AMERICA FATTA A MAGLIE - L’INCHIESTA DEL ‘GUARDIAN’: ‘IL VOSTRO PEGGIOR INCUBO È UN PRESIDENTE TRUMP CHE HA PURE SUCCESSO’ CHE SQUARCIA IL VELO DI ODIO CONTRO LA CASA BIANCA E TRA VETERANI, ECONOMIA, TWEET, RALLY E VITTORIE NELLE ELEZIONI SUPPLETIVE, DIPINGE UN PAESE MOLTO DIVERSO DA QUELLO CHE ARRIVA DAI GIORNALONI USA (E ITALIANI) - LE NOTIZIE CHE NON AVETE LETTO

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Maria Giovanna Maglie per Dagospia

donald trump emmanuel macron donald trump emmanuel macron

 

“Arriverà il giorno in cui le fake news saranno costrette a occuparsi di posti di lavoro nuovi, di economia che va alla grande, di confini più sicuri, di vittorie con Isis”. tweet del mattino, mentre lo leggi i numeri accanto alle piccole icone de “mi piace” e “retweet” girano vorticosamente Che succeda negli Stati Uniti è escluso, se pensate che giornali e televisioni sono in mano a sei padroni in tutto, tutti reduci dall'aver investito laute somme di denaro nella campagna della Clinton.

 

Che succeda in Italia è escluso pure, visto che non abbiamo letto una riga sul fatto che i Paesi europei hanno deciso di aumentare del 4,3% i contributi alla NATO dopo la brutale richiesta del presidente americano; nemmeno abbiamo letto una riga sull'invito non dovuto che il francese Macron ha rivolto a Trump di partecipare il 14 luglio alle celebrazioni della presa della Bastiglia; zero informazioni su come non si prepari in modo per niente baldanzoso il vertice di Amburgo nei prossimi giorni, visto che sul clima la Merkel furiosa non raccoglie firme né dal Giappone, né dal Canada, né dalla Turchia per una condanna del comportamento americano, e così via.

 

Vendica la causa del giornalismo opinionated ma non truffaldino il Guardian che certo non è né conservatore ne filo Trump, che pubblica un'inchiesta di David Smith dal titolo “se il vostro peggiore incubo fosse un presidente Trump che ha pure successo”, nel quale l'inviato a Washington sì prova a raccontare l'inevitabile altra faccia della medaglia.

DONALD TRUMP CONTRO LA CNN DONALD TRUMP CONTRO LA CNN

 

Per esempio quando il sergente Verardo, che ha perso un braccio e una gamba nell'esercito americano in Afghanistan nel 2010, dice che il Dipartimento degli affari dei Veterani non si è occupato per anni di lui, che lo ha umiliato, che per avere una protesi ci ha messo due mesi, e tre anni e mezzo perché gliela sistemassero, ma poi è arrivato Trump, e nelle parole di Verardo alla Casa Bianca, “si è assicurato che non fossimo dimenticati e ricevessimo le cure di cui abbiamo bisogno e che meritiamo”’.

 

La cerimonia alla Casa Bianca con la firma delle nuove disposizioni per l'assistenza ai veterani di guerra e’ uno degli esempi che nessuno racconta dell'universo parallelo di conquiste, applausi, scene di adorazione, un posto sicuro nel quale Donald Trump si trova a meraviglia.

 

MAUREEN DOWD MAUREEN DOWD

Lontanissimi I commentatori che lo detestano e lo disprezzano, le Maureen Dowd che lo chiamano maiale sul New York Times, la coppia Brzezinski-Scarborough che lo definisce fuori di testa, demente, e lavora assieme a molti altri commentatori perché prenda corpo quel progetto folle contenuto come gesto estremo nel venticinquesimo emendamento grazie al quale un presidente considerato non in condizioni fisiche o psichiche di governare possa essere impeached.

