TRUMPISMO SENZA LIMITISMO! - ''TED CRUZ IS A PUSSY'', UN CAGASOTTO, UNA FIGA MOSCIA (VIDEO): IL CANDIDATO SFRUTTA LA FRASE DI UNA SUA SUPPORTER PER COLPIRE IL SENATORE, CONTRARIO ALLA TORTURA SUI TERRORISTI - JEB BUSH CHIAMA DONALD 'UN PERDENTE PIAGNONE'? BELLICAPELLI RISPONDE: ''SEI PATETICO, HAI SPESO 100 MILIONI PER FINIRE ULTIMO NEI SONDAGGI' - CHE LE PRIMARIE DEI TEENAGER ABBIANO INIZIO

Oggi si vota in New Hampshire, e Trump tocca nuove vette di sublime definendo Ted Cruz una figa moscia per il suo essere contrario al waterboarding e altri metodi di tortura di prigionieri - Twitta in difesa di John McCain, e Bush viene colpito: patetico, debole sull'immigrazione...

Condividi questo articolo


1.VIDEO - DONALD TRUMP USA UNA SIGNORA DEL PUBBLICO PER DIRE: ''TED CRUZ IS A PUSSY'', UN CAGASOTTO, PERCHÉ È CONTRARIO ALLA TORTURA DEI PRIGIONIERI. IL PUBBLICO IN DELIRIO. ''SIGNORA, NON LO PUÒ DIRE, È UNA COSA TERRIBILE. CHE RAZZA GENTE CHE MI SEGUE...'' (E SORRIDE DI GUSTO)

 

 

 

2.TRUMP TORNA A SPARARE CONTRO TUTTI: CRUZ UN ''CAGASOTTO FIGA MOSCIA'', JEB BUSH ''PATETICO''

 

donald trump ted cruz is a pussy 4 donald trump ted cruz is a pussy 4

DAGONOTA - In un rally in New Hampshire, Trump dà il meglio di sé. Parlando del waterboarding e delle tecniche di interrogatorio ''rafforzate'' (ovvero la tortura), durante l'ultimo dibattito ''The Donald'' si è schierato apertamente a favore, mentre Cruz ha sorprendentemente bocciato questo tipo di tecniche. Così Trump è tornato sull'argomento davanti ai suoi supporter: ''Mi ha stupito che il senatore fosse contrario al waterboarding''.

 

donald trump ted cruz is a pussy 3 donald trump ted cruz is a pussy 3

Una donna dal pubblico urla: ''He's a pussy!'', è una fighetta moscia, un cagasotto, e il candidato finge imbarazzo: ''Ma, signora, non si dicono queste cose, è una frase terribile. La ripeto? Ha detto 'He's a pussy'''. La platea esplode tra urletti e applausi. Trump, con un sorriso sornione: ''Ma che razza di gente mi segue...''

DONALD TRUMP TED CRUZ DONALD TRUMP TED CRUZ

 

Naturalmente, il senatore-veterano repubblicano John McCain, a sua volta vittima di torture in Vietnam, ha duramente criticato le parole di Trump. E Jeb Bush si è unito al rimprovero, dando a Donald del ''perdente'' e del "piagnone", non esattamente elevando il livello del discorso:

 

 

 

 

La risposta di Trump non è tardata:

 

 

 

 

 

 

Debole sull'immigrazione e patetico per aver speso 100 milioni nella campagna elettorale e nonostante questo essere in fondo ai sondaggi. E anche Jeb! è sistemato...

 

 

 

3.IL NEW HAMPSHIRE ATTENDE LA RISCOSSA DI TRUMP E LA CONFERMA DI SANDERS

Marco Valsania per www.ilsole24ore.com

 

donald trump ted cruz is a pussy 2 donald trump ted cruz is a pussy 2

Se i sondaggi, all'apertura odierna delle urne, si tradurranno in voti, le primarie del New Hampshire consacreranno una riscossa di Donald Trump tra i repubblicani e la legittimazione di Bernie Sanders tra i democratici. Ma i “se” sono molti: nei ranghi conservatori è scattato il tentativo di salvataggio in extremis per candidati un tempo considerati favoriti del partito e ora in crisi, Jeb Bush e Chris Christie. Spicca lo sforzo di conferma di Marco Rubio, emerso dai caucus dell'Iowa nei panni di potenziale alternativa agli estremismi di Trump e anche di Ted Cruz, che nello stato dovrebbe risentire dello scarso peso dell'elettorato religioso.

donald trump ted cruz is a pussy 1 donald trump ted cruz is a pussy 1

 

E c'è il jolly, il governatore dell'Ohio John Kasich, l'unico a condurre una campagna apertamente moderata. Nelle fila liberal Hillary Clinton è impegnata a ridimensionare ogni sconfitta in vista di appuntamenti considerati più favorevoli il 20 febbraio in South Carolina e Nevada e di una difficile sfida nel Super-Martedì del primo marzo, quando si esprimeranno undici stati.

