draghi renzi

TRAGEDIA GRECA, MELODRAMMA ITALIANO: SE LA 'GREXIT' PORTERÀ IL CONTAGIO AI PAESI DEL SUD EUROPA, IL RISULTATO IMMEDIATO SARÀ IL COMMISSARIAMENTO DEL NOSTRO PAESE - L 'QUANTITATIVE EASING' NON BASTEREBBE, SERVIREBBE L''OMT', L'ACQUISTO DI TITOLI DI STATO ILLIMITATO E SENZA VINCOLI DI RATING - CHE PERÒ IMPONE AL PAESE 'CONDIZIONALITÀ' SU RIGORE E RIFORME, DA CONCORDARE CON BCE E FMI

matteo renzi pier carlo padoanmatteo renzi pier carlo padoan

Marco Valerio Lo Prete per "Il Foglio"

 

La palla oggi sarà pure in campo greco, come ripetono sempre più di frequente i leader dell’Eurozona, ma poi quella stessa palla potrebbe rimbalzare a destra e a manca, nessuno sa precisamente dove. Non succede, ma se succede? Tra Palazzo Chigi, ministero dell’Economia e Banca d’Italia, in queste ore ci si attrezza per non essere colti impreparati in caso di dramma greco.

 

Mario Draghi Ignazio Visco a NapoliMario Draghi Ignazio Visco a Napoli

Secondo la ricostruzione del Foglio, un piano d’emergenza c’è, anche se non assomiglia (ancora) a un libretto di istruzioni pronte per l’uso. Il piano è pure in lingua italiana, ma per essere messo in atto ha bisogno del sostegno di una capitale straniera: Francoforte, la sede della Banca centrale europea presieduta da Mario Draghi. E se alla fine questo piano anti contagio dovesse risultare necessario, perfino il governo Renzi, il più politico di tutti nell’Italia post Monti, dovrà scendere a patti con una vistosa stampella tecnocratica. Ma procediamo con ordine.

 

ario Draghi e Christine Lagardee cf fc e df c a d ario Draghi e Christine Lagardee cf fc e df c a d

Nel triangolo tra Palazzo Chigi (Matteo Renzi), Via XX Settembre (Pier Carlo Padoan) e Via Nazionale (Ignazio Visco), da qualche giorno sono essenzialmente due le metodologie utilizzate per seguire gli sviluppi della crisi ellenica e le sue potenziali ricadute sulla moneta unica e soprattutto sul nostro paese. La prima metodologia, quella “standard”, consiste nel mettere in fila i prossimi appuntamenti clou dei colloqui tra Atene e i suoi creditori internazionali. Si comincia lunedì con un vertice convocato per discutere “ai massimi livelli politici”.

 

varoufakis dijsselbloemvaroufakis dijsselbloem

 Poi c’è il fatidico 30 giugno, data in cui scade il programma di aiuti internazionali della Troika alla Grecia, e la stessa data in cui Atene deve rimborsare 1,6 miliardi di euro al Fondo monetario internazionale. Ma l’impossibilità di pagare i creditori internazionali, e progressivamente anche gli stipendi pubblici e tutto il resto, diventerà conclamata solo il prossimo 20 luglio, giorno in cui la Grecia deve rimborsare 3,5 miliardi alla Bce. Fino a lunedì prossimo, intanto, la stessa Bce ha deciso ieri di garantire ossigeno alle banche elleniche, investite da una fuga di depositi. E’ in arrivo altra liquidità d’emergenza (Ela).

schaeuble merkel schaeuble merkel

 

Finite le date certe da segnare sul calendario e la liquidità d’emergenza in circolazione, il piano dovrebbe per forza di cose mutare. E subire una biforcazione. L’ipotesi numero uno è quella del “moscerino”. Il peso specifico della Grecia rispetto all’Eurozona è piccolo, piccolissimo. Che ci sia il default, o la Grexit, o default più Grexit insieme, non ci sarà nessun effetto-contagio catastrofico.