 

A proposito di reazioni violente di Trump, peraltro contenute in tweet e in un video comico vecchio di 11 anni, avete presente cosa sarebbe successo e succederebbe in Italia se un giornalista chiamasse in tv o su un giornale il Presidente della Repubblica o quello del Consiglio maiale, demente, individuo disgustoso, eccetera eccetera? Ve li ricordate i furori di Re Giorgio e della sua corte, che vedevano vilipendio dappertutto?

 

Le ultime due settimane, scrive il Guardian, illustrano molto bene come quando è alle corde Trump riesca a risollevarsi e come lo comunichi in maniera molto efficace ai suoi 33 milioni di followers, solo su Twitter. Il candidato repubblicano vince le elezioni speciali per un seggio di deputato in Georgia, sul quale i democratici avevano molto investito, nel senso che ci avevano speso 50 milioni di dollari? Fox News dice che si tratta di una vittoria del presidente? Trump rapidissimo riprende la definizione e twitta “grazie Fox News per aver detto che quella in Georgia è una grandissima vittoria del presidente Trump”.

 

trevor noah trevor noah

 Poi parte per l’ Iowa in uno dei suoi rally che praticamente proseguono la campagna del 2016, e tuona contro i media disonesti , avanza l'idea i pannelli solari per il muro di confine col Messico come un modo per unire l'utile al dilettevole, e la folla lo applaude frenetica.

Commenta all’inviato del Guardian Trevor Noah, conduttore su Comedy Central del The Daily Show: “ sapete che cosa di veramente impressionante ho visto ieri sera? Come i sostenitori di Trump siano così legati al loro capo che può dire qualsiasi cosa e loro ci credono e lo seguono”.

 

Nell'inchiesta il Guardian deve anche ammettere quel che in Italia si tace, ovvero che la crisi davvero pericolosa per la presidenza, ovvero le molte indagini sui legami della campagna elettorale con la Russia, si sta diradando, perché prove non se ne trovano.

 

Il miglior testimone e’ l’editorialista del New York Times David Brooks, che detesta Trump ma ha dovuto riconoscere da una parte e chiedere ai suoi colleghi nel contempo se il presunto scandalo non sia stato gonfiato a dismisura. Scrive Brooks “man mano che la storia Trump Russia si sta evolvendo colpisce come non ci siano prove che ci sia stato alcun crimine né alcuna collusione tra la campagna di Donald Trump e i russi.

donald trump barack obama donald trump barack obama

 

Dall'Amministrazione escono spifferi e spiate ogni momento, ma niente di più finora”’.

Il Guardian correttamente riferisce, come riferisce che lo stesso avversario giurato di Trump, il Washington Post, ha dovuto pubblicare una inchiesta che documenta come Barack Obama tutto sapesse delle ingerenze russe e non abbia fatto niente per tempo, ovvero nell'estate del 2016.

 

Trump prontamente raccoglie l'occasione e twitta.

“The real story is that President Obama did NOTHING after being informed in August about Russian meddling”. “With 4 months looking at Russia under a magnifying glass, they have zero ‘tapes’ of Trump people colluding. There is no collusion & no obstruction. I should be given apology!”

 

“La vera storia è che il presidente Obama non ha fatto nulla dopo essere stato informato in agosto delle azioni della Russia. 4 mesi passati a guardare con una lente d'ingrandimento quello che faceva la Russia e non hanno neanche un'immagine di gente di Trump che sia conclusa. Non c'è collusione non c'è ostruzione dovrebbero scusarsi con me”.

 

anthony scaramucci anthony scaramucci

Poi c'è l'episodio del reportage bufala della Cnn che citando una sola fonte anonima era pronto a giurare la complicità di Scaramucci, un consigliere di Donald Trump, con i soliti russi, e che si è sciolto come neve al sole alla minaccia di querela dello Scaramucci medesimo. Osserva il Guardian che è stato un vero nutrimento per la teoria del presidente dei media che cospirano contro di lui.

