berlusconi salvini

TORNARE CON BERLUSCONI? MANCO MORTO! SALVINI SNOBBA IL CAV E CHIUDE AL NUOVO CENTRODESTRA: "UNA COSA SONO LE ALLEANZE REGIONALI, UN' ALTRA IL GOVERNO. QUELLA E’ UNA STORIA FINITA – FELTRI E LA PROPOSTA A SILVIO DI PROMUOVERE UN REFERENDUM PER ABOLIRE IL REDDITO DI CITTADINANZA, "CHE PERÒ LUI NON HA ACCETTATO: CHE TRISTEZZA ASSISTERE AL TRAMONTO DI BERLUSCONI. AUSPICHIAMO UN SUO RISVEGLIO…”

Amedeo La Mattina per la Stampa

 

SALVINI BERLUSCONI

Il centrodestra? Manco morto. Una cosa sono le regionali un' altra cosa è pensare ad un governo insieme. Quella è una storia finita». Questa è la risposta di Matteo Salvini a quei leghisti, e sono sempre di più, che gli chiedono come e quanto si potrà andare avanti con i 5 Stelle. Se poi vuoi proprio irritarlo allora basta fargli presente che in fondo un' alternativa ci sarebbe, il centrodestra, appunto. «Il problema - spiega un colonnello del Carroccio - è che nel partito Matteo è praticamente l' unico che continua a credere a questa maggioranza gialloverde. Ha pure le sue ragioni e poi finora il Capitano le ha azzeccate tutte...».

 

È vero che reddito di cittadinanza, grande opere e l' autonomia delle regioni del Nord separano la Lega dal M5S. È altrettanto vero che secondo il capo leghista quel Movimento non ha una classe dirigente all' altezza della sfida. Ma i conti veri si faranno solo dopo le Europee, sempre che il Carroccio bucherà la barriera del 30% e M5S precipiterà sotto il 25%.

SALVINI BERLUSCONI

 

Salvini non ci crede molto, è prudente, non dà nulla per scontato, non si fida dei sondaggi. In ogni caso di Silvio Berlusconi non vuol sentir parlare come alternativa alla maggioranza di oggi. E se ha una certezza è che la candidatura alle Europee del Cavaliere non servirà a rianimare Forza Italia e sbarrare la strada ad una robusta crescita della Lega nelle urne. «Il bello della democrazia è che a scegliere sono gli italiani», è il suo mantra.

 

berlusconi salvini

Berlusconi invece fiuta un' aria che sta cambiando per Salvini e Di Maio, i sondaggi che ha sulla scrivania parlano di un calo di quattro punti a testa e di un' inversione di tendenza per gli azzurri. «Sono le veline che mette in giro per galvanizzare i suoi e tentare di recuperare un elettorato ormai perso», sostiene Salvini che ancora non ha aperto le porte dei suoi gruppi parlamentari a quei senatori e deputati che vorrebbero passare con la Lega. Adesso ci sono le regionali con un centrodestra che ormai è un fantasma. Ma in tutte le sue uscite elettorali in Abruzzo e in Sardegna, prossimi al voto, il leghista invita a votare Lega, non tanto il candidato comune. Tranne in Sardegna dove a correre per la presidenza è il leader del Partito sardo d' Azione, il senatore Christian Solinas eletto a Palazzo Madama sotto le bandiere del Carroccio.

 

salvini berlusconi

«Sono convinto che dopo la vittoria in Sardegna e il boom di consensi della Lega in quell' isola - profetizza il deputato azzurro Osvaldo Napoli - Salvini vorrà un suo candidato in Piemonte». Secondo gli accordi invece a correre per la presidenza piemontese dovrebbe essere Alberto Cirio indicato da Forza Italia.

 

Berlusconi, proprio ieri dalla Sardegna, ha sostenuto che la sua candidatura alle europee non serve a rompere l' alleanza M5S-Lega. «Sono già divisi. Saranno i fatti stessi a dividerli. Su ogni cosa sono su posizioni opposte. È una maionese impazzita. Ora - ha spiegato l' ex premier - hanno trovato un punto d' accordo sul reddito di cittadinanza e quota 100 e non potevano non trovarlo, perché sono stati i punti cardine della loro campagna elettorale. Ma presto salta tutto».