 

renzi tsiprasrenzi tsipras

Anche perché l’Europa, rispetto al 2010, è diventata nel frattempo molto più robusta: Fondi salva stato, Unione bancaria, politica monetaria espansiva, ripresa lieve ma in corso. E’ la linea ribadita ancora ieri in pubblico da Padoan: “Il rischio specifico dell’Italia in caso di Grexit è contenuto, non siamo nel 2012, in questi anni ci sono stati enormi progressi nella stabilità finanziaria”.

 

draghi tsipras merkel lagarde hollandedraghi tsipras merkel lagarde hollande

Renzi è d’accordo. Anche perché, in cuor suo, teme l’ipotesi numero due. Eccola: altro che “moscerino”, la Grecia è piccola ma finora ci siamo raccontati che l’euro era irreversibile. Se Atene fallisse o uscisse dalla moneta unica, il precedente non sarebbe da poco. I mercati saranno pure razionali, ma come insegna l’esperienza di questi anni, a volte impiegano del tempo per ragionare. “Il panico si alimenta di self-fulfilling prophecies”, ammette un economista di rango in contatto con il premier. Se contagio sarà, potrà essere di natura finanziaria, e allora assomiglierà a un congelamento dei mercati in stile America 2007 (spread elevati sull’interbancario, difficile accesso alla liquidità).

 

Oppure sarà un contagio ancora più temibile, quello sul rischio sovrano. Gli investitori cioè inizieranno di nuovo a porsi la domanda: chi può fallire dopo la Grecia? Seguiranno i test, cioè le vendite di titoli. Ieri il rendimento dei titoli di stato decennali italiani è salito ancora un po’, a 2,3 per cento; lo spread con il Bund tedesco è a 154 punti base; il 2011 è lontanissimo, ma il differenziale è già più elevato di qualche mese fa.

 

mario draghi  2mario draghi 2

L’Italia è fuori dalla crisi, ma nessuno si sente di escludere in ogni caso che possa essere una candidata al pesante “test” dei mercati. Pure Portogallo e Irlanda sono in prima fila. Ecco che allora, senza la discesa in campo di Draghi, non ci sarà cordone sanitario che tenga. Il Quantitative easing (acquisto di titoli di stato) è oggi in funzione, ma se il costo del debito italiano ricominciasse a salire sotto i colpi della speculazione, il Qe non basterebbe più.

 

Perché la Bce deve acquistare titoli secondo proporzioni stabilite tra paesi; e perché il rating dei titoli dev’essere almeno “BBB-”, cioè l’odierno rating italiano. E se dopo la caduta di Atene si innescasse una crisi di fiducia sul nostro debito? E se fossimo declassati? Quale diventerebbe il piano d’emergenza nel caso che il Qe non bastasse o non fosse più applicabile? L’interpretazione è univoca ed è condivisa a Palazzo Chigi e a Francoforte: “Ci sarebbe solo l’Omt di Draghi”.

 

banca centrale europea banca centrale europea

Il che significa che solo con le “Outright monetary transactions” (Omt) – ovvero il piano di acquisti di titoli di stato inventato nel 2012 da Draghi, finora mai utilizzato e da poco riconosciuto legittimo anche dalla Corte di Giustizia Europea – la Bce potrebbe continuare ad acquistare bond italiani in maniera praticamente illimitata, quale che sia il loro rating. Tuttavia, a differenza del Qe, per avere accesso all’Omt occorre che un paese accetti delle “condizionalità” su rigore e riforme, da discutere con Bce e Fmi.

 

Draghi RenziDraghi Renzi

Un memorandum. Una nuova lettera vincolante da Francoforte in stile 2011. Che avrebbe il seguente significato: si salva il paese ma non si salva il paese dal commissariamento. Renzi lo sa bene, Draghi pure, ed entrambi – per ragioni diverse – sperano di non dover arrivare a tanto.