 

Immancabile tweet: “So they caught Fake News CNN cold, but what about NBC, CBS & ABC? What about the failing @nytimes & @washingtonpost? They are all Fake News!” “Hanno beccato CNN ma che mi dite delle fake news di NBC CBS e ABC? E del Washington Post e New York Times? Sono tutti fake news”.

 

Alla Casa Bianca sono certi che nella guerra con i media Donald Trump negli ultimi giorni, nonostante gli strilli allo scandalo per la Brezinski post lifting e la scazzottata con la Cnn, abbia guadagnato punti dimostrando anche ad elettori scettici che quello dei media è un comportamento di vendetta contro un presidente che ha vinto. Non solo, il retro testo è il seguente, e il Guardian lo capisce e se ne dispiace: se è tutto falso lo scandalo del Russia gate, lo sarà allo stesso modo qualsiasi altra accusa contro il presidente e contro le sue decisioni.

narendra modi giornata mondiale dello yoga 2015 7 narendra modi giornata mondiale dello yoga 2015 7

 

Neanche a farlo apposta, la Corte Suprema ha deciso in attesa di esaminare il caso di rimettere in vigore una parte sostanziosa del cosiddetto Muslim ban, dimostrando che non dovevano rispondere a verità le accuse di violazione della Costituzione e di usurpazione del potere mosse per mesi dai giornali e tv, altrimenti la Corte si sarebbe limitata ad annunciare il riesame del caso in ottobre senza modificare il blocco imposto dai giudici d'appello.

 

 

Dicevamo che c'è un mondo nascosto dall'informazione mondiale che è fatto di discorsi in mezzo agli applausi, di leggi esecutive firmate, di fotografie nell'ufficio ovale e di incontri con i leader stranieri, ultimo quello con l'indiano Narendra Modi, che ha rilasciato dichiarazioni entusiastiche non tipiche di quella cultura, ringraziando dopo baci e abbracci Trump per “aver speso così tanto del suo tempo con me, avermi parlato con parole così gentili di me e del Paese, e in questo percorso di relazioni tra America e India ho sentito, e lo ringrazio, il sostegno di una grande leadership”.

 

niall ferguson diventa probrexit niall ferguson diventa probrexit

Conclude sconsolato ma onesto l'inviato del Guardian che la politica dopotutto è spesso una battaglia di percezioni e che come ha detto uno storico inglese, Niall Ferguson, che insegna a Stanford California:” Penso che una delle cose che i lettori del Guardian e i loro corrispondenti sulle coste americane non vogliono sentire riguarda la possibilità che nonostante la sua ovvia inadeguatezza Trump possa avere successo”.

 

Il professore che evidentemente e’ un liberal conclude:” Il vostro peggiore incubo non è una presidenza Trump, è una presidenza Trump di successo, cioè uno scenario nel quale, nonostante tutto, l'economia vada meglio grazie alla deregulation e ai tagli alle tasse, e la politica estera consegua qualche grossa vittoria in Corea del Nord e Medio Oriente”.

 

In altre parole conferma l'universo parallelo Michael Barnett, presidente del Partito Repubblicano della contea di Palm Beach in Florida che è come sempre Stato chiave nell'attribuire o togliere le vittorie alle presidenziali e alle elezioni di meta’ mandato, e che ha votato praticamente a sorpresa per Trump nel 2016 :

 

”Non ho visto il presidente perdere un solo pezzetto di sostegno qui sul territorio. Sento persone dire che non è presidenziale, nel contempo è come se lui avesse cominciato a ridefinire che cosa è e non è presidenziale. Non intende accasciarsi, ma restare in piedi a difendere se stesso e ricambiare i colpi. E alla fine dei conti, come diceva sempre il presidente Clinton, it's all about the economy e di questo che la gente si preoccupa non dei cambi del clima o della Russia. Se Trump è capace di concentrarsi e ottenere risultati su quel che la gente mette a tavola e si mette addosso, nel 2020 vince di nuovo”.

 

 

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