obama con la tiara e le girl scout

IL TERZO SESSO? È OBAMA! - PERSE LE ULTIME ELEZIONI, IL PRESIDENTE NON HA PIÙ NULLA DA PERDERE E SI DIVERTE A PIEGARE LE REGOLE DEL SESSUALMENTE CORRETTO: REGALA BAMBOLE AI MASCHI E COSTRUZIONI ALLE FEMMINE, E SI METTE LA TIARA DELLE RAGAZZE SCOUT

Anna Guaita per “Il Messaggero

 

obama regala bambole ai maschi e palloni alle femmineobama regala bambole ai maschi e palloni alle femmine

Obama con una coroncina in testa, tutta luccicante di diamantini e rubini. Per un presidente che ha sempre sostenuto che è meglio che un uomo politico non si faccia convincere a indossare nulla che possa esporlo a critiche o al ridicolo, la decisione di farsi mettere sulla testa una tiara stile Fata Turchina, e di farsi fotografare così, insieme a un gruppo di bambine scout, è parsa quasi incredibile.

 

Ma ultimamente il presidente sembra voler rompere gli schemi. E non solo con le sue scelte politiche che tanto hanno fatto irritare i repubbicani – come la decisione di ricorrere ai decreti presidenziali per aiutare milioni di immigrati clandestini – ma con i gesti di tutti i giorni. Gesti che sono chiaramente indirizzati al pubblico femminile.

 

obama regala  bambole ai maschi e palloni alle femmineobama regala bambole ai maschi e palloni alle femmine

All’ultima conferenza stampa dell’anno, ad esempio, Obama ha accettato otto domande. Solo alla fine, ci si è resi conto che le aveva prese esclusivamente da reporter di sesso femminile. Un caso? Non esattamente: è noto che nel corpo dei corrispondenti accreditati alla Casa Bianca, le donne sono in minoranza. Non è stato un gesto casuale, ma un modo per dare una volta tanto alle signore il palcoscenico in esclusiva: “Abbiamo voluto sottolineare il fatto che ci sono tante donne che fanno anch’esse il faticoso lavoro di seguire il presidente giorno dopo giorno - ha confermato il suo portavoce Josh Earnest – E questa è stata un’ottima occasione per dimostrarlo”.

 

obama gioca a golf con il primo ministro malese razzak alle hawaiiobama gioca a golf con il primo ministro malese razzak alle hawaii

Sotto Natale, Obama ha deciso, per la prima volta da quando è presidente, di accompagnare la moglie Michelle a una raccolta di giocattoli per bambini indigenti. Arrivato portando sulle spalle due grandi sacchi rossi pieni di giocattoli, messosi in maniche di camica, Obama ha sorpreso tutti (e ha suscitato un applauso dal pubblico femminile) quando ha disobbedito alle indicazioni: doveva distribuire i pacchi secondo se si trattava di giochi per maschietti o femminucce.

 

obama con pupoobama con pupo

Ebbene, lui ha cominciato a mettere scatole di “Meccano” e guanti da baseball nello scatolone per le bambine: “Vediamo di abbattere un po’ di questi stereotipi” ha detto. E ha aggiunto “Anche le bambine amano la scienza e giocano a baseball”.

 

obama con la tiara e le girl scoutobama con la tiara e le girl scout

Un Obama molto più in suplesse, quello che vediamo in questi giorni. Si dice che si senta liberato dall’obbligo di tenere compatto l’elettorato democratico, dopo che le elezioni di metà mandato di novembre si sono risolte con una brutta scoppola per il partito. La base ha infatti disertato le urne in massa, scontenta dei candidati e delle loro posizioni palesemente opportuniste. Convinti che Obama fosse impopolare, molti candidati si erano distanziati da lui e gli avevano anche chiesto di non farsi vedere nel loro Stato. Il risultato è che i più “fifoni” non sono stati rieletti, e intanto la popolarità di Obama sta risalendo, ed è ora al 48 per cento.

obama con i sacchi dei giocattoliobama con i sacchi dei giocattoli

 

Certo siamo ben lontani dai giorni d’oro quando il consenso pubblico del presidente sfiorava il 65 per cento. Ma resta il fatto che al momento Barack Obama è il politico al potere più popolare del Paese. E sembra proprio che sia questo Obama “in libertà” che piace. Difatti la foto che lo ritrae in ginocchio con le bambine scout, in testa una luccicante tiara,sta facendo il giro del Paese. Finora nessuno lo prende in giro, anzi. Neanche i repubblicani, che pure continuano ad accusarlo di voler regnare “come un re”, anzi “dettando leggi come un imperatore”.

obama con i sacchi  dei giocattoliobama con i sacchi dei giocattoli

 

michelle obama pubblica su twitter una vecchia foto natalizia con barackmichelle obama pubblica su twitter una vecchia foto natalizia con barack

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”