Ultimi Dagoreport

guzzetti bazoli meloni fazzolari e caltagirone scannapieco giuseppe francesco gaetano dario cdp giorgia

DAGOREPORT - AVVISATE ‘’PA-FAZZO CHIGI’’ CHE IL GRANDE VECCHIO DELLE FONDAZIONI BANCARIE, GIUSEPPE GUZZETTI, HA PRESO IL BAZOOKA - L’INDOMABILE NOVANTENNE NON NE PUÒ PIÙ DI VEDERE CASSA DEPOSITI E PRESTITI (DI CUI LE FONDAZIONI HANNO IL 30%) RIDOTTA A CAGNOLINO SCODINZOLANTE DEI FRATELLI DI FAZZOLARI: AFFONDATA LA NOMINA DI DI CIOMMO ALLA PRESIDENZA DEL CDA DEL FONDO F2I - MA IL CEFFONE PIÙ SONORO AL SOVRANISMO BANCARIO DEL GOVERNO DUCIONI È STATO SFERRATO DAL TERRIBILE VECCHIETTO CON LA VENDITA DELLA QUOTA DELLA FONDAZIONE CARIPLO IN MPS, IL CAVALLO DI TROIA DEL FILO-GOVERNATIVO CALTAGIRONE PER ESPUGNARE, VIA MEDIOBANCA, GENERALI – STRATEGIE DIVERSE SUL RISIKO TRA GUZZETTI E IL SUO STORICO ALLEATO, IL GRANDE VECCHIO Di BANCA INTESA, “ABRAMO” BAZOLI…

giorgia meloni incontra george simion e mateusz morawiecki nella sede di fratelli d italia sergio mattarella frank walter steinmeier friedrich merz

DAGOREPORT –LA CAMALEONTE MELONI NON SI SMENTISCE MAI E CONTINUA A METTERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE: IERI HA INCONTRATO NELLA SEDE DI FDI IN VIA DELLA SCROFA L’EURO-SCETTICO E FILO-PUTINIANO, GEORGE SIMION, CHE DOMENICA POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO PRESIDENTE ROMENO. UN VERTICE CHE IN MOLTE CANCELLERIE EUROPEE È STATO VISTO COME UN’INGERENZA – SABATO, INVECE, LA DUCETTA DEI DUE MONDI INDOSSERÀ LA GRISAGLIA PER PROVARE A INTORTARE IL TEDESCO FRIEDRICH MERZ, A ROMA PER LA MESSA DI INIZIO DEL PONTIFICATO DI PAPA LEONE XIV, CHE E' GIÀ IRRITATO CON L’ITALIA PER LA POSIZIONE INCERTA SUL RIARMO EUROPEO E SULL’AZIONE DEI "VOLENTEROSI" A DIFESA DELL'UCRAINA - MENO MALE CHE A CURARE I RAPPORTI PER TENERE AGGANCIATA L'ITALIA A BRUXELLES E A BERLINO CI PENSANO MATTARELLA E IL SUO OMOLOGO STEINMEIER NELLA SPERANZA CHE LA MELONI COMPRENDA CHE IL SUO CAMALEONTICO EQUILIBRISMO E' ORMAI GIUNTO AL CAPOLINEA (TRUMP SE NE FOTTE DEL GOVERNO DI ROMA...)

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin terre rare

FLASH! – L’EX COMICO ZELENSKY SI È RIVELATO MOLTO PIÙ ABILE DI TANTI DIPLOMATICI - LA POLIZZA SULLA VITA DELL’UCRAINA È STATA LA FIRMA DELL’ACCORDO SULLE TERRE RARE, CHE RAPPRESENTA UNA “GARANZIA DI SICUREZZA” DI AVERE TRUMP DALLA SUA PARTE - COME POTRANNO GLI AMERICANI PERMETTERE A PUTIN DI PRENDERSI IMPIANTI E MINIERE IN COMPROPRIETÀ USA-UCRAINA? L’INTESA SUI MINERALI HA SORPRESO "MAD VLAD": ERA CONVINTO CHE ZELENSKY NON AVREBBE MAI MESSO DA PARTE L’ORGOGLIO, FERITO CON L’UMILIAZIONE ALLA CASA BIANCA…