 

jeb bush jeb bush

Le medie dei sondaggi danno a Sanders il 54% contro il 40 per cento. Ma offrono qualche speranza di parziale rimonta a Clinton, che negli ultimi giorni ha guadagnato tre punti mentre il rivale ne ha perso uno. Nel fine settimana si è recata a Flint in Michigan, teatro di scandali di contaminazione dell'acqua potabile in una città a maggioranza afroamericana e ha lasciato al marito ed ex presidente Bill Clinton il palcoscenico per accusare Sanders e i suoi sostenitori di sessismo e di demonizzare i critici come parte dell'elite. Ai Clinton uno schiaffo nello stato brucia: Bill aveva conquistato qui il soprannome di Comeback Kid nel 1992, grazie a una riscossa che lo proiettò alla Casa Bianca. E Hillary nel 2008 respinse, temporaneamente, l'avanzata di Barack Obama.

waterboarding waterboarding

 

Nella ben più affollata gara repubblicana Trump ha sulla carta il 31% contro forse il 15% di Rubio. A ruota segue Kasich, mentre Cruz, Bush e Christie si spartiscono manciate di punti. Cruz, vincitore dei caucus dell'Iowa, è l'unico che al momento appare certo di resistere a qualunque risultato essendo partito da basse aspettative.

 

il tweet di trump contro bush il tweet di trump contro bush

Per Rubio, invece, la partita si è fatta dura nell'arrembaggio finale alle urne: il terzo posto a sorpresa nell'Iowa lo ha trasformato nel bersaglio di altri candidati, Christie e Bush, che ambiscono alla sua posizione di candidato “presentabile”. Christie, nell'ultimo dibattito repubblicano di sabato scorso, lo ha sferzato come un ambizioso “ragazzino che vive in una bolla”, inesperto e dispensatore di frasi fatte, liquidando come inesistenti i suoi successi legislativi di Senatore al primo mandato. Un assalto che ha messo Rubio visibilmente in difficoltà.

il tweet di jeb bush contro trump il tweet di jeb bush contro trump

 

Il consenso di Trump, tuttavia, in Iowa ha dato segni di essere tuttora fragile, lasciando aperti possibili spazi anche in New Hampshire. Il magnate immobiliare non ha creato un'organizzazione capillare per mobilitare il voto, puntando tutto sull'impatto della sua personalità. Solo un pullman di volontari è giunto in New Hampshire dall'esterno, promosso spontaneamente da una coppia di politici locali di New York.

 

Il numero degli elettori incerti, inoltre, nello stato rimane tradizionalmente elevato fino all'ultimo. A ieri il 16% dei probabili votanti alle primarie democratiche e il 30% dei repubblicani diceva di non aver scelto. E non mancava chi, in uno stato che facilita l'iscrizione da indipendenti (sono il 44%), confessava di dover decidere in quale primaria votare.

ted cruz ted cruz

 

DONALD TRUMP TED CRUZ DONALD TRUMP TED CRUZ

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING... 

FLASH! - FACILE FARE I PATRIOTI CON LE CHIAPPE ALTRUI – INDOVINATE CHE AUTO GUIDA ADOLFO URSO, IL MINISTRO CHE PER DIFENDERE L'ITALIANITÀ HA “COSTRETTO” ALFA ROMEO A CAMBIARE NOME DA “MILANO” A “JUNIOR”? UN PRODOTTO DELL’INDUSTRIA MADE IN ITALY? MACCHÉ: NELLA SUA DICHIARAZIONE PATRIMONIALE, SPUNTANO UNA VOLKSWAGEN T-CROSS E UNA MENO RECENTE (MA SOSTENIBILE) TOYOTA DI INIZIO MILLENNIO. VEDIAMO IL LATO POSITIVO: ALMENO NON SONO DEL MARCHIO CINESE DONFGENG, A CUI VUOLE SPALANCARE LE PORTE...

DAGOREPORT – ANCHE I DRAGHI, OGNI TANTO, COMMETTONO UN ERRORE. SBAGLIÒ NEL 2022 CON LA CIECA CORSA AL COLLE, E SBAGLIA OGGI A DARE FIN TROPPO ADITO, CON LE USCITE PUBBLICHE, ALLE CONTINUE VOCI CHE LO DANNO IN CORSA PER LA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE EUROPEA - CHIAMATO DA URSULA PER REALIZZARE UN DOSSIER SULLA COMPETITIVITÀ DELL’UNIONE EUROPEA, IL COMPITO DI ILLUSTRARLO TOCCAVA A LEI. “MARIOPIO” INVECE NON HA RESISTITO ALLE SIRENE DEI MEDIA, CHE TANTO LO INCENSANO, ED È SALITO IN CATTEDRA SQUADERNANDO I DIFETTI DELL’UNIONE E LE NECESSARIE RIFORME, OFFRENDOSI COME L'UOMO SALVA-EUROPA - UN GRAVE ERRORE DI OPPORTUNITÀ POLITICA (LO STESSO MACRON NON L’HA PRESA BENE) - IL DESTINO DI DRAGHI È NELLE MANI DI MACRON, SCHOLZ E TUSK. SE DOPO IL 9 GIUGNO...