiutato la proposta presentata, secondi fonti del ministero delle Finanze tedesco. In serata il premier greco Alexis Tsipras ha avuto un colloquio telefonico con Merkel.

 

 

2. SCHAEUBLE INSISTE PER IL NO - POI MERKEL CHIAMA TSIPRAS - TRA I DUE PREMIER TELEFONATA “COSTRUTTIVA PER TROVARE UNA SOLUZIONE”

Tonia Mastrobuoni per “la Stampa”

angela merkel a firenze con renzi  3angela merkel a firenze con renzi 3

 

La telefonata è durata all’incirca un’ora, ed è partita, tecnicamente, da Berlino. Ma da giorni, riporta una fonte governativa greca, Angela Merkel e Alexis Tsipras avevano deciso di sentirsi direttamente, «saltando gli intermediari».

 

In altre parole, l’idea di parlarsi direttamente era nata anche per cercare di andare al di là del “mezzogiorno di fuoco” che sta andando in scena tra i ministri delle Finanze dei due Paesi, Wolfgang Schaeuble e Yanis Varoufakis, e che ha causato i flop delle ultime due riunioni dell’Eurogruppo. Il colloquio, riporta la fonte, è stato «molto costruttivo» e si è svolto «in un’atmosfera molto cortese per entrambi». Soprattutto, si è focalizzato «sulla ricerca di una soluzione in vista di domani (oggi, ndr)», quando si riunirà l’Eurogruppo.

varoufakis schaeublevaroufakis schaeuble

 

Determinante, per la decisione di alzare il telefono, un durissimo comunicato diffuso ieri dal portavoce di Schaeuble in reazione alla nuova proposta per l’Eurogruppo formulata da Varoufakis, che faceva invece presagire il peggio. «La lettera - ha scritto Martin Jaeger - non è una proposta di soluzione. In realtà punta a un finanziamento ponte senza soddisfare le richieste del programma». E la fonte governativa greca riporta invece che «senza entrare nel merito dei contenuti, è chiaro che il tono della conversazione tra Merkel e Schaeuble ha avuto toni assolutamente diversi».

 

Al di là dei punti che per i tedeschi, secondo indiscrezioni, restano ancora problematici - la richiesta di ridurre l’obiettivo dell’avanzo primario e la mancanza di impegni sulle riforme del mercato del lavoro, sulle privatizzazioni e sulla modernizzazione dell’apparato pubblico - Schaeuble sembra non fidarsi dei greci.

 

Altrimenti, non si spiega anche la contro-lettera, anticipata da Reuters, che gli uomini del responsabile tedesco delle Finanze hanno preparato in vista della riunione di oggi. Una lettera in cui la posizione greca viene definita addirittura un «cavallo di Troia» per ottenere soldi senza un impegno vero. Di questo, secondo una fonte tedesca, Tsipras si sarebbe lamentato con la cancelliera, durante la telefonata di ieri.

 

Jeroen Dijsselbloem Jeroen Dijsselbloem

Ma la rigidità di Schaeuble non ha solo irritato i greci e spinto Angela Merkel a «gettare acqua sul fuoco» come sintetizza la fonte greca. Anche il vicecancelliere socialdemocratico Sigmar Gabriel ha criticato il collega delle Finanze.

 

La proposta Varoufakis «è un primo passo nella giusta direzione» e dovrebbe essere giudicata «un punto di partenza per il negoziato», senza un rifiuto preventivo, ha sostenuto.

 

Il governo tedesco, in sostanza, si sta spaccando sulla posizione da tenere nei confronti della Grecia. A conferma, il cristianodemocratico Ralph Brinkhaus ha invece fatto sapere di ritenere la posizione del governo «molto chiara».

 

A sorpresa, nei giorni in cui la Bce si è ritagliata il ruolo del «cattivo», tagliando quasi tutti i rubinetti alle banche greche in attesa di un accordo su un nuovo programma, il governatore della Bundesbank ha fatto sapere che la posizione dell’Eurotower non è granitica.

 

weidmann schaeubleweidmann schaeuble

Durante un convegno a Francoforte, Jens Weidmann ha sostenuto ieri sera che l’accesso al rifinanziamento della Bce usando i bond «spazzatura» greci potrebbe essere di nuovo autorizzato «se le verranno rispettate le condizioni giuste». Il presidente della Bundesbank non ha voluto entrare nel merito della questione se le nuove proposte greche si possano considerare le condizioni giuste per scongelare i finanziamenti: «non è qualcosa che si possa giudicare in modo certo». Ma dal falco tra i banchieri centrali, è giusto considerarlo qualcosa di più di uno barlume di speranza per la partita europea più rischiosa dell’anno.

 

 

 

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