marina paolo berlusconi antonio tajani ursula von der leyen antonio angelucci

DAGOREPORT – GETTATA DALLO SCIROCCATO TRUMP NEL CESTINO DELL'IRRILEVANZA, MELONI ARRANCA IMPOTENTE, E SI SPACCA PURE LA FAMIGLIA BERLUSCONI: ALL’EUROPEISTA MARINA SI CONTRAPPONE IL TRUMPIANO ZIO PAOLO (TRA I DUE C’È STATO UN BOTTA E RISPOSTA TELEFONICO CON CAZZIATONE DELLA NIPOTINA: MA TU, CHI RAPPRESENTI?) – UNICO MINISTRO DEGLI ESTERI EUROPEO AD ESSERE IGNORATO DAL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO MARCO RUBIO, TAJANI E' IMPOTENTE DAVANTI ALLE SBANDATE ANTI-UE DI SALVINI (IN COMPAGNIA DI MARINE LE PEN) E AL CAMALEONTISMO-BOOMERANG DELLA ''GIORGIA DEI DUE MONDI", FINITA "ESPULSA'' DALL'ASSE MACRON-MERZ-TUSK – E QUANDO RICICCIA LA QUESTIONE DEL MES (L'ITALIA E' L'UNICO DEI 27 PAESI EU CHE NON L'HA RATIFICATO), SI APRE UNA NUOVA CREPA TRA FORZA ITALIA E LEGA – L’ASSALTO DI “LIBERO” E “TEMPO” A URSULA VON DER LEYEN (IL MELONIZZATO ANGELUCCI È TORNATO SALVINIANO?) - UNICA SODDISFAZIONE: FINCHE' L'ALTERNATIVA SI CHIAMA ELLY SCHLEIN, GIUSEPPE CONTE E FRATOIANNI-BONELLI, IL GOVERNO DUCIONI CAMPA TRANQUILLO...

donald trump - mohammed bin salman - netanyahu al jolani

DAGOREPORT - QATAR-A-LAGO! A GUIDARE LE SCELTE DI DONALD TRUMP, SONO SOLTANTO GLI AFFARI: CON IL TOUR TRA I PAESI DEL GOLFO PERSICO, IL TYCOON SFANCULA NETANYAHU E SI FA "COMPRARE" DA BIN SALMAN E AL-THANI – LA FINE DELLE SANZIONI ALLA SIRIA, LE TRATTATIVE DIRETTE CON HAMAS PER LA LIBERAZIONE DELL'OSTAGGIO ISRAELIANO, IL NEGOZIATO CON L’IRAN SUL NUCLEARE E GLI AIUTI UMANITARI USA A GAZA: ECCO COSA DARA' TRUMP AGLI STATI ARABI IN “CAMBIO” DEL FIUME DI PETROLDOLLARI IN DIREZIONE WASHINGTON - IL TYCOON MANIPOLA LA REALTÀ PER OCCULTARE IL FALLIMENTO DELLA POLITICA DEI DAZI: MA SE ENTRO IL 30 GIUGNO NON SI TROVA L'ACCORDO, L’UE È PRONTA ALLA RITORSIONE – APPUNTI PER LA DUCETTA: COME DIMOSTRA L’ISRAELIANO “BIBI”, SEDOTTO E ABBANDONATO, NON ESISTONO “SPECIAL RELATIONSHIP” CON IL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO MA SOLO CIO' CHE GLI CONVIENE… - CIRCONDATO DA YES MEN E MILIARDARI IN PREDA AI DELIRI DELLA KETAMINA COME MUSK, A FAR RAGIONARE TRUMP È RIMASTO SOLO IL SEGRETARIO AL TESORO, SCOTT BESSENT...