 

salvini berlusconi di maio

Salvini non ha replicato, così come non ha mai replicato a Giorgia Meloni che sta cercando di costruire attorno a Fratelli d' Italia il «polo sovranista», la seconda gamba del centrodestra. Non ha detto una parola quando Meloni ha smentito che ci sia un accordo tra Salvini e il polacco Jarosaw Kaczynski per fondere al Parlamento europeo il gruppo dei conservatori, di cui lei fa parte, con i «populisti» che orbitano attorno alla Lega e alla Le Pen.

 

 

feltri da gramellini 9

2. BERLUSCONI

Vittorio Feltri per Libero Quotidiano

 

Berlusconi non demorde e torna in campo un' altra volta, candidandosi per le europee previste per maggio. Contento lui, contenti tutti. Ma viene spontaneo chiedersi chi glielo faccia fare.

Più che invincibile, forse l' uomo si sente immortale e gli auguriamo di esserlo.

 

Egli però non ci impedisca di sorridere davanti alla sua decisione. Speriamo che ce la faccia a centrare l' obiettivo di essere eletto: in ogni caso sarà sovrastato da Matteo Salvini, il quale attraversa un momento di gloria poiché scarica le schifezze compiute dal governo sul povero illuso, Gigino Di Maio, e trattiene per sé i successi innegabili circa la lotta alla immigrazione disordinata e quelli, prossimi, della legittima difesa.

 

BERLUSCONI SALVINI MELONI CON MATTARELLA

Il Cavaliere ha perso vari autobus e non solo una valanga di voti, riducendo Forza Italia a un partito minuscolo, il quale, se dovesse organizzare un congresso, avrebbe facoltà di svolgerlo in una dismessa cabina del telefono. Cosa che a noi vecchi berlusconiani dispiace ma non sorprende.

Alcuni giorni orsono avevamo proposto a Silvio di raccogliere le firme onde promuovere un referendum teso ad abolire il famigerato reddito di cittadinanza, notoriamente una forma di suicidio finanziario, però lui non ha accettato l' invito che avrebbe dato un senso al suo rientro nell' agone politico. Non ci ha degnato di attenzione. Peggio per lui, visto che la Meloni, vispa e scattante, ha afferrato in sua vece la palla al balzo e promette di impegnarsi nel raccattare le firme per andare alle urne e bocciare la boiata grillina.

 

berlusconi salvini

Sottolineiamo che anche la Bernini, la Carfagna e la Gelmini si sono espresse a favore della nostra idea referendaria, senza contare i radicali e i club di cittadini liberi: Silvio è stato l' unico che, pur essendo interessato a bloccare le grillinate, non ha mosso un dito, indifferente al suffragio popolare. Ciò dimostra che egli è bollito e incapace di cavalcare le opportunità che il mercato politico offre. Che tristezza assistere al tramonto di Berlusconi. Pazienza. Auspichiamo un suo risveglio. Se costui c' è batta un colpo. Noi gli daremo una mano, non la sinistra.

 

berlusconi salvini 1BERLUSCONI SALVINI

 

Berlusconi con Salvini e Fedriga a Trieste

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….

mattarella nordio meloni giorgia carlo sergio magistrati toghe giudici

DAGOREPORT - MENTRE ELLY SCHLEIN PENSA DI FARE OPPOSIZIONE VOLANDO A BUDAPEST A SCULACCIARE ORBAN PER I DIRITTI DEI GAY UNGHERESI, GIORGIA MELONI E I SUOI FRATELLI D’ITALIA SI RITROVANO DAVANTI UN SOLO "NEMICO": LA COSTITUZIONE - SE DALLA CORTE DEI CONTI ALLA CASSAZIONE C'E' IL MATTARELLO DI MATTARELLA, LA MUSICA CAMBIA CON LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO - UNA VOLTA CHE IL PARLAMENTO APPROVERÀ LA “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DI GIUDICI E PM, S’AVANZA IL RISCHIO CHE LE PROCURE DIPENDERANNO DAL MINISTERO DI GIUSTIZIA - ULTIMA SPES È IL REFERENDUM CONFERMATIVO CHE PER AFFONDARE UNA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE NON  STABILISCE UN QUORUM: È SUFFICIENTE CHE I VOTI FAVOREVOLI SUPERINO QUELLI SFAVOREVOLI - ECCO PERCHE' IL GOVERNO MELONI HA LA COSTITUZIONE SUL GOZZO...