I TIMBRI DELL’INFAMIA - IL MUSEO DI AUSCHWITZ MOSTRA GLI STRUMENTI DI TORTURA CON CUI VENIVANO TATUATI SUL PETTO I PRIGIONIERI, PRIMA CHE LE SS PASSASSERO ALL’AGO SUL BRACCIO, SENZA RISPARMIARE I BAMBINI

Un singolo colpo con le punte di metallo: si perforava la pelle e si colava l’inchiostro nelle ferite, così si formava il tatuaggio. Contrariamente a quello che si crede, Auschwitz fu il solo campo di concentramento dove i tatuaggi identificavano i prigionieri…

Condividi questo articolo


www.dailymail.co.uk

TIMBRI PER TATUARE PRIGIONIERI DI AUSCHWITZTIMBRI PER TATUARE PRIGIONIERI DI AUSCHWITZ

Questi timbri in metallo sono stati usati dalle SS per tatuare i prigionieri del campo di concentramento di Auschwitz. Sembrano degli strumenti di tortura e lo sono stati. Oggi fanno parte della collezione in mostra all'Auschwitz Museum di Oswiecim, in Polonia.

TIMBRI FURONO SOSTITUITI DA AGHITIMBRI FURONO SOSTITUITI DA AGHI

Nel 1940 i primi prigionieri (soprattutto sovietici) avevano un numero di identificazione sulla divisa, ma molti indossavano divise di prigionieri morti e questo creava enorme confusione alle guardie naziste. Meglio imprimere il numero sul petto, a sinistra. Un singolo colpo: si perforava la pelle e si colava l'inchiostro nelle ferite, così si formava il tatuaggio.

SEICENTO BAMBINI SOPRAVVISSUTI AL CAMPO MOSTRANO IL TIMBROSEICENTO BAMBINI SOPRAVVISSUTI AL CAMPO MOSTRANO IL TIMBRO

Presto i nazisti trovarono un metodo più veloce e efficace. Invece del timbro usarono un ago attaccato a un portapenne. Il tatuaggio non era più sul petto ma sul braccio.

Contrariamente a quello che si crede, Auschwitz fu il solo campo di concentramento dove i tatuaggi identificavano i prigionieri. E, se così si può dire, era quasi un segno di fortuna perché chi non veniva tatuato era considerato inadatto al lavoro e giustiziato immediatamente.

Nel 1943 la pratica del tatuaggio riguardava tutti i prigionieri, donne e bambini inclusi. L'unica eccezione era per i prigionieri tedeschi.

LE SS MENGELE HOESS E KRAMERLE SS MENGELE HOESS E KRAMER

 

 

BESSIE MITTELMAN TIMBRATO SUL PETTOBESSIE MITTELMAN TIMBRATO SUL PETTO

 

Condividi questo articolo

FOTOGALLERY

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…